Qui non si tratta di essere come si è sempre stati.
Non si parla dell'essere cambiati o meno.
Nutro un sentimento di estrema forza e libertà per "essere".
Essere come si è.
Essere come sembriamo.
Essere con tutte le sfacettature del caso.
Ed è semplice poter immaginare un mondo ad hoc, fatto e creato appositamente per le nostre stupide esigenze.
Una telefonata che arriva in questo momento può cambiare la giornata.
Uno sguardo regalato o ricevuto può provocare il mio cambiamento in modo assoluto.
No, non credo sia così.
Credo piuttosto che, tutte le volte in cui provo ad affacciarmi alla finestra del mio mondo, io possa trovarmi nell'esatta condizione di essere totalmente padrone del mio destino.
Sono io attento ad avvicinarmi a ciò che mi stimola, mi interessa e possa farmi crescere.
Sono io che divento complice del mio stato.
Sono io che valuto, osservo, mi aggrappo, mi nascondo, mi lascio andare, mi trattengo.
Sono io che di fronte a Lei non esito ad essere sincero.
Sono io che con Lei affronto quell'idea del nostro futuro insieme.
Sono io che accendo e spengo l'interruttore del giradischi.
E l'ulltimo vinile continua a girare come se fosse la mia ruota dei sogni.
Inviato da: chela04
il 09/11/2016 alle 07:35
Inviato da: cindy943
il 24/09/2015 alle 11:16
Inviato da: chela04
il 25/06/2012 alle 14:39
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:43
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:41