Creato da MirtilloGirl il 11/09/2006
quando qualcosa comincia, comincia a finire (a.g. pinketts)

marmellata di mirtilli

Innocenza. Purezza. Illogicità. Anti-logicità.
Salute. Etcì! Salute.
Contraddizione. Sapore.
Mani. Pensiero.
Muscoli tendini sangue.
Pensiero. Razionalità. Bleah.
Ritmo. Danza. Piedi.
Solitudine. Silenzio. Eternità.
Critica degli archetipi.
Rito. Rito laico. Burocrazia.
Gesù. Innocenza. Purezza.
Da capo.

 

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Post n°118 pubblicato il 19 Maggio 2007 da MirtilloGirl
 
Tag: écrire

Tira dentro la lingua. Vestiti. Copriti. E non respirare forte. Chi sei? Da dove vieni?
Non sai far altro che mugugnare?
Bisognerà insegnarmi tutto, adesso. Perchè è evidente che non ho ancora imparato niente, e che quello che ho imparato voglio disimpararlo, perchè tanto ho vissuto come uno stupido incapace di scegliere, e ragionare, e ponderare.
A dirla tutta, non ho vissuto.
E allora mi tocca alzarmi, indossare le scarpe, le mutande, i pantaloni, e arrivare nel centro della piazza del paese e stare lì, finchè qualcuno non mi vedrà e non verrà a chiedermi chi sono. E una volta che m'avranno trovato, non potranno mica piantarmi lì da solo a sbavarmi sui vestiti, col naso che smocciola sulla camicia di lino bianco, non potranno lasciarmi lì, mi porteranno da qualche parte, in una sala del municipio, chiameranno il parroco, l'assessore, la maestra, e converranno tutti insieme sul da farsi. Io non dirò una parola, non saprò più nemmeno una parola, avrò disimparato tutto, voglio disimparare tutto, quello che so mi fa schifo e non posso credere che sia tutto lo scibile possibile. Forse ho sbagliato, forse ho cominciato male. Allora ricomincio, da capo. E stavolta non sbaglio, giuro che non sbaglio. Voglio imparare le cose giuste, le cose belle. Voglio ripulirmi l'anima.
Ma insomma chi sei? Da dove vieni? Non sei capace di parlare?
Sbava da far schifo.
E' una bestia, non è umano.
Guarda, ha sul collo i segni di una catena. Forse era legato.
E chi lo ha liberato?
E chi lo teneva legato?
Io non sono niente.
Io non sono nessuno.
Ricordo che un tempo mi chiamavano Kaspar Hauser.

immagineBruno S. in L'enigma di Kaspar Hauser, Werner Herzog

 
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