La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Miovit - Fosforo
Post n°29 pubblicato il 29 Novembre 2010 da lafarmaciadepoca
Buon lunedì a tutti, anche se l’unico lunedì buono è quello morto. La Yatros di Torino ( il nome deriva da iatros, cioè medico, in greco antico) è stata una ditta farmaceutica attiva dal secondo dopoguerra fino intorno agli anni 70. Produceva sia prodotti farmaceutici per l’automedicazione, sia per gli ospedali. Al giorno d’oggi la ditta torinese non esiste più, sul mercato c’è un laboratorio americano che produce prodotti per dentisti con il nome Dr. Yatros, ma i due non sono correlati. Chi sapesse con precisione come siano andate a finire le cose, può contattarmi tramite mail, all’indirizzo in cima al blog, oppure lasciare un commento. Le fiale contenute erano di due tipi: una più grande da 2 cc, che conteneva una soluzione ricostituente a base di vitamine del gruppo B, mentre la più piccola da 1cc, conteneva una soluzione di fosforo organico (4dimetilammino 2 metil – fosfinito acido di sodio), che favorisce l’assunzione di vitamina B. Potrei fermarmi qui, ma siccome è il mio campo, voglio continuare ad esaminare in dettaglio le componenti delle due fiale, perché ritengo, sia importante conoscere i loro componenti, e farvi ragionare un po’. Posto subito la foto della scatola, in modo tale che possiate leggere anche voi i componenti: Vitamina B1 o Tiamina: la carenza di vitamina B1, provoca problemi metabolici nell’assunzione dei carboidrati o zuccheri (contenuti, per esempio nel pane o nella pasta). La mancanza di carboidrati, va ad incidere sulle attività cerebrali. Gli zuccheri sono “la benzina” del cervello, perciò l’assenza di essi provoca serissimi danni a livello cerebrale. Da ricordare che la mancata assunzione di tiamina, è anche imputabile all’eccessivo consumo di alcool, infatti l’ encefalopatia di Wernicke (reversibile) e la sindrome di Wernicke – Korsakoff (irreversibile), sono molto diffuse tra gli alcolisti. Vitamina B2 o Riboflavina: la vitamina B2 è basilare per l’assunzione e l’assimilazione delle altre vitamine e di ioni inorganici. Se manca la vitamina B2, possono insorgere una quantità industriale di alterazioni al metabolismo che vanno da alterazioni mitocondriali, a lesioni delle mucose, passando per l’anemia ( patologia da non sottovalutare!). Vitamina B6 o Piridossina: è sicuramente la più conosciuta delle vitamine del gruppo, soprattutto per quanto riguarda la sua importanza nell’alimentazione del neonato nei primi mesi di vita: la carenza di questa vitamina causa nausea e convulsioni e serie manifestazioni neurologiche, reversibili solo se viene fornita subito la vitamina mancante. L’assunzione di vitamina B6 è consigliata anche alle donne gravide, per lo stesso motivo. Vitamina PP o B3: la doppia p sta per pellagra preventing, va da sè che il nome sia un programma: la mancanza di questa vitamina, combinata alla carenza dell’amminoacido triptofano, causa la pellagra. Nei paesi industrializzati, fortunatamente non si presenta frequentemente, nei paesi in via di sviluppo o sottosviluppati, praticamente è all’ordine del giorno. Vitamina B5 o sodio pantotenato: dal momento che è presente in natura praticamente in qualunque cosa sia commestibile, bisogna mettersi veramente d’impegno per ottenere la carenza di questa vitamina, che si presenta solo non mangiando. Acqua bidistillata per portare a volume. Vi sarete accorti, spero, che questo ricostituente, se fosse venduto al giorno d’oggi, nell’Italia moderna, venderebbe cinque o sei scatole all’anno. Questo ci deve far riflettere: la situazione sanitaria di un popolo non è sempre la stessa, evolve nel tempo. Ecco perché ho voluto commentare questa lista di vitamine. Nella seconda fiala, invece è presente solo il 4dimetilammino 2 metil – fosfinito acido di sodio, cioè il fosforo organico, che riveste un ruolo importantissimo nell’assunzione di vitamine B: esso infatti è il mediatore del trasporto attivo di queste vitamine a livello intestinale. L’acqua bidistillata è sempre presente (ormai l’avrete imparato anche voi) per portare a volume il tutto. Spero non abbiate trovato il post troppo noioso, volevo solo farvi ragionare sullo stretto rapporto tra il medicinale e le caratteristiche della popolazione a cui si rivolge, insegnandovi un metodo deduttivo, che può essere molto utile nel datare questi oggetti. Basta ricordarsi la vitamina PP, e se avete l’elenco degli ingredienti, vi renderete conto che il farmaco risale a prima degli anni 60. Vi lascio le dimensioni della scatola: 7,7 x 10,8 x 1,5 cm. Le etichette sono di carta, segno che la confezione era destinata agli ospedali. Ne esistono, inoltre, delle versioni completamente litografate, destinate ai medici generici, risalenti agli anni 50 – 60. Si trovano abbastanza facilmente, un po’ in tutta Italia, non comuni come le Pasticche del Re Sole, ma hanno una buona diffusione. Grazie per l’attenzione. |
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