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Post n°615 pubblicato il 12 Marzo 2008 da vocedimegaride
 

di Marina Salvadore

Non credo alle favole ma alla fantapolitica, sì! L’altra sera, 8 marzo di festa commerciale  comandata, quelle finestre spente degli hotel Continental, Vesuvio, Royal, affacciate su Megaride mi hanno fatto accapponare la pelle e fornito l’esatta percezione dell’ultimo atto del dramma della svendita di Napoli Capitale, per il novello risorgimento del nord! Suvvia, siamo seri, la monnezza c’è dappertutto, in ogni angolo globalizzato del pianeta… le discariche di rifiuti industriali, tossici… letali… sorgono in ogni Sud del mondo, persino nell’affamata Africa che non produce “scarti”… pattumiere della gloria e della faccia pulita dei nordici gruppi di potere: i più grandi insozzatori e spurgatori che la civiltà contemporanea conosca. Non sono, certo, i residui organici derivanti dal gaudio popolare di tavole costantemente imbandite anche nelle più povere fasce sociali del Mezzogiorno, ad inquinare il territorio, tutt’altro! La marciscenza di questi residui è alla base dell’humus fertile della Campania Felix: in natura nulla si crea e nulla si distrugge ed i cicli naturali della terra si rinnovano dalla morte e rinascita della materia organica. A Napoli i tanti morti di cancro nei pressi delle discariche abusive e non, parlano di rifiuti industriali… laddove l’industria è inesistente, poiché il popolo meridionale, dai fasti bugiardi dell’Unità d’Italia, è esclusivamente consumatore di prodotti dell’industria del nord, persino di certi prodotti di primo consumo che – una volta – erano prerogativa del Sud. La locale classe politica compiacente ha, poi, fatto il resto, unitamente alla stampa di regime a dar man forte alla svendita sottocosto di Napoli. Il nord, in competizione con il resto d’Europa, ha ormai esaurito le proprie “ricchezze” ovvero l’industria   e il commercio del credito; il Sud, tra novelle ventate di pseudo-autonomia e revanchismo, era tornato a contare sulle sue eterne ricchezze: il turismo e l’agricoltura, specialmente con i suoi servizi e prodotti dop: archeologia, arte, patrimonio Unesco, spettacolo, cultura e la Campania Felix dell’agriturismo e delle pregiate produzioni autoctone. Per ognuna di queste peculiarità l’indotto dell’accoglienza e ristoro aveva ripreso buoni ritmi di crescita. Il nuovo risorgimento del Nord, segue la medesima partitura del precedente di un secolo e mezzo fa. Caleranno, com’è già accaduto in Sicilia, dal nord i soliti “commenda” dall’aspetto angelicato a “farci della beneficenza”, acquistando a prezzi stracciati da asta pubblica le nostre migliori locations, le nostre aziende agricole, i nostri dop e doc che la stampa internazionale si premurerà di disinfettare e rigenerare. La disoccupazione locale crescerà: le nostre locations ed aziende saranno presidiate da schiere di rappresentanti legali, amministratori unici, revisori dei conti e dipendenti tutti provenienti dall’ALTRA ITALIA e dall’estero; i nostri disoccupati saranno mandati a spurgare le fogne al nord, a guidare i tram e le filovie padane, a lavorare in centinaia di piccole Tyssen-krupp oltre il Garigliano. Dejà vu! Tutto questo, in concomitanza con la tornata elettorale che vede, specialmente in Campania, nei vari collegi italioti, per la Camera ed il Senato, una pletora di “volemose bene” forestieri. Non c’è un solo uomo radicato sul territorio, a destra ed a sinistra! C’è, al fonte battesimale della futura Campania Felix, la destra di massoneria e impresa e la sinistra di massoneria e banche; il fatto che in Campania non esistano imprese e banche, vi mette una pulce nell’orecchio o… vi devo fare un disegnino? Ricordate quando, fino a pochi mesi fa, in tempi non sospetti della novella emergenza monnezza, i nostri soloni italici lanciavano, direttamente da QUESTO NOSTRO TERRITORIO le più disparate politiche per il Mediterraneo? L’avrebbero fatto da incompetenti, secondo voi, da…fresconi?