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La voce di Megaride

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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Soletudini

Post n°799 pubblicato il 11 Settembre 2008 da vocedimegaride
 

di Marina Salvadore

Da soli si nasce, da soli si muore! Credo che la solitudine non è degli anacoreti, degli eremiti, delle clarisse, dei bonzi, dei barboni, degli ergastolani. Tutt’altro! Liberi da ogni obbligo di formalità ed immagine, costoro affollano  di visioni, di sogni, di presenze la loro privilegiata "seconda vita", esente da obblighi, sussieghi e paure,  che scorre come l'olio, consapevole, in una socialità perfetta, impossibile a chi – per necessità o senso del dovere – è costretto ad estraniarsi da se stesso, a beneficio del vicino di casa, del capufficio, del caporale di giornata, della telecamera o del partito… del marito o della suocera, del collega invidioso. Del maestro… ma anche del discente! La solitudine vera è quella di Larissa, immigrata ucraina, laureata, insegnante di letteratura, figlia di eroe dell’Urss, venuta a Napoli a pulire i deretani di vecchie vajasse che non sanno chiamarla per nome, a lavare i piatti e le pignatte nelle cucine di isteriche signorette di vent’anni più giovani di lei, che passano il tempo a laccarsi le unghie ed a spararsi raggi ultravioletti nei saloni della "soletudine": assenza di sole. La solitudine di Larissa tocca i più alti vertici quando la sento, dal balcone accanto, parlare col cane del “padrone”, raccontargli cose nella sua lingua dolce. Ed ascolto i suoi silenzi, ansiosi di risposte che il cane non le darà mai. La solitudine di Ida, pasionaria reazionaria del più recente passato, eroina di cento battaglie civili, l’avverto in quel suo disperato attendere qualcuno che passi sotto il suo balcone e che accetti di aiutarla a comporre al telefono un numero che non riesce più a leggere sulla rubrica, da quando le stelle dei suoi occhi si sono irrimediabilmente spente.  La solitudine di Sabrina, alla quale non manca anche il superfluo, compreso tette precocemente rifatte due volte per essere à la page, è nella sua ostentazione della prefabbricata perfezione: madre, moglie, manager… soprattutto di domenica, quando il Napoli gioca in casa e lei, per dimostrare al mondo d’essere una donna libera, è costretta ad utilizzare l’abbonamento alla tribuna… che le dona un certo non so che di trasgressivo nel piccolo mondo delle cognate, dei suoceri, dei colleghi d’ufficio… ma io so bene che quella domenica sportiva lei preferirebbe trascorrerla in pigiama, a letto, a schiacciarsi con le unghie i punti neri, a leggere un Harmony e ad ascoltare Peppino Di Capri. Magari, a guardare una fiction melassa sulla tv nazionalpopolare; di quelle che, solitamente giura di non guardare mai. La solitudine del bell’Antonio, brillante comandante di navi da crociera, ambito giocattolo di femmine procaci e vacanziere senza pensieri, sempre in tiro con gli alamari d’oro sul doppiopetto bianco,  è quando affronta lunghe nottate di navigazione per distese oceaniche, in silenzioso colloquio con i ronzii dell'impianto radio e le spie luminose del ponte di comando, un’onda anomala da infilare col terzo occhio e l'intuito, i fuochi fatui all'orizzonte, un bicchiere di carta pieno di caffè all’americana ormai acidulo e freddo...  e lui che nei disegni delle nuvole che corrono sulla luna cerca sempre il volto di sua madre. La solitudine di Geppino, vecchio avaro senza un amico è quando la badante gli porta le prugne cotte, alla sera e gli augura l’asettica Buonanotte di circostanza. Gli spegne la lucetta sul comodino… ed i rimorsi lo afferrano… e la paura di vedere i morti tornare dall’aldilà per vendicarsi… Grande solitudine! I morti, di notte, non lo pensano proprio ed i vivi, di giorno, lo evitano. La solitudine è quella di Argo, il cane che mi ha adottata, nei suoi sonni disturbati e nell’ululato che mi fa ghiacciare il sangue nelle vene, ogni volta, per cui sono costretta a svegliarlo e a coccolarlo. Ecco! Se la solitudine avesse un sembiante, in quei pochi istanti che vanno dal sonno interrotto alla coscienza riacquisita per lieve dono di una carezza, gli occhi belli di Argo ne suggerirebbero il volto, il senso, l’essenza. La solitudine è quel fascio protonico sparato dal laboratorio del Cern che non aspetta altro che di scontrarsi con un altro fascio protonico, per morire, finalmente... e dar piena sperimentazione ad una solitudine più grande, quella di Dio!

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
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I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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