La farmacia d'epoca

Borocillina

Anche oggi un’altra caramella per la gola, questa volta però è decisamente famosa: la Borocillina del dottor Schiapparelli.

Il dottor Giovanni Battista Schiapparelli, nasce il 14 marzo 1795 ad Occhieppo Inferiore. Faccio notare ai più curiosi che il cognome Schiapparelli è originario di Occhieppo: anche il famoso egittologo Ernesto Schiapparelli e il partigiano Stefano Schiapparelli detto “Willi”, sono nati ad Occhieppo Inferiore.

Ancora oggi, su 3957 abitanti, ben 55 portano il cognome Schiapparelli.

Nonostante la radice “schiappa” del cognome, Giovanni Battista era una persona decisamente brillante, basti pensare che appena abilitato farmacista, riuscì a vincere un concorso come Preparatore presso la cattedra di Chimica Farmaceutica  dell’Università di Napoli.
Giovan Battista non rimarrà nella cittadina partenopea a lungo, già nel 1821 ritornò a Torino per prendere parte ai moti insurrezionali (ricordate un tal Santorre di Santarosa, vero?), ma quando vi giunse, le acque si erano ormai quietate.

Che fare ora che i vani sogni di un Italia unita si erano infranti? Ma è ovvio: aprire una casa farmaceutica!
Sempre nel 1821 lo Schiapparelli conobbe il farmacista Bernardo Alessio Rossi, con cui decise di mettersi in società ed aprire un laboratorio per la produzione disolfato di chinina con il metodo Pelletier  - Caventou. Ricordo che il solfato di chinina era utilizzato per combattere la malaria, e per molto tempo è rimasto l’unico farmaco in grado di contrastare la malattia: un investimento lucroso e sicuro.

L’opera di Schiapparelli a Torino, è paragonabile alle gesta di Carlo Erba a Milano: entrambi hanno creato dal nulla delle aziende farmaceutiche che vivono e prosperano ancora oggi.
Infatti, la vecchia farmacia Schiapparelli, nucleo del laboratorio farmaceutico, non solo è visitabile ancora oggi, ma è attiva.
La prossima volta che dovete comprare la Borocillina, andate direttamente alle sue origini, avrà tutto un altro sapore!

Alla morte di Giovan Battista Schiapparelli, avvenuta nel 1863, subentrarono nella gestione dell’azienda i figli Tancredi ed Annibale.
L’azienda farmaceutica Schiapparelli è una delle poche industrie del settore, la cui proprietà sia rimasta sempre in mano ad Italiani, anche dopo lunghi anni di acquisizioni varie.
Per onorare la tradizione,infatti,  il marchio Schiapparelli è stato acquisito dalla Paglieri S.P.A. nota azienda cosmetica dell’alessandrino. 
Questo non avveniva negli anni 50, ma l’anno scorso, nel 2010; speriamo che questo sia segno che l’Italia ha ancora molto da offrire e che le sue aziende hanno voglia di crescere all’interno dei confini nazionali.

Come vi avevo anticipato la scatola in questione conteneva la famosa Borocillina. Misura 8,0 x 4,0 x 1,5 cm e risale agli anni 50 – 60.



Come ben potete leggere, ci troviamo di fronte ad un potente disinfettante del cavo orale con proprietà antibiotiche, dovute alla presenza di amilocaina cloridrato e di N.N’ dibenziletilendiamina (no, non è né una parolaccia né uno scioglilingua, è il nome di una molecola!) di Penicillina G.

L’uso della Borocillina era indicato nelle affezioni tonsillari acute e croniche, angina, faringiti, laringiti, stomatiti, gengiviti, mughetto, piorrea alveolare. Inoltre le sue proprietà antibiotiche la rendevano ideale per il trattamento antibatterico prima e dopo le estrazioni dentali.
La Borocillina doveva essere venduta su ricetta medica, contrariamente a quanto avviene ora.

Grazie per aver letto il post!