… o non era già tutto programmato lo sfascio attuale per mettere le mani, per due sciùscélle, sull’ingente patrimonio nostro? Banco Napoli docet. Ricordatevene! Poi, ci si mettono pure i narcisi autoctoni… quelli che fino ad ieri, con la bava alla bocca e le pezze al sedere, si sarebbero fatti stracciare pure... i gigli borbonici di dosso, pur di difendere Napoli, il Sud, dai predoni di sempre… quelli che hanno rotto le bolas al prossimo, in questi anni postmeridionali, scrivendo libercoli e proclama reazionari, organizzando… fuoriuscendo e… ricostruendo onlus e associazioni identitarie, intitolate ad antichi regni defunti con i suoi re e regine, addirittura ad eroi e briganti immolatisi davvero per la difesa del Mezzogiorno, in altri tempi. Gentaglia immonda, dispensatrice di tessere variopinte al volgo dietro cui nascondere il proprio prurito di leader di qualcosa… pure nell’accolita dell'amministrazione condominiale di un alloggio popolare di provincia. Piccoli "Che Guevara" di periferia, senz’arte ne’ parte, piuttosto sinistrorsi...  che proclamavano la vandea, l’insorgenza, la dignità identitaria, le radici… e che oggi vanno ad infognarsi tra le pieghe proprio di quello pseudo-centrodestra di nuova concezione commerciale, proibito come anatema ai loro villici discenti e  benedetto dal di questi sùdici nemico endemico, la Lega Nord, per una seggiolina cacatoria al Parlamento o al Senato… che non conquisteranno mai!
Il loro fallimento peserà come un macigno sulle diverse altre realtà sinceramente identitarie.
CompatriDIoti bastardi di Campania Felix, non  so se mi suscitate più schifo o più pena! Certo, don Liborio Romano à vvuje v'è pàte carnale !

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/03/08 alle 12:15 via WEB
Certe volte la gente farebbe bene a star zitta ed a cospargersi il capo di cenere. Dopo la figuraccia fatta, candidandosi nel partito sbagliato e nel momento sbagliato, l’atto eroico della successiva rinuncia annunciata a colpi di grancassa, sollecitata dai giudizi negativi di quasi tutte le compagini meridionaliste, come fosse il proclama di un dittatore da quattro soldi aggiunge merda alla figuraccia già fatta e la sparge su tutti, sui suoi, sul partito che l’aveva candidato, sui meridionali. Invece di ammettere umilmente l’errore che senz’altro gli sarebbe stato perdonato, trova l’occasione per offendere quelli migliori di lui anche quelli del suo stesso consorzio associativo. Non ammette di aver preso un palo e non si scusa per la sua scivolata semplicemente fa una merda gli altri,forse perchè colpevoli di averlo costretto alla dolorosa rinuncia. Non appartengo al suo giro e non sono tra quelli contro i quali si scaglia in maniera così volgare ma sono rimasto più nauseato dai toni di questa rinuncia che dalla candidatura di questo signore. Sarebbe questa la gente del Sud? Con quale diritto questo si permette di offenderci così? Leggete e giudicate. G. Amodeo A difesa del Sud in senato ed in parlamento ci saranno per i prossimi cinque anni persone che con il riscatto meridionale hanno nulla a che fare, inglobati dall’onorevole Lombardo novello Pianell nelle file del suo movimento, sarà una sciagura nella sciagura perchè a votarli saranno anche tante anime candide che sognano una ripresa del mezzogiorno italico, per questo mi auguro che tale mio pensiero arrivi fino al più sperduto paese del Sud, non votateli. L’MPA come struttura partitica meridionalista è un grande bluff, posso assicurarlo perché purtroppo ho vissuto per qualche breve lasso di tempo dal didentro cosa è realmente questo partito. Non esiste etica, parola d’onore, moralità. Abbiamo ed ho creduto che nonostante la presenza di qualche noto personaggio squalificante questo contenitore poteva risultare la chiave di volta per le nostre spettanze, il nostro progetto. Ci siamo calati anima e corpo in questa avventura , credendo fortemente di potere incidere anche politicamente nel nostro territorio, turandoci il naso e procedendo a testa bassa, per il Sud per la nostra antica amata Patria. Ma il sudiciume era così copioso e la gente con cui viaggiare e condividere il cammino così nauseabonda che il cuore e l’anima hanno ceduto. Abbiamo abbandonato la partita perché era impossibile proseguirla. Ne usciamo molto malconci, facendo una figura da pivelli ai nostri occhi ed agli occhi della gente che ci segue. Una brutta e poco edificante pagina della nostra storia di uomini al servizio delle Due Sicilie. Questi siciliani