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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Intorno a Mezzogiorno... sono le due e non s'è visto ancora nessuno

Pentimenti, Lotta alla Mafia e Potere
di Giuseppe Corona
Da alcuni anni in qua in Italia è invalso un modo di combattere le malefatte sistemiche con l'arma del pentimento.

Così fu con il terrorismo brigatista, così col finanziamento illegale della politica e dei partiti, così con la mafia e le altre forme di malavita organizzata, oggi, addirittura, con l'emergenza bioetica, vedi, per tutti i casi, Eluana. Queste lotte contro il 'male sistemico' sono state affidate dalla politica alla magistratura, con il risultato, incredibile, che la politica si meraviglia e si scandalizza del grande potere assunto dalla magistratura, potere, peraltro, già assicuratole dalla Costituzione in varie forme e strumenti, dalla Corte Costituzionale al CSM.
Lo scandalo, nel nostro paese, non è il potere della Magistratura, ma il fatto che una politica vile non si interroga sulle ragioni per cui essa si è sentita costretta a cedere il suo potere alla Magistratura, fino a rinunciare a qualsiasi forma di immunità per l'eletto dal popolo.

Se si cede il potere di combattere i mali politici e sociali alla Magistratura, è evidente che bisogna darle anche mezzi e concessioni formali perchè questo combattimento possa condurre. Siamo, così, ai Tribunali speciali e a tutto ciò che ne consegue, compreso il diritto di compiere ingiustizia in difesa dei poteri costituiti.
Ci si chieda: ha il diritto la Magistratura di fare una lotta a fenomeni sistemici, di fare, in generale una lotta contro il Male o non dovrebbe, essa, in presenza di notizia di reato, semplicemente accertarlo nella sua individuale e particolare realtà, senza la presunzione di produrre sentenze esemplari che valgano da monito etico e politico per la società? Non bastano a ciò la Legge e il legislatore?
Quando il politico incappa in questo sistema improprio di lotta sistemica, usa, a volte, esclamare, meravigliato: “ ma come, io che più di tutti ho concesso al Magistrato poteri di perseguire e lottare il reato sistemico, indurendo - che so? -
  il 41bis, la legge sui pentiti, il potere di intercettazione, e così via…  proprio io, paradossalmente, ne soffro le conseguenze? Io e non la mafia, che viene, invece, premiata? "
Così interrogandosi, mancano, tra l'altro, di vedere che autentici eroi, come Bruno Contrada, che perseguono istituzionalmente l'obiettivo di proteggere preventivamente il cittadino, o cittadini semplici e ignari come Peppe Fontana, scontano pene ben più gravi, nel silenzio più assoluto, rischiando, alcuni, di terminare la propria vita in carcere.
Forniscono essi, i politici, alla Magistratura la forma della ricerca del reato, l'intercettazione e la retata di massa, l'arma della tortura inquisitoria, il “carcere duro”, il risultato cercato e voluto dell'inquisizione, il vile pentimento, eppoi, si meravigliano del risultato che spesso si ritorce contro di essi. Ci sono o ci fanno?
Sulla malavita organizzata attaccano il Meridione manu armata, esteriormente, con la polizia al servizio della Magistratura con la quale collabora, oggi, un ministro leghista! Insulto che si aggiunge agli altri perpetrati sul Meridione d'Italia dai tempi dell’invasione piemontese.
Di grazia, cosa sarebbe cambiato nel Mezzogiorno, di così profondo e decisivo, e in meglio, per credere sradicabile la malavita, così intimamente legata, nelle sue cupole, al gioco di un potere che da sempre ha come solo obiettivo di ridurre al servaggio e alla subalternità ogni parvenza di popolo?
Può combattersi il male con un sentimento così abbrutente come il pentimento e una pratica così vigliacca come la delazione? Si può fiaccare così il senso dell'onore dell'uomo, fosse pure un delinquente?
Qual è il risultato… all'innocente la penitenza, al colpevole il pentimento e le Hawaii?
No! E’ sempre e solo un regolamento di conti interno al Potere, nel quale, questa è la novità, il Principe non è la politica, ma la Magistratura.
Per capire tutto ciò, molto c'è da capire sull'Italia e sul suo Meridione; molto che sfugge e si vuole nascondere. Se penseremo (motu proprio), però, potremo guardare in faccia, nelle segrete stanze del Potere, quanto si vuol tenere nascosto e inconfessabile, l'Innominato!

