lecirquefrises

Contribuisco in parte alla lucida esamina che fa Z in Telecom for dummies parte II su http://blog.libero.it/noeasywayout/

Posso dire la mia perché ci lavoro tutt’ora..e non senza patemi.
Il mio peraltro è un punto di vista uno scalino sotto, gerarchicamente parlando, ma che sposa ugualmente i commenti di Z.

Ho lavorato per diverso tempo in “trincea”, vale a dire presso il customer care di Telecom nella veste di operatore prima e di supervisors poi fino a circa otto anni fa.

Spesso si lavorava nel caos, soprattutto in prima istanza, poi il filo conduttore era sempre preciso e ti dava una mano a dare un senso a tutto. Esistevano punti di riferimento in fatto di specifiche tecniche, operative e procedurali che potevano essere i responsabili o i tutor (come si usa dire adesso) di fatto che risolvevano ogni dubbio.
Poi non è sempre tutto oro quel che luccica, ma si vedeva un senso e strategie preciso nelle aree direttive ed in più, forse fortunatamente, ho spesso incontrato superiori da cui ho potuto imparare qualcosa di buono, che come dice Z. avevano si un forte senso di appartenenza all’azienda, ma anche solide capacità personali.

L’inizio del “declino” l’ho vissuto in modo soft, perché allora lavoravo in un nuovo reparto di vendita guidato da un ispirato dirigente (GG) veramente “avanti” nei modi di motivare, relazionare e fare gruppo.
Poi lentamente, ma incessantemente le cose sono cambiate, oggi il nostro baratro sembra il più profondo degli abissi…

Alla tavola di Telecom si sono seduti in tanti e tutti si sono preoccupati solo di mangiare, senza portare nulla..

Negli ultimi anni si è solo venduto per far fronte ai debiti e agli interessi che crescono..
Non parliamo dei nuovi manager, mercenari senza professionalità che pensano solo ai numeri di oggi senza pensare all’opportunità di business che dà il consolidamento di un parco clienti soddisfatto…
di tutte le riunioni in cui le uniche cose chiare sono l’acqua che si beve e la certezza di avere perso tempo…

di tutti quei progetti morti prima di partire

di tutte quelle promesse “marinare”

di tutti quelli che senza sapere e fare un cazzo vanno avanti (sempre che sia importante andare avanti)

ma questo forse c’è sempre stato,sempre ci sarà, qui ed altrove…

poi mettiamoci che sicuramente anche io sono cambiato e certe cose sono un po’ stanco di vederle e viverle, ma questa è un’altra storia.

In ultimo, ma molto importante, per il fatto che i momenti li fanno le persone, devo dire che anche nel gran casino, mi sono veramente divertito al customer negli anni di Bologna…ricordi e aneddoti di ogni tipo….veramente ogni tipo….

buonaserata