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LA GRANITA DEL LUNEDIì - ghiaccio bollente sulla politica corianese

Post n°107 pubblicato il 20 Luglio 2009 da Stacco75

Si dice che l'attesa sia lunga, noiosa. Ma è anche, in realtà, breve, poiché inghiotte quantità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle.

(Thomas Mann)

AL GRAN BALLO DEI COMITATI

Semplicemente uno spettacolo. Di cosa parlo? Ma dell'assemblea pubblica del Comitato Coriano Capoluogo, svoltasi martedì scorso presso la sala della biblioteca. Tanti partecipanti, tante idee, tanti interventi, tanta soddisfazione. Veniamo al sodo: si racconta di una realtà amorfa, di una comunità passiva e chiusa in se stessa, di un luogo sconosciuto anche a chi lo abita. Così si mormora (sottovoce) di Coriano, in giro per le nostre strade. Eppure qualcosa sta cambiando. Il mormorio ha preso forma, e si è espresso platealmente martedì.

L'ASSALTO AL POTERE COSTITUITO

L'Amministrazione era rappresentata dalla Sindachessa Matricardi e dal neo(anche se sembra una barzelletta definirlo così, dati i tanti anni di giunta)assessore Olivieri. Il terreno non era a loro congeniale, eppure hanno mostrato i loro volti, e le loro (spesso confuse) idee e risposte. Ma onore al merito: hanno accettato un fuoco di fila che non tutti avrebbero retto. Un nome fra tutti: il neo (anche qui sembra una barzelletta -vedi sopra-) vicesindaco Marzio Cavallucci: ha preferito disertare, mostrando ancora una volta quell'arroganza tipica che contraddistingue la sua persona.

Un argomento mi ha particolarmente colpito: l'idea di Davide Isidoro (ex consigliere comunale, ora co-protagonista del sito Informazione Corianese), il quale ha proposto al Comitato stesso (nella persona di Nazario Bucci) di diventare un punto di riferimento non solo per il capoluogo, ma anche per le altre frazioni.

Cosa si nasconde dietro la sua proposta?? Davide non è uno sprovveduto, conosce bene il territorio dove si muove, quindi un motivo ben preciso alla sua proposta si può leggere fra le righe. Ed ecco che rispunta l'idea del civismo, di un grande comitato che fra cinque anni si presenti alle elezioni comunali sottoforma di lista civica.

TROMPE' FA EL TO' MESTE' (dal dialetto meneghino = idraulico fa il tuo lavoro)

Guardiamo al recente passato: nel 1999 a Riccione il comitato "No a TRC" si trasforma in lista civica, e si presenta alle elezioni comunali. Discreto successo, un paio di consiglieri comunali conquistati. Dopo cinque anni gli stessi si ripresentano (questa volta in allenaza con AN e UDC) ma nel corso della legislatura perdono sempre più peso, nonostante il terzetto di consiglieri ottenuti. Anzi, riescono a fare di più: rovinano i rapporti col centrodestra come non agganciano col centrosinistra. E di conseguenza non hanno voce in capitolo al di fuori dei seggi di opposizione a Riccione. Infine, per soppravvivere a queste ultime elezioni, hanno stretto un apparentamento con la Lega Nord e l'alleanza con gli altri partiti del centrodestra. Eppure con la scelta di dieci anni fa(la discesa in politica del comitato) la battaglia del Trc è stata definitivamente persa.

Sul nostro territorio sono due i principali comitati: quello di Cerasolo, e quello appunto di Coriano Capoluogo. Alle elezioni di giugno i defensor della frazione di Cerasolo hanno appoggiato un derivato politico di Gioenzo Renzi, risultando poi un flop; mentre i corianesi del capoluogo si sono in gran parte espressi per la Cioni (e sappiamo bene come è andata).

LA COSCIENZA COLLETTIVA

Come muoversi allora? Certo, allo stato attuale delle cose, il comitato di Coriano Capoluogo non potrà certo aderire ad un progetto col centrosinistra, in quanto la Matricardi & Co. hanno dimostrato di non poter rispettare gli impegni e di non saper valorizzare la società civile. Inutile anche il tentativo di annessione da parte del centrodestra (Cerasolo docet).

Quando mi è stato chiesto la sera dell'Assemblea di prender la parola, il mio intervento è stato dedicato alla "creazione di una coscienza collettiva". Il mio pensiero è quello di far conoscere i problemi del paese ai corianesi, e farli diventare sempre più parte attiva della società, in modo tale da non subir più passivamente le scelte deleterie dell'amministrazione comunale. Questo è il ruolo dei Comitati, battaglie comuni ai partiti (anch'essi rappresentanti della civitas) ma mantenendo ciascuno la propria identità, facendo così un'azione a tenaglia, creando maggior pressione al palazzo del potere in modo da condizionarne le scelte.

Poi, per il futuro si vedrà. A chi di dovere ho già espresso un parere in merito. Ora, in questa attesa lunga cinque anni, lavoriamo insieme per creare una coscienza collettiva: questa è la  vera rivoluzione. E i Comitati sono fondamentali nel loro ruolo.

Ho aperto questo post de "La granita del lunedì" con una citazione, e lo chiuderei con un'altra, di un personaggio piuttosto conosciuto negli ambienti di sinistra: Mao Zedong (o Mao Tse Tung). E' una citazione che si addice a molti corianesi: "La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo."

E con questo, buona settimana a tutti.

Alex Stacchini

 
 
 
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Un blog di: Stacco75
Data di creazione: 05/01/2009
 

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