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Dalla Tv dei Professori alla TV del Deficiente

Post n°205 pubblicato il 12 Marzo 2007 da vocedimegaride
 

da Antonella Provera - PT Agency News
newsitalia@newsitalia.com

GROTTAMINARDA (AV) / DALLA TERRA DEI SANNITI  SPUNTA LA NUOVA TELEVISIONE ITALIANA
 

Pregevole e di alto profilo è stato l'incontro dibattito sul tema "TV Pubblica e Formazione" -Dalla TV dei Professori alla TV Deficiente- tenutosi all'Istituto d'Istruzione Superiore "E.Majorana" di Grottaminarda" (AV) , diretto dalla dinamica ed esemplare manager Catia Capasso. Sono state le intelligenti e pungenti domande dei giovani studenti  poste ai relatori ad accentuare l'anomalia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano ed a declamare regole e rispetto per il pubblico a casa che non è merce di scambio per gli assorbenti e tantomeno per i pannolini dei pubblicitari. I giovani chiedono, riprendendo il monito  di Benedetto XVI, una televisione rispettosa della persona volta al recupero dei valori della famiglia, che tenga conto dei loro bisogni e del proprio futuro, dai contenuti culturali all' intrattenimento sano, quindi senza depravazioni,  volgarità e non deficiente. Un silenzio impressionante ha fatto da cornice all'intervento del Portavoce dei Piccoli immagineComuni, Virgilio Caivano: "Qualcuno vi ha chiesto se questa RAI vi piace?" - rivolgendosi ai giovani presenti - "oppure qualcuno vi ha chiesto quale RAI volete?"; la realtà è drammatica perché in Italia non esiste un progetto strategico su questi temi, non c'è un disegno complessivo e la politica è debole ed incapace di governare complessivamente il grande tema della comunicazione nel nostro Paese, perché non ha una prospettiva di lungo periodo. Occorre uno scarto generazionale in grado di realizzare una vera rivoluzione culturale che porti persone d'eccellenza alla guida della TV pubblica, e le nuove generazioni ad assumere le dovute responsabilità in politica e nelle istituzioni. "La Rai è una grande risorsa che può dare molto al rilancio vero del Paese ma deve riscoprire il gusto della qualità e della meritocrazia.  I piccoli Comuni - ha concluso tra gli applausi il Portavoce -  si propongono come interfaccia popolare, la vera sfida della partecipazione e della condivisione". Per la giornalista Roberta GISOTTI, caporedattrice di Radio Vaticana ed autrice del libro "Dalla Tv dei Professori alla Tv Deficiente", il vero problema della comunicazione italiana è nel duopolio Rai-Fininvest, nel bisogno di regole certe come la necessità di un vera legge sul conflitto d'interesse a partire dalla favola dell'Auditel, uno strumento inattendibile e pericoloso, costruito ad hoc dai monopolisti della TV e dai pubblicitari  che genera modus culturali  devastanti con danni irreparabili per la democrazia. Giampiero Antonioli,  esperto internazionale di comunicazione di massa ed autore dei regolamenti attuali dell'Autorithy,  declama la necessità di costituire una "Commissione Etica", forte ed autonoma che sostituisca l'inutile Commissione parlamentare di vigilanza, un supremo organo di controllo composto da consumatori, genitori e società civile, con strumenti finanziari propri, volto alla  vigilanza  sui contenuti dei palinsesti delle reti televisive tutte. -"Credo che sia giunto il tempo di dare un'accelerata alla privatizzazione della Rai e riformulare  regole serie in materia di assegnazione del "servizio pubblico" che non dovrà essere più ad esclusiva gestione di un solo  editore ma, viceversa, di quello che offre, a termine, migliori garanzie di qualità di contenuti e servizio; questo sarà il futuro percorso per garantire  la continuità della democrazia" - ha dichiarato il capo della comunicazione della Columbus Citizens Foundation Usa e promotore della Consulta per la buona comunicazione, Pino Tordiglione. "Un dibattito davvero proficuo che è partito dal basso e che ha  individuato soluzioni intelligenti e giuste. "L'Autorità sta lavorando in questa direzione per tutelare il consumatore telespettatore sempre più indifeso e manipolato; credo che Tordiglione abbia contribuito attraverso l'iniziativa a mettere insieme relatori competetenti che tengono conto dell'esigenze della società civile ma soprattutto giovanile, il futuro di questo Paese. Lavorerò per dare un ruolo forte all'Istituzione che rappresento e che sia il riferimento certo delle garanzie"- ha concluso il sen. Roberto Napoli, Commissario Autorithy per le comunicazioni.
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nota della redazione di Megaride:
E' da una vita che si imbastiscono dibattiti, tavole rotonde e commissioni intorno al tema della bontà ed efficacia della Televisione. Addirittura, circa 30 anni fa, dalla Svezia - paese del sesso libero, tanto inviso ai "sociologi" nazionali - giunse notizia che una commissione governativa aveva messo al bando la favola di "Cappuccetto Rosso" perchè diseducativa per la fragile evoluzione psicopedagogica dei bimbi svedesi. Noi, abbiamo nostalgia della televisione del maestro Manzi e del suo programma "Non è mai troppo tardi" che ha insegnato a leggere ed a scrivere a generazioni di "esclusi" che popolavano le fertili campagne italiane. Abbiamo nostalgia dei servizi giornalistici di Mario Soldati, autentico fautore di una Unità d'Italia che spingeva alla conoscenza reciproca le suddite, anonime province dello Stato Italiano. Abbiamo nostalgia di Enzo Tortora che inventò un linguaggio televisivo affabile, colto e accessibile a chiunque. Abbiamo nostalgia di una tele-visione fine a se stessa, in grado di acculturare e di informare, di divertire e intrattenere senza volgarità ed eccessi... come sapevano fare Totò, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Bice Valori e Paolo Panelli, Corrado Mantoni... C'era persino "La TV degli agricoltori"...ma che possono saperne i nostri figli... se una mucca e una gallina l'hanno vista caricaturata solo nei cartoni animati?... Una volta - e non tanto tempo fa - la "Moda" rifletteva il costume nazionale; oggi, invece, impone - come la televisione - gusti e tendenze.... e , per isolare nelle affollate categorie dei consumisti paganti  e incoscienti il VOLGO, si preferisce mantenerlo incolto, ignorante, non pensante, alieno... spingerlo, attraverso i molteplici messaggi subliminali, al desiderio del "proibito", del morboso, dell'indecenza... restituendogli, come il Prozac, finta identità e falso potere. E' in atto una massificazione spropositata di coscienze e di individui; un frullato paradossale di  voraci consumisti involontari. Un esercito di zombies senza cervello, ai quali ammannire a tonnellate mangimi avariati in una mangiatoia che - marketing docet - deve essere sempre più bassa e accessibile. M.S.


