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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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« L'INGIUSTIZIATOContrada Reality Show »

... ed ora tutti riscoprono Contrada

di Marina Salvadore
 
Dov'erano, fino ad un mese fa, tutti i "giornalai" ed i politucoli che - a frotte - hanno assediato Bruno Contrada alla sua prima uscita dal portone di casa, nell'augusto giorno della sua libertà? Fatto salvo l'onore dei rari Masaniello che sposarono la sua Causa anche durante il lunghissimo oblìo mediatico della carcerazione a Santa Maria Capua Vetere e - dal 2008 a l'altr'ieri - la riservatissima stagione dei "domiciliari", dov'erano i rampanti pennivendoli di regime; quelli che, oggi, remunerati, in un'apoteosi snervante e monocorde ci rovesciano addosso, da ogni testata di parrocchia, secchiate di "contradeide" melliflua ed ipocrita, anacronistica... inutile... tale da sfiorare la crudeltà mentale, sigillando con l'inchiostro cerimoniale le bocche dei tantissimi sostenitori - gente comune - di Bruno Contrada, in un vischioso bacio di Giuda che dir sadico è poco?... Eppoi, cosa sono questi toni trionfali, quest'aria di festa popolare... il giubilo indotto... se Contrada non ha vinto la lotteria ne' è riuscito ANCORA ad ottenere una nobile revisione del processo che gli consenta di acclarare, finch'è vivo, la VERITA'; Contrada ha semplicemente finito di scontare la sua assurda pena; per la Cassazione e gli "untori" resta comunque un galeotto, un criminale... nonostante le innumerevoli campagne, eventi ed iniziative prese in questi anni di oblìo da chi non ha mai smesso di credergli, di rendergli l'odore dell'onore che gli han rubato quattro pendagli da forca ed altri pochi autorevoli complici, offendendo l'intelligenza media degli italiani ovvero del Popolo Sovrano nel cui nome si emettono le sentenze. Dov'erano questi yuppies della Disinformazione quando, a Napoli, facevamo i picchetti di protesta sotto il Tribunale di Sorveglianza che per almeno due decine di istanze presentate continuava a negargli i domiciliari per l'evidente stato di salute e - più che mai - il differimento della pena. Non ho MAI dimenticato che la medesima togata di pietra concedeva, invece, i domiciliari a camorristi e delinquentelli furbescamente "ammalatisi".. del resto, il caso venne sui giornali: non mi invento nulla! Per non parlare delle corpose raccolte di firme a sostegno di petizioni MAI NEPPURE LETTE DAGLI AUTOREVOLI DESTINATARI DELL'INGIUSTIZIA ITALIOTA e MAI SOSTENUTE O DIFFUSE DA QUEGLI STESSI PENNIVENDOLI CHE OGGI FANNO LA FILA SOTTO UN ANONIMO PORTONE ALLA PERIFERIA DI PALERMO, sperando di conquistarsi un'intervista col "divo" del momento... Abbiamo organizzato, noi gente comune, convegni e tavole rotonde con scarsi coraggiosi relatori e pubblico ancor più coraggioso, completamente ignorati da giornali e tivvù... perchè, fino a l'altr'ieri, "chi tocca Contrada, muore", come sui cartelli di pericolo con teschio e tibie incrociate.... e davvero qualcuno di noi del Comitato spontaneo per Bruno Contrada, s'è "fatto molto male" ma non ha mai desistito! Sposare la Causa di Bruno Contrada, anche quando fummo per lunghi anni gli unici ad occuparcene, pur di tenere accesi i riflettori sulla sua ingiusta odissea, era - e lo sarà ancora -  un punto d'onore: ognuno di noi , per come butta in Italia... a dir poco dal '48, è il possibile candidato al medesimo inferno: giustizia giusta per Contrada equivale a giustizia fine a se stessa, scevra da giochi di potere nazionali ed internazionali che i più occulti manovratori relegano romanticamente nell'ampia stiva dell'antistato, capace di ridicoli pseudo-esoterici "misteri"; spesso, atroci misteri buffi, carenti di ogni buonsenso o logica... nonché di memoria delle poco originali menzogne che ne lastricano a iosa i contorti sentieri. Nella situazione presente, ditemi, a cosa servono questi fantasiosi ed improbabili scoop su Contrada che da vent'anni ripete, senza mai cadere in contraddizione, la sua versione dei fatti? Cosa ce ne frega se al suo primo appuntamento alla luce del sole e alle smitragliate di inverecondi flashes che diffondevano impietosamente l'immagine di un uomo distrutto, venivano ripetuti come una salmodia i suoi trascorsi, il suo curriculum vitae, le sue rivendicazioni; tutte cose che già conoscevamo? Dov'è l'elemento nuovo, lo scoop, il contributo ad una necessaria ed ormai urgente rivisitazione del suo processo, magari non più gestita da una delle solite Procure infeudate e dai soliti noti che riducendo questo autorevole servitore dello Stato al pubblico ludibrio, all'onta infamante, ne hanno tratto volgare allure