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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Mafia e secondo Risorgimento italiano con profumo di dollaro

Post n°1002 pubblicato il 30 Marzo 2009 da vocedimegaride

Una settimana fa, ci è pervenuto in redazione, a mezzo posta con bollo illeggibile nel quale si riconosce solo “(MI)” di Milano, questo dattiloscritto ovviamente anonimo ed in quanto tale non meritevole della giusta attenzione…Decidiamo di pubblicarlo, a notizia fresca fresca della fusione tra Chrysler e Fiat, anche perchè la tesi complottistica esposta per sommi capi corrisponde a determinate nostre convinzioni in quanto studiosi di Storia Vera del Mezzogiorno e qui vi ritroviamo i famosi “corsi e ricorsi storici” di un’epopea che si rinnova sempre uguale, con il continuo avvicendarsi della Mafia (i due sbarchi in Sicilia di Garibaldi e degli “Alleati”) della Massoneria (Garibaldi & Co.), degli Inglesi (questione degli zolfi siciliani e lord Palmerston), dei colonizzatori (Savoja e Americani). Chi scrive pare informatissimo e molto coinvolto, da spingerci a formulare opposte ipotesi sulla sua identità. Alla pubblicazione di questo singolare scritto abbiamo sacrificato alcuni dati, censurando determinati nomi e cognomi di personaggi autorevoli del presente che sono bersaglio di alcune accuse non verificabili e soggetti, probabilmente, alla personalissima valutazione dell’anonimo autore, visto che non abbiamo la fortuna – come Sonia Alfano – di avere alle spalle il protettore Di Pietro e per non incorrere nel reato di calunnia come l’impunita Alfano medesima. In breve, presentiamo questo scritto solo per un esercizio ginnico delle meningi, come nell’incipit dichiara di voler fare l’autore.
la redazione.
Mi corre l’obbligo (ed il sottile piacere della sfida cervellotica) di approfondire e di arricchire il precedente saggio  VENT'ANNI DELLA NOSTRA STORIA!  pubblicato giorni fa sul vostro blog e che ha sollevato un vero vespaio, proprio perché era una spietata e fedele ricostruzione dei fatti avvenuti e, si sa, la Verità fa male proprio a chi ha cercato di squagliarla in una fogna, per proprio tornaconto. Soprattutto, concordo con voi, occorre studiare l’’epoca che ha visto attestarsi numerosi “misteri italiani” oltre al caso Contrada da voi trattato fino allo sfinimento ma purtroppo irrisolvibile. Mi vanto d’essere più creativo del copista Travaglio, tanto che potrei scrivere per il cinema… Dunque, al saggio dell’ informatissimo autore mancano alcune cosette che sintetizzo nei seguenti punti e che occorrerebbe approfondire in sede istituzionale, qualora i politici fossero per davvero i rappresentanti del Popolo Italiano.
L’attacco alla Lira da parte della cupola Anglo-Olandese-Statunitense-Sionista. Per svalutarla serviva, oltre alla privatizzazione - cioè il saccheggio dei beni italiani per due soldi - ed a truffare i piccoli azionisti, anche e forse e… soprattutto boicottare il sistema monetario europeo, per evitare che tutti quei paesi succubi della politica commerciale yankee potessero avere un’alternativa al dollaro come valuta di riferimento e ritrovarsela rovinosamente antagonista, perdendo il controllo del mercato energetico (gas, petrolio, ecc.) con tutte le conseguenze che ne sarebbero scaturite: far fronte a tutta quella montagna di dollari che non garantita più dalla riserva aurea e dal mercato gas-petrolio sarebbe stata sostituita da altre valute ritornando al mittente che non avrebbe potuto dare niente in cambio, giacchè le finanze e l’economia del paese erano fallite da un pezzo. Infatti,l’enorme crisi portò allo scioglimento sistema monetario europeo: esattamente ciò che si voleva per screditare la moneta unica europea e far desistere tutti quei paesi dall’idea di abbandonare il dollaro convertendo le riserve immense in altra valuta. Questo fu il vero motivo del primo attacco all’IRAQ di Bush padre;
