la vita secondo Ari

Post N° 27

Questa è stata una settimana intensa e piena di sorprese.

Ho finalmente incontrato il mio amico superimpegnato che mi ha regalato in anteprima il suo primo romanzo, logicamente me lo sono fatto autografare ché così quando diventa famoso lo posso sfoggiare !
Tanto lo so che è un grande scrittore!

Appena tornata non vedevo l'ora di iniziare a leggere ma nello stesso momento ero un po' titubante, mi piace leggere ma ogni volta che mi appassiono a un romanzo trovo comunque qualcosa che non va, che non mi soddisfa.
A volte mi piace la trama ma non apprezzo lo stile dello scrittore. Odio le descrizioni troppo lunghe,  soprattutto quelle paesaggistiche che invece di aiutare a comprendere un luogo mi annoiano, così le scorro velocemete estraniandomi.
A volte apprezzo le capacità letterarie ma rimango delusa da intrecci assurdi e troppo complicati che alla fine rendono tutto banale.

Non ho voluto sapere l'argomento, solo il genere ma già me l'immaginavo: un noir. Bene, mi piace, ma in questo genere sono difficile da accontentare. Lo so che Ale è bravo a scrivere ma sarà dura anche per lui non deludermi.
Decido di leggere solo qualche pagina, per farmi un'idea.
Comincia bene, il racconto mi prende, dopo tre righe mi sembra di essere lì a osservare la scena da dentro, le descrizioni emozionano, sono brevi e al momento giusto, sembrano richiamare gli stati d'animo dei personaggi, i contrasti sono efficaci.
In un continuo stato di tensione non divoro le pagine, seguo lentamente le parole, studio i personaggi, cerco di capire i ruoli. Quando mi fermo gli eventi della storia continuano a girarmi in testa, cerco di immaginare il protagonista e aspetto l'errore: c'è sempre un'errore e se non è ancora uscito significa che è grosso, magari sul finale.
Continuo piano, non potrei correre neanche se volessi, non sono io che leggo, è la storia che si racconta coi suoi tempi e si svela pian piano senza colpi di scena azzardati ma con eventi che una volta avvenuti sembrano non poter essere altrimenti.
NON CI SONO ERRORI: ogni particolare è al suo posto, niente intrighi sbrogliati malamente.
Non credevo esistesse il romanzo perfetto.