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« Messaggio #112 | Bonsai » |
Quando sono tesa non respiro.
Quando ho freddo non respiro.
A volte mi paralizzo. E sento che tutte le mie ansie, le mie tensioni, le mie emozioni, si fermano in un punto preciso, tra lo sterno e la bocca dello stomaco. Non vanno fuori, non scendono dentro. Mi sembra che sia il diaframma a sostenere tutto. Lo conosco io, il mio diaframma.
Mi accorgo all'improvviso di essere in apnea. Allora lascio andare l'aria, e lentamente cerco di controllare il mio respiro e di rilassare il petto, la gola, il naso.
Spesso mi sorprendo così, in apnea.
D'inverno, quando ho freddo, perennemente.
Ma ora fa caldo, è primavera.
Mi sono accorta in questi giorni che ho ricominciato a respirare. E non respirare così, tanto per buttare ossigeno nelle arterie. Mi sono accorta che oltre alla respirazione superficiale ed epidermica, c'è un altro tipo di respirazione. Più profonda. Come quando cerchi di cogliere il profumo di un fiore. Il naso, è come se si aprisse, l'aria la senti passare, senti che ti attraversa tutti i canali che deve attraversare, senti il profumo con la gola, con la trachea, lo senti nei polmoni.
Ecco in questi giorni credo che sto respirando così.
Perchè sento gli odori. Non i profumi. Nè quei sentori di cui è piena l'aria di una città, cemento, auto, piumini, spesa, capelli, negozi, tubi, polvere, parcheggi, rotaie, catene, ingranaggi.
No.
Sento l'odore delle persone. Non ero così sensibile prima. Sento quell'odore quotidiano e privato che ti aspetti di sentire quando entri in casa di una persona. Sfumature di giornate piene, frittura, vestiti, silenzio, pausa caffè, rispondi al telefono, ti amo, ho perso il tram. Sento l'intimità delle persone. All'improvviso si siede qualcuno accanto a me e io senza alzare gli occhi dal mio libro vedo quella persona, e la conosco, perchè la sento.
Me ne sono accorta ieri, per la prima volta, di quanto il mio naso respiri ultimamente. Mentre lui era vicino a me, nella confusione della città, io ho sentito tre sfumature diverse di odori: la sua pelle, i suoi vestiti, le sue labbra. Tre sfumature, diverse. Le ho riconosciute, tutte e tre. Forse le avevo già percepite. Ma ieri per la prima volta le ho sentite davvero, tre sfumature diverse. E tutte e tre mi davano pace.
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Inviato da: cassetta2
il 13/12/2020 alle 14:30
Inviato da: Randle.P.McMurphy
il 26/04/2011 alle 22:42
Inviato da: MaryRead
il 16/11/2009 alle 13:01
Inviato da: a.
il 13/07/2009 alle 04:20
Inviato da: vegetableman
il 13/05/2009 alle 08:23