ATTENTATI E STRAGI. Occorre ricordarci anche dell’attentato al giudice Carlo Palermo, sopravvissuto miracolosamente. Carlo Palermo, come Falcone, stava indagando su un colossale traffico d’armi e un fiume di denaro nel quale mezzo governo ci si era fatto il bagno… e altre cosucce interessanti, così tanto che la puntualissima mafia pensò di fargli fare la fine che hanno, poi, fatto Falcone e Borsellino, così come l’avevano fatta fare a Carlo A. Dalla Chiesa, per mettere a tacere uno che sapeva la verità sulla eliminazione di Moro e a Mattei perché attentava agli interessi dei petrolieri USA, a Pio La Torre perché voleva denunciare i traffici che si facevano attraverso l’aeroporto Birgi di Trapani, la lupara bianca di alcuni poliziotti che avevano curiosato troppo… il D’Agostino, per esempio, il puntuale suicidio del maresciallo dei carabinieri di Terrasini, Lombardo, quello che s’interessò di condurre Badalamenti Gaestano dagli USA raccogliendone le confidenze. La morte del maresciallo Li Causi agente Sismi, la puntuale morte “naturale” quale quella del capo della Polizia Parisi, del superpoliziotto La Barbera, quello che aveva ricevuto da un suo sottoposto carabiniere in servizio a Palermo una relazione di servizio che rivelava strani movimenti e lavori proprio lì, in quel tunnel ove trovò posto l’esplosivo per far saltare Falcone… carabiniere messo a tacere, isolato, minacciato e dimesso dall’Arma, la morte di quel confidente  che aveva rivelato il luogo ove Provengano si sarebbe riunito con altri capimafia agli agenti del Sismi e… a proposito del Sismi, Falcone volò da Roma con un aereo del Sismi. Falcone volò da Roma con un aereo  del Sismi per incontrare la morte in Sicilia. Ed è sempre lefficiente servizio segreto che impedisce di andare a prendere i documenti e tutto il resto nella villa di Riina dopo il suo arresto… o che fa sparire l’agenda rossa di Borsellino, con appunti di Falcone e le relazioni dei movimenti e delle presenze al castello Uttoveggio, postazione-regia per le stragi Falcone-Borsellino. La Mafia siciliana in tutto ciò c’entra senz’altro ma semplicemente come manovale della vera cupola mafiosa, la stessa che ha organizzato quasi tutte le stragi in Italia.
PROVENZANO BERNARDO Sa bene di essere stato fregato dalla vera mafia e sa anche che molti boss e picciotti hanno scoperto come stanno le cose e la situazione è tale che oltre a non poterla più controllare rischia di essere eliminato, dunque decide di farsi prendere e fa quelle precise scelte affinché la polizia venga condotta facilmente a lui, come nascondersi a due passi da casa e farsi portare abiti e cibo da casa. Pianifica anche lo smantellamento della mafia siciliana, facendosi trovare con centinaia di pizzini e lettere che ha appositamente conservato con se’ da anni. Mette al sicuro i figli lontano dalla Sicilia e fuori dalla mafia e tutti quei soldini che ha accumulato in 50 anni di attività criminale, tanto starà più sicuro in carcere ove si potrà curare e fare colloqui con la famiglia, vivendo serenamente questi ultimi anni della sua vita. Gli altri boss, già in carcere, capiscono la messinscena, sanno anche che si è adoperato per fa arrestare parecchi boss scomodi, compreso Riina, così quando arriva in carcere gli danno il benvenuto urlandogli in corridoio: “Sbirro e Infame!”. D’altronde, indossando sull’elicottero che lo trasportava il giubbino della polizia, per un capo mafioso come lui, il significato-messaggio è chiaro… molto chiaro!
