La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
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La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
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Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Post n°554 pubblicato il 30 Marzo 2018 da lafarmaciadepoca
Anche se meno conosciuta dell’Idrolitina, la Litiolina ha avuto tra gli anni Cinquanta / Sessanta il suo momento di gloria. Questa alternativa piemontese al più famoso prodotto Gazzoni nacque il 2/03/1950, quando il suo marchio fu depositato all’ufficio brevetti dalla “Lacdor” gestita da Rosa Brusin Giuseppe e Dighera Giorgio. Quest’ultimo da giugno del 1953 diventò il proprietario unico dell’azienda. “Lacdor” era un acronimo che stava per Laboratorio Chimico Derivati Organici e aveva sede a Giaveno in via Ruata Sangone 4. Oggi i laboratori non esistono più, e al loro posto sorgono diverse villette di nuova costruzione, ignare di essere state costruite su quello che una volta era uno stabilimento farmaceutico, ma si racconta che nelle notti di luna piena, centinaia di migliaia di scatole di Litiolina appaiano inspiegabilmente nella speranza che qualcuno completi il concorso a premi “la catena dell’amicizia”! Eh sì, se c’era un fattore che tra gli anni Cinquanta / Sessanta sapeva trainare le vendite era quello del concorso a premi: l’Idrolitina aveva il concorso con i “milioni del signor Pietro”, la Frizzina aveva i “regali Star”, la Idriz metteva in palio 30 Lancia Appia e 40 Bianchina, e la Litiolina doveva accontentarsi della “catena dell’amicizia”. Infatti, confrontando gli ingredienti della Litiolina con quelli di altre marche rivali, ci si rende conto che a parte qualche piccola variazione nelle quantità, le componenti erano sempre le stesse, perciò l’unico modo per stabilire il primato commerciale era quello di fidelizzare il cliente ( o meglio la cliente, in quanto in quegli anni “regina indiscussa della spesa”). Ecco la foto della scatola: Misura 6,5 cm x 7,2 cm x 4,5 cm e risale agli anni Cinquanta / Sessanta, perciò viste le ridotte dimensioni, qualora abitaste in quelle villette e vi trovaste il cortile invaso da scatole di Litiolina fantasma basta uscire con una ramazza buona. In alternativa potete completare la raccolta in breve tempo: ciascuna scatola vale 5 punti. O ancora chiamare la sottoscritta che viene a portarle via tutte (anche di domenica). C’è solo l’imbarazzo della scelta! Ogni confezione conteneva 10 dosi di polvere, con cui rendere frizzanti 10 litri di acqua, al modico prezzo di 120 Lire, dimostrandosi concorrenziale. Ciò che a parer mio non ha funzionato con questo marchio è stata la poca propensione al pubblicizzare il prodotto come un toccasana generale. Per esempio, l’Idrolitina era reclamizzata come “il nemico numero uno” del temibile acido urico, mentre la Litiolina era accompagnata dal Miele “Val Sangone” e dalla crema da tavola “Pan”, che rendevano le bustine poco farmaceutiche e molto più comuni. Grazie per aver letto questo post e Buona Pasqua a tutti! |
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