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The power and the glory
Oggi è domenica.
E' il giorno del Signore.
Grazie a Dio sono laica, potrei dire parafrasando quello, ma devo ammettere che, complice un post di PaulJenn letto ieri, oggi ho avuto l'istinto di fermarmi un attimo a pensare ad alcune cose.
Sono laica, ma non sono atea, anzi credo che anche Dio in fondo sia contrario ai riti e alle domeniche, quando queste sono svuotate di senso e riempite di inutili paramenti come spesso purtroppo è successo nella storia dell'uomo e continua a succedere. In assoluto d'accordo con Corrado Guzzanti quando dice che Dio è laico, come me.
Jesus Christ Superstar. Un musical del 1973. Ora io credo che in questo musical giudicato blasfemo dall'ignoranza di chi ama i vuoti riti e le domeniche, ci sia una verità profonda che avvicina all'essenza del divino. Questo grazie alla libertà con cui dei giovani freschi e pieni di voglia di vivere hanno avuto il coraggio di avvicinarsi e indagare in qualcosa che era sempre stato servito loro come una minestra pronta, cui niente andava aggiunto o tolto. Una minestra che doveva essere mangiata così, sulla fiducia. Anzi per fede. Ma in fondo era proprio contro questo che aveva lottato anche Gesù Cristo. I Vangeli li ho letti tutti, più volte, anzi in realtà la Bibbia l'ho letta praticamente tutta (ho saltato le genealogie, lo ammetto). Di domande me ne sono fatte tante. Essere solo atei per molti è troppo facile, ci sono cose disgustose nella religione, un rifiuto netto è la prima soluzione possibile. Ci ho provato anch'io. Ma non ci sono riuscita. Le domande erano sempre lì.
Molte scene in questo musical mi commuovono, ma in particolare ce n'è una: quella in cui Simone lo Zelota, uno dei discepoli, canta forsennatamente e con una gioia incontenibile un'adorazione a Gesù (altrimenti che Zelota sarebbe). Beh lo trovo meraviglioso, quando lo ascolto, mi viene da pensare che avrei voluto esserci, lì in mezzo a quei discepoli, e cantare così anch'io.
Anche il re Davide cantò e danzò seminudo tra le strade di Gerusalemme, colto dal divino furore. Fu aspramente criticato, i bigotti sono sempre esistiti. Ma forse una volta nella vita, se si crede veramente in Dio, tutti dovrebbero aver voglia di adorarlo così. C'è così tanta bellezza nel divino, così tanto amore.
E subito dopo questo pezzo, dopo che Simone ha gridato "You get the power and the glory forever and ever and ever", Gesù rimane immobile a guardare i discepoli che hanno danzato per lui e canta un pezzo struggente che mi riporta alla piccolezza del mio misero essere umano.
Neither you, Simon, nor the fifty thousand,
Nor the Romans, nor the Jews,
Nor Judas, nor the twelve
Nor the priests, nor the scribes,
Nor doomed Jerusalem itself
Understand what power is,
Understand what glory is,
Understand at all,
Understand at all.
Per questo si continua ad avere bisogno delle domeniche, dei riti, dei paramenti, delle preghiere a memoria.
E siccome è domenica oggi ho fatto il ragù.
(Simon Zealot's song)
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Inviato da: cassetta2
il 13/12/2020 alle 14:30
Inviato da: Randle.P.McMurphy
il 26/04/2011 alle 22:42
Inviato da: MaryRead
il 16/11/2009 alle 13:01
Inviato da: a.
il 13/07/2009 alle 04:20
Inviato da: vegetableman
il 13/05/2009 alle 08:23