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La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Depilatorio Innocuo Bertelli

Post n°114 pubblicato il 06 Maggio 2011 da lafarmaciadepoca
 

Per noi donne, con la bella stagione inizia una delle più terribili battaglie: quella contro i peli delle gambe.
Piccole maledette strutture di cheratina, ma non capiscono che se li togliamo è perché non li vogliamo più vedere?
Perlomeno d’inverno con i pantaloni o con le calze 60 denari,  primiera e 2 scope, anche se la ceretta non è venuta proprio bene e loro sono già lì a ricrescere, non se ne accorge nessuno; ma ora con gli ultrashorts sulle tue gambe deve esserci il deserto del Gobi.

Ma perché tutte a noi, povere donne del Ventunesimo  secolo, per quale motivo dobbiamo essere schiave del Silk Epil? Beate le signore di fine Ottocento e dei primi anni del Novecento, che con quelle gonne a “tenda da circo” non dovevano patire una simile pena. (No, non sto esagerando, e chi ha provato il Silk Epil lo sa quanto sia doloroso toglierli!)

E invece no, anche le dames dei primi del secolo scorso si depilavano, in maniera decisamente moderna.
Ovvio, non avevano la Macchina Infernale, ma avevano già le creme depilatorie.
Sì, ciò che a noi sembra un ritrovato della scienza approdato sul mercato negli anni 60 – 70, in realtà è presente sul mercato da più di cent’anni.

Ecco il flacone del Depilatorio Innocuo Bertelli:


Non chiedetemi se il depilatorio fosse innocuo o meno, sulla scatola non sono presenti gli ingredienti.
Il flacone è alto 9, 5 cm e ha diametro di 4 cm.
Sul retro della confezione è applicata una striscia di carta con su scritto il metodo di utilizzo di questo prodotto:

Si mescoli bene il liquido servendosi della piccola spatola che va unita all’astuccio, in modo che il deposito che trovasi sul fondo del flacone, si incorpori bene con il liquido sovrastante. Sempre servendosi della medesima spatola , si stende sulla parte del corpo coperta di peluria o di peli uno strato di Depilatorio alto circa un millimetro; ve lo si lascia per 4 o 6 minuti a seconda che si tratta di peluria o di pelo. In seguito si lavi la parte con molta acqua, dopo che si troverà che il pelo sarà scomparso dalla pelle, senza che il Depilatorio abbia prodotto rossore, e senza aver sentito il minimo bruciore, i quali inconvenienti invece si riscontrano usando la maggior parte dei depilatori che trovansi in commercio – E’ assolutamente privo di prodotti venefici. Dopo l’impiego si tenga chiuso il vasetto col relativo tappo

Sulla scatola non è riportato il prezzo, ma credo fosse stato uno di quei prodotti piuttosto costosi, che solo le signore benestanti potevano permettersi.
Infatti, anche se non sponsorizzate esistevano altri metodi depilatori più o meno indolori, che spaziavano dalle pinzette fino all’abitudine di bruciare i peli con la candela.

Perché, vi chiederete a questo punto, sia nata la necessità di depilarsi? Non per vezzo, ma per motivi strettamente igienici.
Sul finire dell’Ottocento, oltre alle malattie più conosciute come tifo, colera, sifilide e tubercolosi, la popolazione (sia i poveri, sia i ricchi, senza nessuna distinzione!) era anche soggetta alle infestazioni di parassiti, come pidocchi, piattole e zecche. Questi simpatici animaletti, rimangono attaccati ai peli o ai capelli e da qui iniziavano la loro colonizzazione. Dal momento che la popolazione più povera aveva accesso limitato all’acqua e ancor meno al riscaldamento, l’unico mezzo per contenere le infestazioni parassitarie era tenere i capelli corti o raccolti, e depilarsi.
Per questo motivo, nei primi del Novecento l’essere depilati o il portare i capelli corti (soprattutto per gli uomini) diventarono sinonimo di pulizia.
Questa credenza rimane ancora ai giorni nostri. La nostra società ha raggiunto livelli di igiene della persona tali da eliminare le infestazioni di parassiti nell’uomo e perciò la depilazione a rigor di logica non avrebbe più senso, se non fosse per quei preconcetti che sono facili a crearsi e duri a morire.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
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