mercoledì, 24 marzo 2010, 0:00EgregioDirettore, la D.ssa Ricciardelli, consigliere PD e Dirigente
dell’emergenza sanitaria, attribuisce alla Candidata
del centrodestra alla Presidenza della Regione che
vorrebbe un Sistema Sanitario Regionale
“meno opaco e con più libertà di scelta”,
la volontà di “distruggere i servizi”, “dare forza solo
alle logiche di mercato”, “determinare spreco di risorse
o impoverire le strutture pubbliche”, “far saltare
i meccanismi messi in atto per garantire la rete integrata
di servizi sociosanitari”.
Accusa i cittadini che attraverso “la stampa locale
si ostinano a ripubblicare la litania di un pronto soccorso
e di una terapia intensiva al S.Anna”, di avere “un modo
superficiale di affrontare il problema di una riorganizzazione
dell’offerta sanitaria”, o di voler creare “puro allarmismo”.
Considera poi il blocco dei finanziamenti Inail una causa
del mancato rispetto dei tempi per l’Ospedale di Cona,
ignorando che ci troviamo di fronte a una storia, ormai
ventennale, che, anche a livello nazionale, viene definita
la “emblematica vicenda del maxi cantiere ferrarese”.
Sembra poi ignorare che l’Azienda Ospedaliera, pur di
arrivare alla conclusione della vicenda ha già aggiudicato
per trenta anni la gestione dei servizi non direttamente
dedicati alla assistenza (pulizie, ristorazione,
gestione calore ecc.) per un limite massimo
di spesa annuale di 23 milioni e 600 mila euro,
prevedendo per la ditta aggiudicataria l’obbligo
di investire 46 milioni di euro nella costruzione
dell’Ospedale.
Ora non risulta che, in quelle regioni dove la sanità
privata è di qualità e in competizione con quella pubblica,
vi sia uno spreco di risorse e si abbia come unico
obiettivo la logica di mercato.
In questa provincia che presenta una elevata mobilità fuori
regione, soprattutto a favore del Veneto, una sanità privata, concorrenziale a quella pubblica, che offra non solo prestazioni diagnostiche, ma anche chirurgiche e perché no di emergenza,
potrebbe servire a migliorare l’assistenza e a ridurre le liste di
attesa (vedi i mesi per un intervento nel caso di un
tumore mammario).
Relativamente alla ubicazione del Pronto Soccorso,
a Cona o al vecchio S. Anna, riportare le giuste
preoccupazioni dei cittadini non è una fastidiosa litania
o un comportamento allarmistico. Bisogna dare delle
risposte concrete su cosa si vuole fare
per rendere Cona un Ospedale periferico
facilmente accessibile a tutti e in particolare
alle frazioni; perché l’attuale viabilità, se dovesse
restare così com’è, non potrà
sopportare l’inevitabile aumento di traffico.
E se il nuovo Pronto Soccorso sarà a Cona, bisogna
assicurare tempi brevi e certi per raggiungerlo;
in particolare è necessario far conoscere a tutti il piano
di Emergenza Territoriale con i relativi “punti ambulanze”
previsti (Via Traversagno,Vigili del Fuoco, S.Anna e Cona
saranno sufficienti allo scopo?).
Infine, piuttosto che parlare in maniera astratta di
“rafforzare la rete dei servizi nel territorio” e visto
che dovrebbero mancare ormai sei mesi all’inizio
del trasferimento–trasloco a Cona (almeno come
dichiarato nel Consiglio Straordinario di inizio marzo),
non sarebbe meglio portare a conoscenza
degli utenti e degli operatori sanitari come sarà
questo potenziamento?
Abbiamo un sospetto, se non una certezza, che,
finita la campagna elettorale, qualcuno ci dirà che
il primo paziente a Cona entrerà non prima del 2011.
Distinti saluti.
Dott. Francesco Levato, consigliere comunale Pdl Ferrara
Inviato da: marialberta2004.1
il 10/08/2010 alle 13:15
Inviato da: marialberta2004.1
il 28/04/2010 alle 16:03
Inviato da: marialberta2004
il 23/12/2009 alle 14:20
Inviato da: giorgio.2007
il 01/09/2009 alle 16:33
Inviato da: levatofrancesco1
il 10/08/2009 alle 11:48