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Utente non iscritto alla Community di Libero
agnesina Pozzi il 30/12/09 alle 19:41 via WEB
AH TERRONIA MIA!!! Non vedo uscite perchè al sud (o almeno in Basilicata) si è redicato un circolo vizioso: il politicante da strapazzo, calcolatore, vile, incolto, vigliacco, oppure colto e ignorante oppure ignorante e furbo, oppure ignorante e furbo maligno, oppure maligno e basta prima di assurgere ad una qualunque caricuccia che sarà la premessa alle borse, poi alle sedioline pieghevoli, e poi alle poltrone e poi alle dormeuse parlamentari italiane ed europee, SI PROSTITUISCE!!! Vaga tra la plebaglia disperata e buonacciona a procacciarsi facili favori: 1) pratiche di patente 2) rinnovo carte identità 3) domandine per concorsi poco visibili agli albi pubblici 4) domande di invalidità 5) viaggetti al capoluogo 6) accompagnamento in ospedale 7) pratiche assicurative 8) attività pseudosindacale 9) ecc. Il popolo bue non capisce (forse per pigrizia o per sottomissione insita nel DNA degli ultimi secoli) che questo meccanismo lo inchioda AL PIACERINO DA RENDERE. Giunto il momento, quando il bottino del battone di turno è sufficiente, si tenta la carriera politica e si elemosina la RESA del piacerino, casa per casa: "ti ricordi?" "a me non puoi dire di no", "se non era per me.." ecc. Ci sono politici sedicenti tali che hanno costruito così il loro impero di voti e quindi la contrattualità nei partiti che di volta in volta hanno scelto (perchè si prostituiscono anche nell'appartenenza e voltano bandiera a seconda delle circostanze), SENZA FARE MAI NULLA PER LA COLLETTIVITA'. Hanno lavorato sempre e solo per i loro singoli votanti mantenendo intatto il bacino di voti e le loro poltrone e rinforzando il loro potere personale. Hanno così occupato posti strategici persone che non hanno nulla da dire, nulla da dare, nulla da fare di concreto. LA plebaglia è così assuefatta a questa schiavizzazione sottile che non capisce gli ingenui come me, quando tentai di candidarmi nei Verdi nel 92 alla Regione e alla Provincia. "ma guarda un pò questa...nemmeno viene in casa a chiederci il voto (rispetto, solo rispetto delle decisioni altrui), non ci promette nulla (impossibilità a prendere per i fondelli, ancora rispetto), non ha nè arte nè parte (non ha il gregge clientelare votante" ed è onesta intellettualmente e materialmente)". Detto ciò, i Lucani si tengano stretti i loro vermiciattoli che continuano a gratificare felici, nonostante siano sodomizzati continuamente insieme alla loro splendida regione. Il Re Sole se non erro diceva "lo Stato sono io" ma oggi purtroppo lo Stato non esiste nemmeno nell'identità dei Poteri che lo rappresentano; certi valori come "Giustizia", "Stato", "Patria", "Onore", "Dignità" "Popolo" esistono solo nei sogni degli illusi come me e altri; "Democrazia", poi, una mera utopia, visto che è morta già etimologicamente.... Agnesina Pozzi
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
alessandro cascone il 31/12/09 alle 11:24 via WEB
alcune mie personali considerazioni prima alcune premesse: a) i privilegi concessi ai pentiti mi creano, eufemisticamente scrivendo, diffusi mal di pancia. b) che con una soluzione puramente giudiziaria e militare non si risolva la questione mafie credo sia condiviso da tutti coloro che conoscono ciò di cui si parla e/o scrive. detto ciò, faccio osservare che: In diritto si distinguono gli atti politici dagli atti amministrativi, i primi, volti ad individuare e predeterminare i fini pubblici che devono essere perseguiti (seppur da armonizzarsi con la Costituzione), non sono sindacabili giurisdizionalmente; i secondi, volti alla realizzazione dei fini pubblici individuati dal potere politico e precettivamente assegnati dal potere legislativo alla PA, sono sindacabili giurisdizionalmente. A mio modesto avviso non ha senso individuare in un organo (magistratura) con funzioni amministrative (amministrazione della giustizia) eventuali compensazioni e/o abusi di poteri politici che spettano, per legge, solo ed esclusivamente ad organi politici (governo e Parlamento). La Magistratura, seppur in passato come nel presente può contare su simpatie di alcuni suoi rappresentanti verso questa o quella parte politica (Borsellino per la Destra non faceva scandalo come un Colombo o un Ingroia per la Sinistra), rimane “un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere” (art. 104 Cost.) essendo “i giudici (…) soggetti soltanto alla legge” (art. 101 Cost.) e che “la legge assicura l’indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali, del pubblico ministero presso di esse (…)” (art. 108 Cost.). Ricordo inoltre che, contrariamente a quanto si sente dire da più parti, anche autorevoli, il PM (la cui indipendenza è garantita dall’art. 112 Cost.), nato inizialmente come organo di cerniera tra potere esecutivo e giurisdizionale, si è collocato e si è andato configurando sempre più come organo giurisdizionale, liberandosi dalla dipendenza dal Ministero della Giustizia, prevista dal precedente ordinamento, e vedendosi imposta, dal nuovo ordinamento (codice Vassalli) un’accentuazione del carattere di imparzialità della sua azione (più in senso investigativo e meno in senso giurisdizionale s.s.). L’articolo, pur mettendo in evidenza situazioni critiche, si sporge pericolosamente sul dirupo della delegittimazione della funzione inquirente e giudicante, operazione cavalcata da almeno venticinque anni a questa parte cominciata con Craxi (i famosi pretori d’assalto) e portata avanti da Berlusconi. Alessandro Cascone
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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