(VdR)
La maison Dieu
Lui vegliò su di lei
il circolo di una luna
per carpire l'essenza
che lo aveva chiamato.
Urlava la sua anima
dai ferri di una prigione
senza conoscere
il suo male oscuro.
La forza e lo spirito di Ogard
soltanto potevano
liberare in Lei
il legame del corpo dalla sua mente.
E l'anima libera e unisona
alla sua specie animale
l'avrebbe riportata
fra le creature pure del bosco,
oltre lo scoglio di quel castello.
Fu solo allora che
divelta anche l'ultima remora,
presigli i polsi la liberò dal vincolo
di quel corpo portandola all'estasi.
L'anima della principessa
cedette lui i suoi tesori
ricambiata di un amore sconosciuto.
Fu il grido del suo nome
nell'imperare dei corpi
a scandire la fine della sua prigionia.
Carta XVI
Per Veronica
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"Quella voce mi ha detto...."
Post n°36 pubblicato il 13 Settembre 2006 da lechateau
35 Dopo mezz'ora la sua amica era lì, accanto a lei... Appena la vide esclamò: "Oh mio Dio, cos' hai fatto?... Sembri allucinata!" Lei l'accolse in silenzio... era calmissima... o era solo quello che in quel momento s'imponeva rigorosamente di essere o di apparire... ...e rispose: "Si... sono allucinata!... Mi devi aiutare a capire!" "Dai... non mi far preoccupare... parla..." Lei si sedette sul divano... lo sguardo fisso nel vuoto... non proferiva parola... si vergognava, in fondo... temeva di essere fraintesa... sapeva che era difficile comprendere... Dopo qualche minuto.... respirò profondamente e cominciò a parlare... "Stavo dormendo e ho sentito una voce che mi parlava!" "Bene.... evidentemente stavi sognando!" "No... l'ho sentita... mi sono svegliata e poi l'ho udita nuovamente!" "Ok.... e cosa ti ha detto?" "No... prima mi devi dire perché mi è accaduto!" "Ma come faccio a dirti perché ti è accaduto?... Non lo so... non è accaduto a me!" "Ecco... appunto... non puoi aiutarmi... che senso ha che io continui a parlare?" "Allora cosa mi hai chiamato a fare?... Sei sempre la solita.... E poi.... tu sai quello che penso.... te l'ho sempre detto.... devi uscire e dormire di più... studiare e lavorare di meno... vedrai che le voci non le senti.... ed ora ti sei infilata pure in quella maledetta storia"... "Io sto bene... lo giuro... sto bene... mi devi credere... io sto bene così" "Ok... non voglio contraddirti... in fondo è la tua vita!... Mi dici cosa ti ha detto quella voce?" Non riusciva.... non riusciva a dire quella piccolissima frase... in lei era inconscio il desiderio di non voler accettare assolutamente di averla udita e nè tanto meno voleva comprendere il senso della frase stessa... ma soprattutto, non voleva accettare che fosse capitato proprio a lei... La sua amica non sapeva come fare per smuoverla... le si rivolse come ad una bambina in difficoltà.... "Troveremo la soluzione, te lo prometto!" "No... qui non c'è soluzione" Era sempre più stranamente calma... parlava sempre più lentamente... Respirò ancora una volta... più profondamente... "Quella voce mi ha detto... ....Aiuta mio figlio... solo tu puoi farlo!...."
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