Confondere il respiro con l'aria necessaria per sopravvivere.
Le sensazioni diventano più marcate, eccessive.
Io non ho mai capito o, forse, ho sempre riconosciuto l'idea di sfiorare il "capibile".
Poi mi ritrovo in una fredda e limpida notte di dicembre ad osservare quello che ho dentro di me.
L'esatta percezione di essere vivo, sentirmi in colpa e avere la coscienza a posto all'unisono.
Quella lacrima che continua a scivolare sul mio viso è un misto di consapevolezza, desiderio e perfezione del destino.
In una canzone che ascoltavo anni fa era compresa la frase "...avere il mondo in mano e poi perderlo" e rappresenta l'idea di essere "invincibili" per un istante solo e che svanisce in un soffio di fronte al complicato, al reale.
So che puoi capire, se Tu sei come me...
Inviato da: chela04
il 09/11/2016 alle 07:35
Inviato da: cindy943
il 24/09/2015 alle 11:16
Inviato da: chela04
il 25/06/2012 alle 14:39
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:43
Inviato da: Odile_Genet
il 21/03/2011 alle 11:41