 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/03/07 alle 19:28 via WEB
A proposito di Cappuccetto Rosso, ho tratto dal Giornale di Brescia, 30 nov. 2003 questo articolo dal titolo «Cappuccetto Rosso è un pusher, il Lupo è assolto»: Torino – Cappuccetto Rosso viene celebrato con una mostra a Lumezzane e messo sotto processo a Torino. Secondo i giuristi torinesi, Cappuccetto era un pusher (uno spacciatore di droga), la nonna era una spacciatrice e il lupo non era poi così cattivo, visto che un tribunale lo ha assolto dall’accusa di duplice tentato omicidio: ecco quanto emerso a Torino, in un «processo simulato» per iniziativa della Camera Penale subalpina. È stato un processo in piena regola, nella maxi-aula del palazzo di Giustizia, con tanto di indagini preliminari, arringhe di avvocati in toga e persino l’interrogatorio dell’imputato, il Lupo, impersonato da Sandra Casacci (un giudice) per un’iniziativa con finalità didattiche e formative seguita da moltissimi studenti. «Abbiamo riletto la favola di Cappuccetto Rosso – spiega il presidente della camera Penale, Cosimo Palumbo, che ha preparato il fascicolo dell’inchiesta col collega Mauro Anetrini – nell’ambito di un progetto di formazione per i futuri penalisti». L’avv. Oreste Verazzo, presidente del collegio che ha assolto il Lupo dopo una regolare camera che «è un modo di avvicinare il pubblico ai processi». Difensore del Lupo era l’avv. Alessandro Bocchi, che agli atti della manifestazione risulta essere bresciano: ha smontato il castello di indizi costruito dall’accusa, sottolineando la mancanza di perizie e accertamenti su dettagli come i tabulati telefonici. Ottenendo ragione, visto che il collegio ha assolto l’imputato «perché il fatto non sussiste». A lumezzane Pieve, in Torre Avogadro, prosegue intanto fino al 14 dicembre l’installazione in 12 stanze «Cappuccetti Rossi nella Torre delle Favole» di Sara Poli e gabriella Goffi (giovedì, venerdì, sabato orario 15-20; info: 030-8929251); ingresso libero. (Lumezzane: Brescia) Gaetano Barbella
 
