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Un blog creato da vocedimegaride il 09/11/2006

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"ARGO" (dim.di LETARGO) il caporedattore de "LA VOCE DI MEGARIDE"/blog, coraggioso foglio indipendente, senza peli sulla lingua... ne' sullo stomaco!
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http://www.napoletano.info/auto.asp

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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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vocedimegaride il 19/05/14 alle 19:22 via WEB
da un contributo su FB di Sabrina Mantrisi Houdrouge figlia delpioniere televisivo Aldo Mantrisi:--------------------- "Lui e papà che coppia ...... ti ricordi Marina ...... il braccio e la mente, che ricordi"
 
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vocedimegaride il 19/05/14 alle 14:59 via WEB
da post su FB di Bianca Grazini De Paoli - manager professionista della televisione: --------------------------- "Cara Marina, sono d'accordo con te! Pietrangelo Gregorio e' un vero genio...l'ho conosciuto bene, ho lavorato con lui agli albori della televisione libera! Una persona splendida, strampalata, geniale. Le sue invenzioni, il suo modo di essere, sempre cordiale, garbato ma eternamente distratto.. ha lasciato in me un ricordo indelebile! Se hai l'opportunità' di incontrarlo, portargli i miei saluti!
 
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vocedimegaride il 19/05/14 alle 13:04 via WEB
da commento su FB del dott. LUIGI ANDREOZZI - medico - cavaliere del SMO Costantiniano della Real Casa di Borbone Due Sicilie - deputazione di Napoli:--------------------- "Le persone migliori sono quelle che operano in silenzio e senza clamori. Non conoscevo i grandiosi successi dell'Ingegner Pietrangelo Gregorio. L''ho sempre visto come un uomo di cuore che si prendeva cura dei più deboli attraverso la sua famosa trasmissione televisiva. Un centro di ascolto ante litteram che con la potenza mediatica divenne un grande supporto alla fascia di popolazione più debole.SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE SUO CONCITTADINO"
 
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vocedimegaride il 10/05/14 alle 12:40 via WEB
Non capisco perchè se - come dicono i mass-merda - c'era all'Olimpico un summit in piena regola di tutti i boss e le famiglie camorriste del pianeta la POLIZIA ed i Carabinieri non abbiano fatto una retata!!! eccheccacchio, era il minimo!. Ci vogliono a tutti i costi SOTTO-SVILUPPATI; dimostriamogli che siamo SVILUPPATI-SOTTO!
 
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vocedimegaride il 10/05/14 alle 12:01 via WEB
ADUNATA NAPOLETANI OGGI!!! VERITA' E GIUSTIZIA PER CIRO, GENNY E ALFONSO. PRESIDIO OGGI A PIAZZA DANTE, ORE 16.00 - Bisogna esserci, oggi alle ore 16.00 al presidio popolare di Piazza Dante per Ciro, Genny e Alfonso. Bisogna esserci perché solo la reazione delle famiglie, a partire dallo straordinario impegno dello zio di Ciro, Vincenzo Esposito, e della città può contrastare l'offensiva mediatica e giudiziaria che i "fratelli" dell'Italia Spa ci hanno scatenato contro da sabato e che non accenna a placarsi. Una presenza pacifica e di massa ma determinata, che dica con chiarezza che Napoli non si lascerà né schiacciare né intimidire, come non lo ha permesso mai a nessuno nel corso della sua millenaria Storia. Perché non solo i nostri ragazzi restano indagati e, fatta eccezione per Ciro, sono sottoposti a obbligo di firma; non solo Genny e Massimo si ritrovano con cinque e tre anni di Daspo senza aver fatto letteralmente nulla, se non essere infamati dai media; ma addirittura ieri sera Mediaset in un servizio dai toni terroristici (https://www.youtube.com/watch?v=_z8O6f_bzQI) è arrivata a rovesciare la dinamica dei fatti, avanzando l'ipotesi che la pistola fosse dei napoletani e il De Santis se ne sarebbe impossessato nel corso degli scontri. Io non so chi sia questo personaggio, noto anche con i soprannomi di Gastone e Danielino, ma so che nonostante sia stato implicato negli ultimi vent'anni in fatti gravissimi, se l'è sempre cavata come non me la sarei cavata io e non ve la sareste cavata voi. E' del tutto lecito, quindi, chiedersi chi sta provando a parare il culo a De Santis, anche questa volta. Chi sta manovrando dietro le quinte per creare uno scenario, nel quale i colpi d'arma da fuoco esplosi da questo infame e probabile confidente diventano una surreale legittima difesa? Le reti televisive nazionali continuano a spacciare a un'Italia inebetita e telecomandata una narrazione viscida, sordida, fasulla, gomorroide, andando in delirio di sedicente giornalismo d'inchiesta perché - udite udite - trovano i covi dei nostri ultras, cioè le piazze e i ritrovi noti a tutti, quelli dove ci si riunisce da sempre alla luce del sole. Ma questa ricerca della sacra verità si ferma alle porte di Napoli, a nessuno per esempio viene in mente di chiedersi perché il Ciak 2000 a Roma, dove sono avvenuti i fatti, sia ancora aperto nonostante fosse stato sequestrato il 25 marzo, con l'apposizione dei sigilli, come facilmente verificabile da questa e da molte altre fonti http://www.lapresse.it/foto/cronaca/sequestrato-il-locale-ciak-village-di-viale-di-tor-di-quinto-a-roma-1.479521. E potrebbero chiedersi anche molto altro, a proposito di quel mondo dell'estrema destra romana connivente con il Palazzo al punto da candidare personaggi improponibili nelle liste elettorali, come è accaduto nel 2008 per lo stesso De Santis a supporto di Alemanno. Perciò oggi bisogna esserci, per fare quadrato intorno ai nostri ragazzi, per difendere la dignità calpestata della nostra città e della nostra gente. Se ami Napoli e sei disposta a difenderla, oggi alle 16.00 a Piazza Dante, perché se non ci difendiamo da soli, se il Sud non alza la testa e si rimette in cammino, non ci difenderà nessuno. Certo non i "fratelli" dell'Italia Spa! https://www.facebook.com/events/244327422437275/
 
