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A Cona non prima del 2011

Post n°25 pubblicato il 26 Aprile 2010 da levatofrancesco1
 

 da estense.com mercoledì, 24 marzo 2010, 0:00

EgregioDirettore,                                                                                                                                  la D.ssa Ricciardelli, consigliere PD e Dirigente

dell’emergenza sanitaria, attribuisce alla Candidata

del centrodestra alla Presidenza della Regione che

vorrebbe un Sistema Sanitario Regionale

 “meno opaco e con più libertà di scelta”, 

la volontà di “distruggere i servizi”, “dare forza solo

alle logiche di mercato”, “determinare spreco di risorse

o impoverire le strutture pubbliche”, “far saltare

i meccanismi messi in atto per garantire la rete integrata

di servizi sociosanitari”.

Accusa i cittadini che attraverso “la stampa locale

si ostinano a ripubblicare la litania di un pronto soccorso

e di una terapia intensiva al S.Anna”, di avere “un modo

superficiale di affrontare il problema di una riorganizzazione

dell’offerta sanitaria”, o di voler creare “puro allarmismo”.

Considera poi il blocco dei finanziamenti Inail una causa

del mancato rispetto dei tempi per l’Ospedale di Cona,

ignorando che ci troviamo di fronte a una storia, ormai

ventennale, che, anche a livello nazionale, viene definita

la “emblematica vicenda del maxi cantiere ferrarese”.

Sembra poi ignorare che l’Azienda Ospedaliera, pur di

arrivare alla conclusione della vicenda ha già aggiudicato

per trenta anni la gestione dei servizi non direttamente

dedicati alla assistenza (pulizie, ristorazione,

gestione calore ecc.) per un limite massimo

di spesa annuale  di 23 milioni e 600 mila euro,

prevedendo per la ditta aggiudicataria l’obbligo

di investire 46 milioni di euro nella costruzione

dell’Ospedale.

Ora non risulta che, in quelle regioni dove la sanità

privata è di qualità e in competizione con quella pubblica,

vi sia uno spreco di risorse e si abbia come unico

obiettivo la logica di mercato.

In questa provincia che presenta una elevata mobilità fuori

regione, soprattutto a favore del  Veneto, una sanità privata, concorrenziale a quella pubblica, che offra non solo prestazioni diagnostiche, ma anche chirurgiche  e perché no di emergenza,

potrebbe servire a migliorare l’assistenza e a ridurre le liste di

attesa (vedi i mesi  per un intervento nel caso di un

tumore mammario).

Relativamente alla ubicazione del  Pronto Soccorso,

a Cona o al vecchio S. Anna,  riportare le giuste

preoccupazioni dei cittadini non è una fastidiosa litania

o un comportamento allarmistico. Bisogna dare delle

risposte concrete su cosa si vuole fare

per rendere  Cona un Ospedale periferico

facilmente accessibile a tutti e in particolare

alle frazioni; perché  l’attuale viabilità, se dovesse

restare così com’è, non potrà

sopportare l’inevitabile aumento di traffico.

E se il nuovo Pronto Soccorso sarà a Cona, bisogna

assicurare tempi brevi e certi per raggiungerlo;

in particolare è necessario far conoscere a tutti il piano

di Emergenza Territoriale con i relativi  “punti ambulanze”

previsti (Via Traversagno,Vigili del Fuoco, S.Anna e Cona

saranno sufficienti allo scopo?).

Infine, piuttosto che parlare in maniera astratta di

rafforzare la rete dei servizi nel territorio” e visto

che dovrebbero mancare ormai sei mesi all’inizio

del trasferimento–trasloco a Cona (almeno come

dichiarato nel Consiglio Straordinario di inizio marzo),

non sarebbe meglio portare a conoscenza

degli utenti e degli operatori sanitari come sarà

questo potenziamento?

Abbiamo un sospetto, se non una certezza, che,

finita la campagna elettorale, qualcuno ci dirà che

il primo paziente a Cona entrerà non prima del 2011.

Distinti saluti.                                                                                

Dott. Francesco Levato, consigliere comunale Pdl Ferrara

                                                                                                                                 

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Commenti al Post:
marialberta2004.1
marialberta2004.1 il 28/04/10 alle 16:03 via WEB
Caro dott. Levato, con riguardo alla viabilità, da tempo mi chiedo perché tutta la vasta area densamente abitata, da Ferrara a Cona, abbia come unico collegamento viario via Ravenna e via Comacchio, con strade laterali (arbitrariamente?) a fondo chiuso (anziché a reticolo), e perchè in via Comacchio non ci sia una strada parallela né a destra (lungo la ferrovia), né a sinistra (lungo il Volano). Cordialità
 
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