Mi riesce difficile poter immaginare che un concetto solo non si possa suddividere.
Non sono costretto a sottostare a certe regole morali che sono tali solo perchè perdurano nel tempo dalla notte dei tempi.
Non sono interessato a fermarmi, essere colpito o fucilato idealmente perchè gli altri possono decidere di farlo.
Non sono adatto a questo tipo di realtà colma di difficili e superficiali idee provenienti da teste che non mi interessano.
Egoista.
Ragionare per ragionare, ragiono per me stesso.
Mi pongo di fronte a me, di fronte al fatto che tutto quello che mi circola in testa sia un qualcosa che sia utile a me, sia adatto a me.
Sia per me, che agli altri vada bene o no.
E se si tratta di sensazioni, sentimenti?
Se si tratta di qualcosa che non occupa solo una parte di cervello, ma un angolo ampio più di 340° di anima pura?
Se si tratta di questo non voglio sentire ragioni, non esigo nemmeno spiegazioni.
Non c'è da dire, ribattere e controbattere.
Non c'è da sentenziare, da avvelenare la mia pozione magica.
Non c'è da osservarmi dall'alto al basso con aria di sufficienza.
Non c'è altro da fare che mettersi lì a guardarmi in silenzio e adattarsi alla condizione personale più pura che abbia mai provato addosso.
Non c'è altro da fare che prendere atto del fatto che sia realmente io a dire, fare, pensare, ragionare, agire, devastare, immaginare, livellare, dare, non dare e, forse, dividere e mettere insieme i tasselli di quel puzzle che devo terminare.
La vera trappola non è questa e il resto è un rumore assordante che non coincide con la mia musica.
Inviato da: chela04
il 09/11/2016 alle 07:35
Inviato da: cindy943
il 24/09/2015 alle 11:16
Inviato da: chela04
il 25/06/2012 alle 14:39
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:43
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:41