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vocedimegaride il 10/05/14 alle 10:01 via WEB
IL 2 DICEMBRE DI 40 ANNI FA L'AGGUATO DA PARTE DEI SUPPORTER ROMANISTI----- Tifoso napoletano preso a pistolettate Nel '73 il precedente di Alfredo Della Corte----- Uso di armi negli scontri tra ultras: l'unico precedente del calcio italiano è incredibilmente simile ai fatti di Tor di Quinto---------------------------- NAPOLI — I colpi di pistola sparati dall'ultrà della Roma Daniele De Santis contro il tifoso del Napoli Ciro Esposito hanno, nella storia del calcio italiano e della violenza negli stadi, un solo precedente. Che, per quelli che Giambattista Vico chiamava «corsi e ricorsi storici», si verificò proprio nella Capitale, al termine della partita Roma-Napoli. Anche all'epoca a sparare fu un ultrà giallorosso. E anche allora ad essere colpito fu un tifoso napoletano. Correva il 2 dicembre del 1973, il giorno della grande nevicata sull'Italia e della crisi petrolifera. La chiamarono la «domenica austera», e quel giorno nella Capitale (poche) bici e carrozzelle presero il posto delle auto costrette a restare ferme per la mancanza di benzina. Alfredo il tifoso ferito all'Olimpico nel '73 Camminavano tutti a piedi, quella mattina. Come il Presidente della Repubblica Giovanni Leone, che dal Quirinale si incamminò verso Santa Maria della Vittoria per assistere alla messa. O come il presidente del Consiglio Mariano Rumor, che raggiunse passeggiando Palazzo Chigi dopo aver preso la metro dall'Eur al Colosseo. Ma, misteri italiani, l'emergenza che appiedò il Paese non fermò né il calcio né i tifosi. Che, nel giorno in cui fu vietato l'utilizzo di veicoli privati, riuscirono a trovare abbastanza autobus e taxi per partire da Napoli e raggiungere la Capitale. Erano in trentamila, all'Olimpico. E, tra loro, c'era il diciassettenne Alfredo Della Corte, arrivato a Roma a bordo di un pullman noleggiato insieme con 45 amici, ottomila lire a persona tutto compreso: biglietto per la curva, colazione, pranzo, cena a Frascati e ritorno a casa a mezzanotte. C'era da vedere il Napoli quel giorno, la squadra allenata da Vinicio, quella di Carmignani, Bruscolotti, Canè, Juliano, Clerici. All'Olimpico arrivava da capolista, e contro aveva la Roma di Nils Liedholm, quella con Domenghini e Prati. Lo chiamavano ancora il «Derby del Sud», e grazie al gol di Braglia finì uno a zero per i partenopei. Quando uscì dallo stadio — racconta Umberto Ottolenghi sul Messaggero di Roma il 3 dicembre del '73 — Alfredo aveva una bandiera in mano. Una con il manico leggero, di quelli da tenere con due mani che sennò si rompe. E di plastica, «ché fosse chiaro che non la voleva usare come arma». Era quella bandiera che il ragazzo stava sventolando quando un tifoso della Roma «tarchiato, con gli occhiali e rossiccio di capelli» decise di assalirlo. Alfredo gridava «Forza Napoli», e lui voleva ferirlo con un coltello a serramanico, che però gli cadde a terra ancora chiuso. Così decise di tirare fuori dalla tasca una pistola calibro 22 con proiettili svedesi rinforzati e sparò due volte. Un colpo andò a vuoto. L'altro, invece, centrò alla bocca Alfredo, attraversando il labbro, spezzando nove denti e fermandosi nella mascella dopo aver evitato per un centimetro la giugulare. Il ragazzo si accasciò su Vincenzo Del Vecchio, l'amico che aveva accanto. Un altro, Gigino, 18 anni, rimase impietrito, poi fuggì alla vista delle forze dell'ordine che accorrevano salvo pentirsene subito dopo: «Ho pianto per la mia vigliaccheria». Della Corte, nel frattempo, fu trasportato prima all'ospedale Santo Spirito, dove fu sottoposto a un intervento chirurgico per estrarre il proiettile dalla mascella, poi al San Camillo, dove il professor Lionello Ponti raccontò ai cronisti: «È vivo per miracolo, la pallottola è stata rallentata da un molare». Era un ragazzo pulito, Alfredo. Non portava coltelli o pistole. Anzi, aveva giubbetto e pantaloni così attillati che all'inizio identificarlo fu difficile, ché la carta d'identità l'aveva consegnata a Gigino perché in tasca gli dava fastidio. Quella sera, Alfredo, non cenò come aveva previsto a Frascati. Il suo autobus ripartì nella notte, mentre la polizia dava la caccia all'ultrà romanista che intanto era fuggito con la pistola in pugno tra la folla che scappava terrorizzata. Al San Camillo, accanto ad Alfredo Della Corte, restarono due tifosi del Napoli, proprio come è accaduto quarant'anni dopo a Ciro Esposito. Le analogie tra i due casi sono impressionanti. Entrambi tifosi del Napoli, entrambi feriti a colpi di pistola, entrambi colpiti da un ultrà della Roma. Ciro è di Scampia, Alfredo viveva a Chiaiano, un altro quartiere della periferia nord di Napoli. Ciro ha un autolavaggio, Alfredo lavorava come garagista. Quel che cambia, invece, è il racconto «ufficiale» delle autorità di sicurezza. Quarant'anni fa, per sminuire la gravità dell'episodio, il brigadiere di turno disse che l'agguato ad Alfredo era «solo una questione di tifo». Sabato scorso, al contrario, per evitare problemi è stato utilizzato lo stratagemma opposto, dicendo che il ferimento di Ciro non era collegato a scontri tra tifosi. Quelli che, dal 1973, attraversano la storia di un calcio sempre più nel pallone.
 