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Anonimo il 13/03/07 alle 22:07 via WEB
si continua ad infierire con la tv-monnezza cucita addosso ala nostra gioventù. E' di oggi la seguente agenzia pervenutaci che ci stanchiamo persino di commentare: "Caserta. Nexus, nuova selezione di attori. Stavolta occorrono ragazzi secchioni e ragazze avvenenti. Nuova, entusiasmante esperienza per numerosi giovani dell’intero comprensorio che, grazie alla disponibilità dell’associazione “Arci Nexus”, potranno essere scritturati per un importante casting televisivo, come si evince dal seguente comunicato: “Il regista Ciro Sapone, in collaborazione con l'associazione ARCI NEXUS di Caserta, organizza casting per programma televisivo trasmesso su reti locali campane (Canale 21, Canale 8, Italiamia, Telecapri). La partecipazione ai casting, in data da definire, è subordinata all'invio di curriculum e foto e relativa autorizzazione al trattamento dei dati personali al seguente indirizzo e-mail: casertacinema@gmail.com. Sono richiesti ragazzi dai venti ai trenta anni (aspetto da secchione) e ragazze di bella presenza dai diciotto ai venticinque anni (altezza almeno un metro e sessantacinque) residenti sul territorio campano. Le prime puntate sono da considerare un periodo di training gratuito (per cui è previsto unicamente un rimborso per le spese di viaggio) in cui saranno selezionati i membri stabili dello staff con la definizione dei relativi compensi. Per informazioni telefono 320/4845833; e-mail casertacinema@gmail.com
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/03/07 alle 23:48 via WEB
Questo annuncio è valutabile come un invito ad andare dalla "MAGA" che Ti leggerà ... passato, presente e "FUTURO" ... purtroppo "GLI IGNORANTI ED I DEBOLI ABBOCCANO" ... le colpe per me sono nei due campi ... chi adesca e chi abbocca ... Mauro
 
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Anonimo il 14/03/07 alle 22:35 via WEB
ma come si fa ad interrompere questa catena diabolica, propria di un'economia di mercato che sta sfruttando, arricchendosi, il banale, l'orrido, il cattivo gusto? Claudia
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/03/07 alle 00:21 via WEB
Cara Claudia purtroppo il problema è UNICO ... i nostri magistrati hanno dimenticato che dopo aver condannato le "PERSONE" incriminate ... dovrebbero "BUTTARE" le chiavi delle celle ... Mauro
 
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Anonimo il 15/03/07 alle 14:23 via WEB
EPPUR SI MUOVE!... Ricevo da Ordine dei Giornalisti Lombardia e trasmetto: "CASSAZIONE: MULTE PESANTI ALLE TV CHE MANDANO IN ONDA SPOT HARD. VIETATA TRASMISSIONE DI PROGRAMMI CHE NUOCCIONO ALLO SVILUPPO PSICHICO-MORALE DEI MINORI Roma, 13 marzo 2007. Multe pesanti per le tv che mandano in onda spot hard. Le promette la Cassazione che ricorda come l'art. 15 della legge 223 del '90 stabilisce che "è vietata la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo psichico o morale dei minori, che contengano scene di violenza gratuite o pornografiche, che inducano ad atteggiamenti di intolleranza basati su differenze di razza, sesso, religione o nazionalità". In questo modo, la Seconda sezione civile ha accolto il ricorso dell'Autorità Garante delle Comunicazioni che si era opposta all'annullamento, da parte del Tribunale di Milano, della sanzione di 10 mila euro inflitta alla Rete A per avere mandato in onda "tramissioni in ore notturne di spot che promozionavano l'uso di linee telefoniche erotiche contenenti scene di natura pornografica". Il Tribunale, come ricostruisce la sentenza 5749, aveva annullato la sanzione sulla base del fatto che il giudice non aveva applicato la norma specifica per la pubblicità, bensì quella più generale che vieta la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo psichico e morale dei minori. Ma la Suprema Corte non l'ha pensata allo stesso modo e ha sottolineato che giustamente era stato contestato l'illecito in base all'articolo che tutela lo sviluppo psichico dei minori. Infatti, "in tema di disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato - scrivono i supremi giudici -, la trasmissione di spot pubblicitari contenenti scene pornografiche integra l'illecito amministrativo" previsto dalla legge in questione "non sussistendo tra tale norma e quella dettata in materia di pubblicità dall'art. 8 della stessa legge il rapporto di specialità stabilito dall'art. 9 della legge 689 del '91 nel caso in cui uno stesso fatto è punito da una pluralità di disposizioni" visto che "le norme in questione prevedono distinte ed autonome ipotesi di illecito". (Dav/Pe/Adnkronos)" M.S.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/03/07 alle 20:37 via WEB
Cominciamo col vietare quelle cazzate di reality-show, peggiori della peggiore pornografia. Mirella Ambruoso
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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