TOTO’ RIINA. Furbo criminale ma corto di lungimiranza politica viene usato come un limone e buttato nella discarica della storia infame, misteriosa e criminale d’Italia. Si sentiva così sicuro delle protezioni che eseguiva gli ordini provenienti dalla vera mafia senza sospettare e come tutti gli ingenui che si credono onnipotenti è stato usato e fregato. Ora sa che deve stare in carcere e con la bocca chiusa perché gli eliminatori della mafia vera sono pronti in ogni momento a far fuori tuttala sua famiglia, per rappresaglia.Nel frattempo, la mafia vera, come sempre molto pragmatica e cinica cambia cavallo, puntando sul centrodestra, serva “politica”  più rassicurante, coesa, obbediente e vincente, scegliendo come rappresentante il “fascista” XXX XXX  (nome di un politico) che, dopo  l’operazione “kippatura”, è il secondo uomo in capo, dopo XXX XXX (una celebre toga rossa), della mafia vera in Italia. Un uomo da amare: messaggio che i media asserviti e il mondo artistico (sponsorizzato dal B’nai B’rith) colgono pedissequamente, tant’è che non passa giorno che una XXXXXXXX XXXXX (nome di un’artista dello spettacolo) di turno non elogi stucchevolmente il zippato nazistello XXXX.. Totò Riina in carcere osserva codesti cambiamenti e riflette e pensa. Minkia! Destra e sinistra si stanno mettendo d’accordo e io rimango vivo, scomodissimo scheletro negli armadi di questi novelli camerieri della mafia vera che vogliono dormire tranquilli; dunque farò quanto prima la fine di Gaspare Pisciotta che avendo capito di essere stato fregato tenta di vuotare il sacco, rivelando che Mafia, Stato, Chiesa e Massoneria erano tutta una cosa… ma lo avvelenano prima che ciò avvenga… Allora, Totò “’ u curtu”, verso la fine del 2008, ad un deputato che lo va a visitare, rilascia queta dichiarazione: “ Ditelo che sono un detenuto modello e che non parlo. La Mafia è a Roma!”. Queste parole hanno questo preciso significato: “Lasciatemi in pace, me e la mia famiglia, senza accanirvi ulteriormente sui miei figli, perché sono in grado di ricattarvi anche se mi eliminate, svelando appunto che gli ordini li ho ricevuti da Roma, la mafia vera!”. Questo è il messaggio lanciato ai suoi padrini.. e per dimostrare che i suoi segreti sono custoditi anche all’esterno, ecco che la figlia primogenita Maria Concetta, rompendo il sacro rituale omertoso, si fa avanti rilasciando alcune precise e significative dichiarazioni: “ Noi figli abbiamo sempre saputo… Tutti sanno che non ha fatto e non farà nomi e cognomi di alcuno… Per me, mio padre – e questo lo pensa anche lui – è stato un parafulmine per tante situazioni; faceva comodo a molti dire che tutte quelle cose le aveva fatte Totò Riina… Tutti sanno benissimo che qualsiasi cosa gli avessero chiesto, lui non sarebbe andato più di là… oltre; non avrebbe mai fatto nomi e cognomi di nessuno. A lui hanno chiesto tante volte in maniera esplicita di pentirsi ma il suo è sempre stato un NO tassativo. E’ stato detto e non detto anche che quel suo NO l’avrebbero fatto pesare su di noi, sui figli, su tutta la famiglia”. Il messaggio della figlia è inequivocabile… Cosa deciderà, ora la mafia vera non si sa, però si sa che ha deciso di far fuori la borghesia mafiosa cattolica che ostacola il programma degli Illuminati (la Mafia Vera) nel Mediterraneo, che – sentendosi tradita e confusa – al momento non sa come reagire… ma reagirà, costretta, perché non possono permettere che vengano ridotti alla miseria con la confisca dei beni. Si tratta di imprenditori, latifondisti, industriali e liberi professionisti associati (avvocati, medici, commercialisti). Una cosa è certa: sono molto incazzati con Berlusconi ma soprattutto con tutti quei mafiosi al governo di marca siciliana che ricattati dalla vera mafia rinnegano quella società siciliana che li ha eletti e portati al governo per ben due volte… che per apparire verginelle, persone perbene, non solo non rispettano patti e promesse verso i compari ma si stanno comportando come i peggiori forcaioli della storia giudiziaria-poliziesca italiana, varando leggi che nemmeno il Caselli più scatenato si sognò di fare. I mafiosi rinnegati sono: XXXXX XXXX…XXX (12 nomi di politici)… Tutti gli altri siciliani eletti nel centrodestra non sono mafiosi come i primi ma collusi con la mafia. La chiesa in Sicilia non cura più le anime dei mafiosi e fa il doppio gioco per conto della mafia vera in cambio dei beni confiscati alla mafia e altri grandi regali e il timoniere doppiogiochista – ma neanche più di tanto – è il generalissimo XXXX (nome di un alto prelato)… Ecco, bisognerebbe approfondire anche quest’altra parte di storia a completamento della brillante ricostruzione dei vent’anni della nostra Storia occulta. Mancherebbero ancora due storie importanti che per il momento non posso scrivere. Due storie che hanno come epicentro il castello del barone inglese in Contessa Entellina (Sicilia) e Montecatini, luoghi ove si svolsero importanti riunioni e si presero importanti decisioni, come accadde sul panfilo Britannia. Per ora, è tutto! Un caloroso abbraccio. (nessuna firma)

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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