L'ArchetipoUna donna come tante, un passato da scoprire, l'inizio di una fantastica avventura |
L'ARCHETIPO
La più grande conquista nella vita, non sta nel vincere una battaglia, ma nello scoprire le risposte che abbiamo nel cuore.
ERIN E HANNA
[...] - Hanna - balbettò l'angelo disperato - allontanati! -
Cercò di respingerla, ma il profumo lo dissuase, inebriante, caldo, dolce. La linfa vitale della donna cominciò a fluire verso di lui e l'ultimo barlume di ragione soffocò dopo il primo respiro.
L'essenza di lei gli invase i polmoni, sentì le ferite rimarginarsi, il cuore ricominciò a battere regolarmente, il sangue a rifluirgli nelle vene.
- Erin - sussurrò la donna ad un soffio dalle sue labbra.
LINORA
E quando l'Archetipo scomparve io potei finalmente essere libera! Libera da costrizioni ed inibizioni, libera da ciò che veniva imposto alla nostra razza. Libera di diventare ciò che mai avrei potuto desiserare... Libera di governare il mondo!
AREA PERSONALE
La notte non è mai così nera come prima dell'alba, ma poi l'alba sorge sempre a cancellare il buio della notte. Così ogni nostra angoscia, per quanto profonda prima o poi trova motivo di attenuarsi e placarsi, purchè lo vogliamo. Sappiamo che c'è la luce perchè c'è il buio che c'è la gioia perchè c'è il dolore che c'è la pace perchè c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti. (R. Battaglia)
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Post n°16 pubblicato il 07 Marzo 2012 da Tabita.G
Davanti a lui, spavaldo e ghignante, se ne stava Oliver, uno degli scagnozzi del Padrone dei Vascelli, il capo dei Pirati. - Mi scuso per la sistemazione, poco degna per il suo rango - disse beffardo, mentre i compagni scoppiavano in una sonora risata - ma vedrà che tra non molto vi porremo rimendio. Le segrete del Vascello del Padrone saranno di vostro gradimento! - Il naso aquilino lo puntò come il becco di un rapace, spiccando sopra i baffetti sottili ed il viso scavato. Gli occhi, neri come la pece, peculiarità di tutti i Pirati, scintillarono malvagi, come la cotta di scaglie di squalo degli abissi, gettata sul tavolaccio del rifugio. I Tiraremi si ritarono in disparte, schioccando le branchie e lanciando occhiate furtive. Una fitta pulsante gli trapassò il cranio, oscurandogli la vista - Stupida femmina! - brontolò. - Prego?! - Oliver gli puntò contro il bastone del potere, conferitogli dal suo signore e lo tenne tanto vicino al viso, che il principe potè vedere l'imponente vascello inciso sul pomello luccicante, con le vele spiegate al vento. Erin si schiarì la voce. Sapeva di non avere vie di fuga, ma se avesse dovuto morire, molti dei presenti lo avrebbero raggiunto nella tomba. - Oliver, quale onore! Vedo che sei sopravvissuto alla battaglia! - lo sbeffeggìò. - Si e meglio di quanto non abbia fatto tu, feccia con le ali! - - Noto però che sei appiedato - continuò Erin ironico - Per caso vi siete perduti il vascello?! - Gli occhi del pirata lampeggiarono furiosi. - Non farei tanto lo splendido, se fossi in te! - disse sputando ai piedi del principe - Voi e la vostra dannata stirpe ci avete condannati tutti! - I Pirati levarono grida minacciosi. - Bambini, donne, amici, parenti... tutti ce li avete ammazzati! - continuò Oliver con odio - Proprio voi che tanto prendicate amore e convivenza! Oh, ma da quando la Corona non c'è più, tu e la tua famiglia non avete più alcun controllo sui popoli e da allora noi ci siamo ribellati e abbiamo deciso di vivere! - - Vivere per uccidere! - sbraitò il principe - Vivere per che cosa?! Prima eravate pescatori, avevate un'esistenza tranquilla, invidiabile sulla riva del mare! E ora?! - - Ora viviamo per il potere! - urlò Oliver di rimando - Il potere di comandare gli altri! Andate voi a lavorare, andate voi per mare, a spaccarvi la schiena, a morire annegati nelle tempeste! E tutto per cosa? Per sfamare i ricchi che vivono nell'entroterra, nella bambagia dei vostri immensi palazzi! Non è così? Razza di uccello travestito da uomo!- |
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IL PASSATO PERDUTO
"...come quand'ero piccola e nel bel mezzo della notte chiamavo la mamma perchè avevo sentito un rumore sotto il letto o dentro all'armadio. Lei allora socchiudeva la porta, i capelli scarmigliati sul viso assonnato e si infilava nella stanza per rassicurarmi ch'era tutto a posto, che andava tutto bene. Adesso vorrei tanto fosse qui, per rassicurarmi ancora, per riaprire gli occhi e scoprire che l'incubo è finito e ritrovarmi in quel letto, in quella vita di cui tanto detestavo la monotonia che ora rimpiango" disse Hanna al drago.
SIRENE
La luce della luna rifulse l'algida chioma. La bocca di una perfezione magnetica e la carnagione diafana splendettero di una bellezza arcana.
LEGOLAS&GIMLI
Conto finale: 42!
Niente male per un principe dalle orecchie a punta. Io sono seduto sul 43!
Ognuno di noi è libero di scegliere il lato del mondo da difendere. Io ho fatto la mia scelta. E tu?