per la carriera che - si sa - troppo spesso passa da una toga... al chiodo cui appendere la toga, con un intermezzo di grand tour per librerie ed editori, convegni, sagre nazionalpopolari e tivvù, per finire nelle comode alcove di partiti politici e... magari in Parlamento! Esistono - ne ho conosciuto qualcuno - magistrati silenziosi e riservati che fanno il proprio dovere senza altre ambizioni che esulino dal loro dovere d'istituto: a loro va il mio sostegno, pronta a combattere anche per loro, globalizzati senza coscienza nel frullatore dell'ovvio, addotti senza rispetto alle più autorevoli ed ormai note vedettes dello star-system di Stato... che, di certo, rappresentano malissimo la nobile categoria... Come loro, anche Contrada si è pasciuto austero nell'orgoglio identitario e di corpo e nonostante l'amara esperienza ancora si aggrappa disperato al senso di tutta una vita spesa eroicamente al servizio del Paese di cui ancora va fiero; tutto ciò, senza maturare gli ingenti benefici che, dalla epocale riforma della P.A., siamo malamente abituati ad assegnare ai novelli managers pubblici in divisa o in borghese. Ci crede, lo sbirro Contrada, nello Stato ed a lui saremmo curiosi di chiedere un giudizio spassionato circa la nuova Italia svenduta e colonizzata il cui massimo esponente, il presidente della RES PUBLICA, intima di rinunciare alla Sovranità Nazionale...  sbarellando un po' come la buonanima di Scalfaro, eletto alla chetichella presidente, a cadavere ancora caldo di Falcone, che durante gli anni del suo alto incarico, in un viaggio in Uruguay, non sapendo di che cappero parlare, rispolverò il mito del biondo eroe dei due mondi come un ponte perenne teso tra l'Italia e l'america latina, col risultato di fare indignare i politici, la stampa ed il popolo uruguayano che, da sempre, considerano Garibaldi un ladro di bestiame e negriero, nonché organizzatore di bande di vagos e bandidos... dal '92 ad oggi molte cose sono cambiate IN PEGGIO in questo Paese di arroganti profittatori e volgari mercanti: se ne accorgerà il nostro sbirro, rinato innocente ed ancor fiducioso all'attenzione del mondo? Quanta altra gente sfrutterà questo vecchio stanco ed ammalato, fingendo di sposarne la Causa, per pubblicare libri, indire convegni e comizi, tavole rotonde e format tv: ma dove cavolo era tutta 'sta gente, negli ultimi vent'anni?... e parlo soprattutto di quelli impomatati dell'intellighentia nazionale: politucoli, giornalai, opinionisti, banditori e bardi... che ai vertici del "potere" o della popolarità - potendo - non hanno MAI MOSSO UN DITO per lavorare, almeno, alla auspicata Riforma della Giustizia, in particolare sull'aberrante Legge che protegge "vagos" e "bandidos" confessati e comunicati... santificati... e ritenuti attendibili più di un servitore dello Stato! Un'italietta vampira che si dimena come una sciantosa tra un Pentitificio ed un Vittimificio, inventando reati sconosciuti ai codici, sentenziando "per ipotesi", condannando per "antipatia", contro ogni buonsenso e logica senza interrogarsi sul  possibile"movente" o, almeno, sul presunto beneficio scaturente dal delinquere, in assenza del quale solo un pazzo metterebbe a repentaglio il proprio onore, la propria rispettabile carriera, la famiglia e la vita stessa. Ancora, a distanza di vent'anni non ci è dato sapere perchè e per cosa il prefetto... il generale... lo sbirro Contrada si sarebbe trasformato in squallido criminale: da troppo tempo attendiamo che qualche Procura importante ce lo dimostri, con i fatti, con le prove certe e certificate e non sull'onda meschina del perfido pensiero, delle congetture cervellotiche di pochi rampanti forcaioli d'élite! Non me ne voglia anche lo stimatissimo generale di Corpo d'Armata, Mario Iannelli ex capo dell'annientato Scico della GdF: ho letto appena ieri, in concomitanza con l'inutile monocorde abboffata mediatica sul Contrada "libero", le sue tardive e gravi rivelazioni a proposito del mancato arresto, nel 1988, di Bernardo Provenzano, a causa di un "sinistro" interessamento di Stato nella faccenda, laddove ministro degli Interni era... guardacaso... Napolitano e che costò al glorioso ed efficiente gruppo investigativo della GdF lo scioglimento... Perché questi validi, autorevoli investigatori in divisa, equivalenti a Contrada in dignità e professionalità, parlano a scoppio ritardato? Dopo quel "segnale forte e chiaro" dell'88 siamo, poi, tristemente arrivati all'annus horribilis '92 con tutti i suoi morti e feriti eccellenti che ancora oggi continuano a venderci, abusandoli, in tutte le salse, senza un benchè minimo rispetto per quei morti ignari e per il popolo sovrano di questa megagalattica Funeral