Creato da waghs il 04/01/2013

Caleidoscopio

c'è differenza tra guardare ed osservare

 

 

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il caso

Post n°50 pubblicato il 24 Aprile 2014 da waghs

Cominciamo col dire che Milano è caotica. Soprattutto la mattina alle 8.00 tutti corrono per andare al lavoro, tutti corrono per prendere la metro. Ci sono molte persone a Milano, e siamo onesti le possibilità di incotrarlo in un giovedì qualunque è pressochè impossibile. Eppure è successo.

 

Più che un incontro è stato uno scontro. Scendevo le scale in tutta fretta, stava passando la metro per Rho e io come al solito ero in un ritardo tremendo, dovevo prendere QUELLA metro. Dovevo assolutamente muovermi ma prima dovevo mandare un messaggio, volevo sapere se era già partito Roby... quindi abbasso lo sguardo cerco il telefono nella borsa che ovviamente quando mi serve qualcosa si trasforma in un grosso buco nero che ingloba tutto quello che metto, trovo cuffie, bottiglietta d'acqua, fondotinta spazzolino, ipod, chiavi ufficio, sigarette, chiavi casa ma non il telefono .. eccolo l'ho trovato, faccio per prenderlo quando... BUM.

Io scendevo, lui saliva, molto probabilmente era più distratto di me.

per fortuna ha ancora dei buoni riflessi e mi ha preso al volo menttendomi una mano dietro la schiena per sorreggermi altrimenti finivo dritta per terra. Una frazione di secondo lui si scusa io alzo gli occhi ed ero già pronta ad insultarlo ma lui mi guarda e... TU? .... Silenzio... sento il suo profumo e le mie guance prendono fuoco, lui che ha spostato la mano dalla mia schiena , mi sorride come solo lui sa fare e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio ( che brutto vizio che hai di toccarmi i capelli)

Era impeccabile, come sempre, stretto nel suo completo blu con i mocassini beige, barba incolta e i suoi occhi azzurri che non mi lasciano scampo. Hanno sempre avuto il brutto vizio di arrivare dentro e farmi sentire nuda.... ( Perchè mi fai così male?).

Avevo mille cose da dire ( la macchina, la casa, il viaggio, LEI, il bambino che aspetta) ma non dissi nulla solo un banale.. come stai? lui evita la risposta... ( lui evita tutte le risposte) mi prende per mano e mi invita a spostarmi dalle scale. Appoggia una mano sulla mia guancia calda ...

Ti trovo bene mi dice, sei più magra ma ti trovo bene , hai ancora il vizio di arrossire, ma quando la smetterai di fare mille cose insieme? ... gli rivolgo il mio solito sorriso sgembo abbasso lo sguardo ma lui non vuole, mi costringe a guardarlo prendendomi il mento con le dita sollevandomi il viso..

Mi pizzicano gli occhi, mi si appannano ( Cazzo non ora... non posso piangere, NON devo piangere .. lui ha la sua vita, lui è felice, lui ha scelto, vi siete divertiti, vi siete fatti compagnia, ora sii seria, salutalo e continua la tua vita...) Mentre faccio i miei ragionamenti mentali lui ha gia inclinato la testa sul lato destro e gli si è formata quella ruga in mezzo alla fronte ( lo fa sempre quando è preoccupato)

 

- Gioia cosa c'è? ...

( perchè sei così attento? perchè non mi lasci andare come l'ultima sera a casa mia? non insistere...) Devo rispondere?

Bene sto benissimo in ritardo ..dico.. ma lui non si accontenta vuole di più ( lui vuole sempre di più) 

- Gioia in pausa pranzo io e te...

( No, no no no e ancora no... ) In pausa pranzo avrò da fare gli dico .. ( e poi trovo il coraggio) ... Lei come sta? 

Ora è lui ad abbasare lo sguardo , poi riprende a giocare con la mia ciocca di capelli , non parla... ( oddio ci risiamo ho passato il confine) 

Si avvicina , si abbassa mi preme le labbra sulla fronte, sospira e mi dice che è meglio se andiamo al lavoro...

- Stammi bene Gioia...

- Anche tu...

 

E' un mattino di un giovedì qualsiasi. Cosa ci facevi li? ( No, non farti domande!)

Ci risiamo. Mi guardo nel vetro di una vetrina, nelle porte della metro. Ogni angolo è buono per guardare il mio riflesso. Vedo cosa ha visto lui. Mi vedo in ordine ( per fortuna). Mi diceva che ero bella ma non di quel bello che toglie il fiato, quel bello che te ne accorgi al secondo sguardo. Ma se te ne accorgi sei fregato. Non ho forme , ho un corpo esile ma carino. Mi è costato molto arrivare a questo punto. Da un po' di tempo a questa parte ho iniziato a concentrarmi sul mio aspetto esteriore. Ho lisciato perfettamente i capelli non esco di casa se non sono perfettamente truccata, se non ho le unghie perfette e se non sono vestita in modo così stretto da farmi mancare il respiro. La verità? che è più facile ora essere così, finchè i miei stati d'animo sono ben nascosti da un sorriso.

Sorrido...Me lo devo.

Mi hanno imposto di essere perfetta in ogni situazione e giuro su Dio che lo sono stata. Non sono mai crollata sotto il peso degli eventi, anche ora .Io sono quella che raccoglie i cocci. Sono quella che sistema le cose (degli altri). Ma quando i cocci sono i miei mi limito a metterli sotto il tappeto.

Sono sempre stata un punto fermo. La sera ho il racconto di mille giornate passate, ma il racconto della mia non lo dico a nessuno. 

 

Prendo la metro...Mi concentro... Mi dimentico di te..

 

 

 

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