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vocedimegaride il 08/05/14 alle 20:16 via WEB
Ciclone su Mammucari per la frase contro la Campania, una casalese scrive al conduttore L'iniziativa è partita da una giovane di Casal di Prinicpe, indignata dopo aver sentito la battuta in televisione------------------------------------- CASAL DI PRINICPE - A molti non è proprio piaciuta la frase con la quale il conduttore de Le Iene, Teo Mammuccari, parlando con l’atra conduttrice Ilary Blasi, ha utilizzato per cercare di strappare una risata ai telespettatori: “Siamo stati in pausa… è andata in Campania, e allora cos’è quest’odore?” seguita da una smorfia per far capire la presenza di un cattivo odore. Molti campani, a quel punto si sono anche indignati e c’è chi ha deciso di utilizzare la tecnologia e Facebook per far capire il proprio dissenso al conduttore. Così Antonella, una giovane di 19anni di Casal di Principe, che stava guardando il programma proprio ieri sera ha scritto sulla pagina Facebook di Mammuccari. Un commento composto di impatto, quello di Antonella che dice: “Sono sconvolta dal sapere che esistano ancora queste idee retrograde nelle menti di persone, soprattutto in quelle di gente dello spettacolo come lei e della sua collega, che essendo in televisione dovreste cercare di unirci anziché criticarci”. Questo il primo stralcio a cui aggiunge: “In Campania puzziamo? Beh effettivamente si, io puzzo di tufo, di lava del Vesuvio, puzzo di Posillipo, di canzoni cantate in tutto il mondo e tradotte in tutte le lingue. Puzzo di cozze, di Babà, di sfogliatelle, di dolci fatti in casa e puzzo pure di pasta al pomodoro e basilico. Puzzo di 3000 anni di storia…”. Insomma un commento accorato in cui Antonella fa sapere ai conduttori anche la storia della Campania e con il quale vuole denuncia i facili luoghi comuni che vengono utilizzati, forse troppo spesso, per descrivere i campani.
 