qui sono la quintessenza della dissoluzione, gli ultimi lupi pronti a sbranare i restanti brandelli di dignità meridionale, novelli Pianell al servizio di se stessi e del “padrone”. L’MPA è il cestino dei trombati di Mastella e della vecchia ingloriosa Democrazia Cristiana, altro che Sud, altro che identità meridionale. Dio salvi la nostra Terra da questa sventura. Sventura è comunque anche l’altra parte della “luna”, i famosi “duri e puri” un’accozzaglia di borghesucci benestanti con l’anima ancora più piccina ed il cervello grande come il più piccolo dei lillipuziani Gente che non avendo passione per donne e motori hanno scelto di fare i borboniani per diletto e per passatempo . Occupandosi più che altro ad aspettare un nemico che non c’è, ed innanzitutto bloccare qualsiasi azione che si cerca di porre in essere per il Sud. Una parodia della Fortezza Bastiani del famoso romanzo di Dino Buzzati. In occasione del nostro approccio con Lombardo si è scatenato l’inferno tra parodie montanelliane e articolisti da quattro soldi, con il solo scopo di distruggere senza un motivo comprensibile se non di una cretineria elevata alla settima potenza. Alcuni soci dei Comitati però, due per la verità, hanno dimostrato la loro inidoneità a fare parte di una squadra, alcune situazioni vanno riviste, non si abbandona la “nave” in piena tempesta, non è etico non è da valorosi, neanche quando a “battaglia” finita ci si presenta con il classico “l’avevo detto io” , non così, non è moralistico, non è giusto. Ed i sedicenti partiti del sud? Un piatto vuoto, senza testa ne coda, un gruppetto di anarcosinistrorsi dediti al goliardismo duosiciliano ed al gridare come Pierino “Al Lupo, al lupo” , un lungo interminabile vanto starnazzante di purezza dai più non richiesta, perché sono i fatti che contano non le chiacchiere, codesti personaggi in questo caso e non solo si sono posti assurdamente come zitelle isteriche, disperandosi per una violenza che nessuno gli farà mai, perché troppo racchie per essere solo sfiorate. Tutto ciò serva da lezione per il futuro, con tali elementi nunca mas, il Sud è altro. Se questo è il nuovo Sud, povero Sud, poveri noi. L’ultimo baluardo siete voi, amici dei Comitati, che avete dimostrato senso di appartenenza e spirito di servizio, siete voi che avete dimostrato dai vostri avamposti l’idea di cosa significa Identità e Nazione. Ripartiamo da questo, ancora più forti ed ancora più convinti. Forza e onore Fiore Marro
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/03/08 alle 13:58 via WEB
forse vi è sfuggito che per l'ennesima volta anche il mastro di teleakery si è infognato in un altro risorto movimento sudicio che nacque proprio come prolunga della lega nord al sud, finanziato proprio dalla lega nord. ecco che sono risorti pure questa volta dei vecchi ed inconcludenti esponenti falliti di lega sud. ma che speranze di miglioramento possiamo avere per il sud con quesi meridionali di merda? carmine
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/03/08 alle 14:35 via WEB
se volete schifarvi di più andate su http://www.legasud.it/manifesto1.htm ho capito solo una cosa, che come sempre i nostri meridionalisti si mordono tra loro come cani rabbiosi lasciando che l'osso lo spolpano ben bene i soliti nordisti. magari avessimo al sud gente con i coglioni come quella, invece siamo sempre merdaioli invidiosi l'uno dell'altro e appariamo solo figure di merda. la munnezza ch'è in strada ci pitta abbastanza bene. basta con questi movimenti e pertiti del sud. chi ci crede più? pino
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 13/03/08 alle 15:07 via WEB
- Comunicato della redazione di Megaride - Abbiamo notato un certo interesse dei nostri lettori in tema di associazionismo meridionalista, con riguardo soprattutto alla prossima tornata elettorale. Questa redazione intende chiarire di essere perfettamente estranea a qualsiasi movimento, associazione o congrega meridionalista, limitandosi alla sola informazione generale dei fatti ed avvenimenti sul territorio del Mezzogiorno e Nazionale.
 
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a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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