Benvenuti nel mio piccolo mondo
Post n°21 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da fata_nocino
Da sempe in armonia con la natura,le fate rifiutarono le costruzioni edificate dall'uomo, templi in cui le stelle non esistevano ,se non dipinte e sbiadite su qualche soffitto maleodorante, miraggio per molti viandanti di un sogno raggiunto. Ma mai le stelle furono prese risplendono da sempre nel cielo. Diffidarono di pietre lucenti in cui specchiarsi ,poichè esse non parlavano al cuore ma solo alla mente dell'abile artigiano che lavorandole con molta pazienza riusciva a dar loro una parvenza di vita. Continuarono ad ascoltare il canto di chi era qui molto prima dell'uomo. Così impararno il linguaggio del vento, la melodia del ruscello che a Primavera si rinvigorisce svegliandosi dal lungo sonno dell'inverno. Il canto del passero ed il suono armonico del mare. Nelle giornate di pioggia trovarono riparo nei fiori, tra le foglie degli alberi dove odorare l'esenza. Le piccole fate non hanno sorelle poichè considerano ogni essere parte di se. Le piccole fate camminano lungo la spirale armonica del nautilo, osservando incantatate le meraviglie di Gaia. Non hanno maestri se non madre natura poichè sanno che ad essa devono tutto e non cercano di sostituirsi a chi le accoglie con tanta benevolenza. La piccole fate sorridono al sole che illumina il loro cammino, alla Luna che le fa sognare, alla rugiada che le disseta. Sorridono alle piccole ed operose api il cui miele viene assaporato con parsimonia.... La piccole fate sono libere di essere ciò per cui sono state create Libere di fondersi con la natura, con le meraviglie che le circondano. Talvolta camminano in punta di piedi per non disturbare il creato, talvolta danzano tra petali di primavera, talvolta aiutano lo scoiattolo a raccogliere noci. E quando giunge la sera alzano lo sguardo al cielo pensando che un giorno torneranno a brillare tra le stelle. Ma non fateci caso sono solo piccole fate, non disturbano nessuno. |
Post n°20 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da fata_nocino
Guardò il cielo oscurarsi, le foglie spegnersi nell'aria. Vide gli occhi degli alberi versare lacrime di resina. Scoiattoli attoniti abbracciati tra folate di vento che spazzavano via il bosco. Vide le rondini scappare dalla furia di Eolo. Udì il grido disperato di Gaia che sbuffava da ogni dove. Ascoltò il grido disperato del lupo che si perdeva nell'orizzonte. Avrebbe voluto gridare al mondo, quanto fosse stupida la razza umana.. Ma la sua voce era spezzata dal dolore che la circondava. Si rinchiuse nel suo bozzolo di seta ed in silenzio attese....... |
Post n°19 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da fata_nocino
... La nebbia iniziò ad avvolgere con il suo soffice manto il piccolo bosco, il canto del merlo scivolò nell'aria e si fece sempre più lontano... Lo scoiattolo osservava taciturno dalla sua casa il paesaggio che ,lentamente, svaniva nella quiete crescente. La talpa un pò miope, dalla sua tana, annusava l'aria umida intrisa delle fragranze d'autunno, mentre una giovane volpe osservava le ultime foglie adagiarsi al suolo, a formare una mobida e calda coperta per i semi addormentati. L'airone se n'era ormai andato, le piccole rane avevano cessato il loro canto...... La quiete regnava nel bosco. La piccola fata socchiuse le tende di casa, si raggomitolò tra le sue delicate ali, sospirando l'attesa per la prossima Primavera. ...
|
Post n°18 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da fata_nocino
... Camminò nella bruma del mattino, scivolò in punta di piedi tra le foglie dell'autunno, volò con le sue ali di libellula fino ad un fungo, ospite di un antico ipocastano. Grardò dall'alto il microcosmo, fili d'erba intrisi di rugiada in cui specchiarsi nell'alba del nuovo giorno. Osservò con un sorriso le piccole formiche intente a fare le ultime provviste in attesa del freddo inverno. Ascoltò il soffio del vento d'autunno e danzò tra le sue braccia. Stanca andò a posarsi sui petali dei suoi sogni..... Aspettando il domani. ... |
Post n°17 pubblicato il 27 Settembre 2009 da fata_nocino
...
Posò delicatamente il mento sul vellutato legno, l'archetto sfiorò dolcemente le corde che vibrarono facendo sciovolare nell'aria le prime note. Petali di rose, sospinti dall'eco di un'antica melodia da tempo assopita tra il velo dei ricordi.... Alzò lo sguardo al cielo, le stelle erano giunte per ascoltare il suo canto, la luna timida osservava sbirciando da una morbida nuvola. Il regno incantato sonnecchiava. Per tutta la notte incantò le tenebre ed i suoi timidi abitanti, placando l'animo di un vivere disincantato che finalmente aprì il suo cuore a nuove melodie ...
|
Druidum
No alla pedofilia
In punta di piedi
danzo sul palco del mio destino
aspettando il domani...
Inviato da: Jonathan161
il 01/02/2014 alle 16:31
Inviato da: pendrakon
il 21/04/2011 alle 15:27
Inviato da: pendrakon
il 20/01/2011 alle 12:47
Inviato da: WhiteRevenge
il 03/01/2011 alle 21:13
Inviato da: fatastrega2
il 03/01/2011 alle 08:49