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vocedimegaride il 08/05/14 alle 11:38 via WEB
ECCO, QUA! GRAZIE, ROBERTO SAVIANO; DI BENE IN MEGLIO! ---------------------------------------Napoli. Effetto «Gomorra»: le scuole di Bolzano annullano il campus. Napoli - &#8203;Era tutto pronto per partire il 19 maggio. Sei giorni da trascorrere sul fondo confiscato alla camorra a Chiaiano, ora presidio di Libera. Quaranta ragazzi delle scuole superiori della provincia di Bolzano avrebbero raggiunto il terreno, un tempo proprietà del clan Polverino e adesso affidato all’associazione Resistenza anticamorra di Scampia. Ma ieri mattina la telefonata che annuncia la disdetta improvvisa del campo-scuola dopo che i genitori dei ragazzi hanno assistito alla prima puntata della fiction Gomorra, andata in onda martedì sera su Sky: «Hanno chiesto addirittura se ai ragazzi fosse assicurata una scorta», spiega uno degli organizzatori. Tania Cagnotto, tuffatrice italiana e altoatesina, non ci sta: «Io viaggio molto e di posti molto più pericolosi di Napoli ne ho visti parecchi. E sono pronta a venire a Scampia per combattere questo pregiudizio».
 
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vocedimegaride il 08/05/14 alle 10:46 via WEB
Napoli. L'altro Gennaro ferito agli arti: è al Gemelli rischia di rimanere paralizzato---------------------------- - Smarrito tra l’agonia di Ciro Esposito e l’esuberanza di «Genny ‘a carogna», c’è l’altro Gennaro. Di cognome fa Fioretti, e il magma mediatico, nella sbornia emotiva degli opposti sussulti, se l’è inghiottito fino a cancellarlo dalle cronache. O quasi. Eppure, in quel maledetto sabato romano tra bandiere e pistole, risanato solo in parte dalla coppa alzata al cielo, c’era pure lui. Gennaro - così, senza la “ipsilon” a troncare il marchio partenopeo dell’anagrafe - è, dopo Ciro, il più grave dei tre tifosi azzurri feriti dai colpi di arma da fuoco nell’inferno di Tor di Quinto, poco prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Gennaro Fioretti da Mugnano, 32 anni, era uno dei tanti ragazzi partiti dal comune a nord di Napoli alla volta dell’Olimpico con la smania di festeggiare un successo. In quel pomeriggio di follia, però, un proiettile vagante gli si è conficcato nel braccio destro e un altro gli ha preso la mano sinistra. Così, invece che in curva, in un 3 maggio difficile da dimenticare per il calcio e per l’Italia, s’è ritrovato in un letto d’ospedale. E adesso rischia la paralisi. «Presto sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile. Al di là di ogni altra cosa, la preoccupazione principale è questa», dice Alfonso Tatarano, il legale che assiste il ragazzo.
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 06/05/14 alle 19:46 via WEB
L'AVER ARRESTATO UN RAGAZZO IN PERICOLO DI VITA, IMMOBILE IN UNA RIANIMAZIONE D'OSPEDALE, SIGNIFICA AVERLO PRIVATO DEL CONFORTO DELLA PRESENZA DEI SUOI CARI AL SUO CAPEZZALE. TUTTO CIO' E' GROTTESCO, DISUMANO ED IMMORALE. IL "TUTTO" COMINCIA A PUZZARE DI STRANO COMPLOTTISMO : LA VITTIMA DIVENTA CRIMINALE, IL PRESUNTO COLPEVOLE VIENE DEL TUTTO SCAGIONATO, NONOSTANTE "TRACCE" DI ESPLOSIVO SULLE MANI E TESTIMONIANZE. COME NON PENSARE CHE CI SIANO STATI "INFILTRATI" TRA GLI INFILTRATI STESSI, COME IN UN PERFIDO GIOCO DI SCATOLE CINESI? CHI HA DATO FUOCO ALLA MICCIA?
 
 
 

PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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DEDICATO AGLI EMIGRANTI

 

NOMEN OMEN

E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

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vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
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I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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