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<Combattere può voler dire morire. Scappate, e vivrete, almeno per un po'. Ma siete sicuri che quando , tra molti anni da adesso, giacerete sul vostro letto di morte non penserete a quanto sarebbe bello poter barattare tutti i giorni che avrete vissuto con la possibilità di tornare qui, giovani, per dire ai nostri nemici che possono prendersi le nostre vite, ma non potranno prendersi mai la nostra Libertà!?!> 

["Braveheart" W.W.]

<E che cos'è l'amore, se non una pazzia mite,
un'amarezza che soffoca, una dolcezza che da sollievo?>

["Romeo e Giulietta" W.S.]

< E' finita, figlio mio, mio signore, mio re. Nessuno oserà più toccarti perchè sei passato attraverso il ghiaccio, il fuoco ed il sangue, come quella spada che ha penetrato la roccia, figlio del drago, Pendragon>

["L'ultima legione" V.M.M.]

 

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ASSOCIAZIONE CULTURALE BOSCO DEGLI ELFI

Post n°45 pubblicato il 22 Maggio 2008 da ladyalainie

    "NONNI E LIBRI"  
Sulla strada dell lettura

Ultimamente si è visto come agli anziani ormai in pensione, piaccia rendersi utili davanti alle scuole per permettere a bambini e mamme di attraversare in sicurezza, oppure come siano utili nel vigilare come ausiliari volontari per far rispettare correttamente le regole stradali, ma perché agli anziani non è più permesso fare i nonni? Nell’immaginazione di tutti, un Nonno è quello che sta seduto sulla sua sedia a dondolo, la pipa in bocca ed un libro in mano. I bambini di oggi sono sempre super impegnati tra corsi di calcetto, danza classica, pallavolo ecc..tutti sport o attività che fanno crescere in forma, ma la fantasia?Con cosa coltiviamo la fantasia dei nostri bambini? In tempi non troppo  lontani questo compito era affidato alle fiabe ed ai libri, ma ora non si trova più il tempo di ascoltare un Nonno che legge una favola o che racconta la sua vita da ragazzo. Il progetto che realizzeremo, unisce il problema della sempre meno voglia che hanno i bambini di leggere, con la sempre più frequente sensazione di abbandono degli anziani. Il 07 / 06 /2008 alle ore 16:00, avrà inizio un ciclo di 3 domeniche alternate all’aperto, nei parchi del quartiere, (PARCO VIA DON PASQUINO BORGHI ANCOLO PIAZZA TIEN AN MEN) durante le quali i nonni di tutto il territorio narreranno favole e fiabe o semplicemente delle storie di vita vissuta a tutti quei bambini e genitori che vorranno dedicare qualche ora alla fantasia ed alla cultura .In oltre alla fine dei racconti i bambini saranno coinvolti in un’attività ludico-formativa, durante la quale riporteranno in disegno le storie appena ascoltate. Alla fine del tempo concesso per la parte artistica, i bambini verranno premiati con piccoli dolci simbolici e libri di favole.Grazie a questo svilupperanno il senso del lavoro in gruppo, la condivisione degli oggetti e degli spazi con le altre persone, la creatività con diversi materiali, ma soprattutto saranno portati a riscoprire l’utilità indiscussa della formazione e dell’esperienza che può dare una persona in età avanzata.

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MITICHE

QUANTI ANNI HAI
Vasco

"Quanti anni hai
stasera
quanti me ne dai...
bambina
quanti non ne vuoi
più dire
forse non li vuoi
"capire"...
Ti ho pensato sai...
stasera
ti ho pensato poi...
la sfiga
mi ha telefonato lei
per prima
non ho saputo dir di no
lo sai che storia c'era

Dopo dove vai
stasera
sai che non lo so
bambina
certo che tu no
non sei la prima
e di certo no
non sei la più "serena"
Quello che ti do
stasera
è questa canzone
onesta e sincera
certo che potevo sai
approfittar di te
ma dopo come facevo
a fare senza .....se

Meglio che "rimani"
a casa
meglio che "non esci"
stasera
perché la notte non è più
sicura
e non è nemmeno più
sincera

Quanti anni hai
stasera
sai che non lo so
bambina
forse ne ho soltanto qualcuno... qualcuno
...più di te
ma è la curiosità
che non so più cos'è "

 

ZERO
Marco Masini

"Zero niente novità
e di lavoro faccio l'angolo di un bar
con un cappotto pesante e leggero
con un futuro da cani bastardi
zero donne zero soldi zero amici zero sguardi
zero palle zero pugni zero stelle zero sogni
Ero prima di esser me
il novemiladuecentotrentatré
avevo casa bollette e patente
avevo un corpo ma dentro non c'ero
e ora sono trasparente non più bianco non più nero
sconosciuto al mittente finalmente zero zero
Zero e chi si muove più
se anche l'amore è un noioso su e giù
e tu ragazza col sole fra i denti
e un assorbente al posto del cuore
tu che a letto davi i punti e mi tenevi prigioniero
fra le gambe e i sentimenti ma per te contavo zero
Non mi piacciono i perdenti
voglio un uomo più sicuro
che è nel giro dei potenti
quelli che ce l'hanno duro
Sì tutti i numeri uno e va bene così
tutti in centro a Milano
e nessuno che aiuta nessuno ma io
sono amico di un treno che passa di qui
e mi porta ogni giorno il profumo del mare e un
vestito da zero
Zero è una malattia
che non si viene più neanche in fotografia
in questo mondo di ricchi panini
come granelli di umana polenta
forse siamo dei bambini in piscine di placenta
siamo gli ultimi dei primi perché il mondo non rallenta
Sì tutti i numeri uno ma senza di me
come fate a far dieci a far cento a far mille
miliardi da zero...
Senza gli zero
chi se ne frega dell'acqua e sapone
voglio una vita di barba e pensiero
voglio un grande scatolone che si vede solo il cielo
e una doccia d'acquazzone tanto il sole asciuga
e costa zero."

 
 

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