House. Se con immediatezza di cronaca e di denuncia la triade gallonata Iannelli , Contrada, Mori ovvero GdF, Polizia e Carabinieri si fosse compattata, forse il barboso feuilleton della fumettistica "trattativa tra Stato e Mafia" sarebbe già chiuso da un pezzo, individuati i responsabili manipolatori di Stato; invece, qui al "paesello" ci si divertiva, nelle piazze delle sagre popolari, come ebeti ,ad inciuciare sulla presunta rivalità occultamente indotta tra l'Arma, la Polizia e la GdF, con gli stupidi luoghi comuni del"bagno in vasca" ch'é "di destra" e la "doccia" ch'è di sinistra... col presunto "Lucio Battisti di destra" ed il presunto "Francesco De Gregori di sinistra" ... le barzellette sui carabinieri ... in un mare di altre minchiate dove comodamente annegare qualsiasi autorevole  e consapevole rivendicazione dei tutori dell'ordine e dei tanti onesti rappresentanti della Legge, col meschino intento governativo-speculativo del Divide et Impera. Paginate di Contrada in veste "zio Tibia" grondano da giorni brodaglia di operetta sul personaggio; tra un po' seguiranno le "ospitate" nei vari demenziali format-tv dove il bravo conduttore si parerà il fondello anticipando ipocritamente l'intervista col solito "questa redazione prende le distanze dall'intervistando per quanto potrà affermare nel corso del servizio, dissociandosi da tutto quanto è frutto di sua personale valutazione dei fatti e ritenendolo unico responsabile delle sue dichiarazioni"  ... magari sarà invitato anche in qualità di attrazione mostruosa al Festival del Circo di Montecarlo. Mirabilia inutili, chiacchiere e pinzillacchere dejà vu  nel caso Parlanti, da poco rientrato in Italia dopo ingiusta lunga carcerazione negli States. Soltanto le "agenzie" a cura della difesa Lipera e NON i parolai che lo stanno assediando riportavano dell'ultima burla a suo danno, emersa in sede di udienza presso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo a riguardo degli ulteriori tre anni di LIBERTA' VIGILATA da comminare a questo pericolosissimo criminale: l'udienza è stata rimandata perchè... udite udite... il suo certificato penale non risultava aggiornato ergo dopo la lunga odissea giudiziaria, le due carcerazioni epocali, eccetera... eccetera, il NOTO BOSS  CONTRADA era, come da certificazione del medesimo Stato aguzzino, PULITO come l'angelo nunziante del presepe; il ché vuol dire che è stato pure un fesso, in tutto questo tempo, a non prendere il volo, con la sua famiglia, verso mete lontane, fottendosene dei complottisti , delle accuse di "inesistente" reato e dei soloni delle procure infeudate: dell'ITALIA, insomma! Ciò serve comunque a capire l'ulteriore incapacità e lassismo delle sovrane istituzioni, ridondanti di lacché, parassiti e nullafacenti remunerati che giocano perfidamente algidi con le vite altrui... e quella di Contrada è stata ed è una vita degna di rispetto, come degli encomi solenni tributatigli durante una lunga specchiata carriera in difesa e rappresentanza  del volto migliore dello Stato, ormai sfigurato col vetriolo e ridotto in maschera da tragico carnevale di halloween.Recentissima notizia, ancora, l'ostinazione dispettosa della Cassazione che per l'ennesima volta ha respinto la richiesta di revisione del processo... Ma di chi o di cosa hanno paura, questi parrucconi? Lo sanno che i sostenitori di Contrada sono già quasi un esercito, tale da ingrossare le fila di un Movimento, di tramutarsi addirittura in un "partito" e magari presentarsi alle elezioni?... Hanno smarrito, forse, la memoria della grande vergogna nazionale che fu il CASO TORTORA? Ed a questo punto, consentitemi di togliermi un sassolino dalla scarpa: tra i tanti morti di fame che hanno sfruttato il caso Contrada, eccezion fatta per alcuni RARISSIMI ed integerrimi giornalisti  e specialisti DEGNI della qualifica, pubblicando libri ed incassando diritti d'autore, l'annunciato libro del Comitto per Bruno Contrada, a cura della sottoscritta e della dottoressa Agnesina Pozzi (l'unico perito medico tra decine che può vantarsi di aver guadagnato i "domiciliari" al nostro eroe) NON VERRA' MAI PUBBLICATO, contrariamente al contratto editoriale siglato con Falco Editore... che si è volatilizzato, benchè segnalato inutilmente alla GdF con i 1800 euri di acconto sui 3600 previsti. E' vero, nel  fare le pasionarie si spreca emotività anche autolesiva ma chi non ha sentimenti e passione per la GIUSTIZIA e per i COMUNI MORTALI non può sposarne la Causa. Dovremmo, dopo tante tramvate beccate in faccia, Contrada e affini, la Pozzi ed io, fare nostro il motto di  George Bernard Shaw " Ho imparato tanto tempo fa a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace".
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NOTA di AGNESINA POZZI
Cara Marina,
cos'altro aggiungere a quanto da te scritto,se non che Bruno Contrada per me era e resta un fulgido esempio di tenacia? Lui che, NONOSTANTE TUTTO, ancora continua a credere nello Stato, continua ad illudersi che la verità verrà ristabilità e afferma "che qualcuno dovrà ravvedersi, anzi PENTIRSI, di tutto il male che ha fatto a me e alla mia famiglia". No mio caro amico, nessuno si pentirà di quello che ha fatto perché il lerciume è nella sua pseudo-coscienza, il pabulum di cui si è pasciuto.
Marina cara, lasciamo stare i maiali: sarei ben lieta di rotolarmi nel fango insieme a loro  (ai suini VERI dico), piuttosto che sedermi  davanti a costose scrivanie,a belle tavole imbandite o a tavoli di discussione mediatica su quello che solo adesso è IL CASO CONTRADA, come da solito copione degno dei migliori sciacalli della notizia senza alcuna utilità. Lo sai meglio tu di me, che in Italia da tempo il giornalismo d'inchiesta è relegato a pochi eroi, naturalmente relegati anche loro (te compresa) in un limbo senza indirizzo. Gli unici titolati a parlare di questo "caso" sono in primis Salvo Giorgio e poi tu. Tertium non datur. Non vedrò alcuno show perché la tivvù non la guardo più da un pezzo. Cosa c'è da guardare, da apprendere, da condividere?  Tra poco (ri)cominceranno i teatrini delle tribune elettorali, le solite bugie, le solite divisioni, le solite leccate d'immagine... ma il "Mulino Bianco" è crollato e l'ottimo giornalista d'inchiesta Gianni Lannes nel suo libro IL GRANDE FRATELLO, ci mostra davvero in che razza di verminaio cresca anche l'immagine e il capitale Barilla.
dedica prima  dopo Fine delle zuppe nel latte di gallina.
Se fossi al posto di Bruno rifiuterei ogni strumentalizzazione. Ma lui è tenace, fiducioso, un nobiluomo; ed è per questo che gli voglio un bene immenso, come a te.
Agnesina

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marialuisa attisani il 19/10/12 alle 15:09 via WEB
Condivido tutto ciò che ha scritto la giornalista Salvadore, di mio aggiungo che farei una raccolta di firme x l'abolizione della frase che i giudici declamano con enfasi, prima delle sentenze giuste e sbagliate: In nome del popolo italiano! Sbagliatissimo , in nome loro, e in nome della giuria....e su questa ci sarebbe molto da dire, in quanto molti votano con coscienza, altri minacciati...Il Generale Contrada è libero, purtroppo solo x fine pena...ancora oltraggiosamente infangato...La verità prima o poi verrà ristabilita, ne sono certa, se non ora, xchè non sono ancora morti tutti i beneficiari dell'agnello sacrificale! Meno male che almeno l'avv Lipera è giovane, e ha un figlio avvocato, questo mi da la certezza che non molleranno mai! In ogni caso lunga vita al Prefetto Contrada, e a noi, suoi sostenitori, che aspettiamo la revisione di quel ridicolo, inficiato processo, che non desideriamo avvenga "post mortem"!!!!!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
luisa iannelli il 23/10/12 alle 17:23 via WEB
Signora Salvadore ma da dove scrive?da Giove , da Venere o Marte? Ipotizza che la triade avrebbe dovuto compattarsi nella lotta alla mafia ?non mi sembra che cio possa essere attinente alla realtà.Come lei ben dovrebbe sapere i corpi di Polizia sono tenuti al segreto delle indagini e mi sembra assurdo che qualcuno possa scrivere che un investigatore debba mettere a conoscenza il mondo intero del risultato delle proprie indagini. Quanto poi alla notizia che lei dice sarebbe uscita solo adesso, la invito a ritornare sulla Terra e leggere i giornali (Libero e il Giornale )di 4 o 5 anni fa,
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 23/10/12 alle 17:46 via WEB
Onestamente, signora Luisa Iannelli, non ho afferrato il senso della sua rivendicazione; a quanto pare ha volutamente frainteso il mio pensiero a riguardo...
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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