La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
-Opere a CARATTERE NON COMMERCIALE: basta citare la provenienza e l'autore dell'articolo o della foto nel rispetto dei diritti di copyright!
-Opere a CARATTERE COMMERCIALE: dal 1/04/2018 le consulenze per musei, scuole, scrittori, articoli, testi, enti, università, siti con pubblicità ed altre opere commerciali sono a pagamento con rilascio di regolare fattura. Contattatemi per chiedere un preventivo.
Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Oggi, dopo tanto tempo, abbiamo un bel farmaco per le affezioni epato- biliari con proprietà lassative (fenoftaleina) degli anni 40: l’Evonyl.
Questo prodigioso ritrovato farmaceutico era prodotto dalla Bonthoux Syntemedica di Villefranche.
Avevo già parlato in passato degli effetti della fenoftaleina sul nostro organismo (cancerogena e mutagena!), ma anche gli altri ingredienti dell’Evonyl non scherzavano affatto: nemmeno lo speziale della famiglia Borgia avrebbe saputo fare di meglio!
Ingredienti:
- Evonimo (da cui il farmaco prende il nome); è una pianta che si è guadagnata l’appellativo di “pianta dalla buona reputazione”. Inutile dire che è un soprannome ironico, perché è particolarmente velenosa.
-Estratto di Fucus vesiculosus; alga piuttosto comune, il cui utilizzo però non deve essere esagerato soprattutto nei soggetti che soffrono di ipertensione, ipertiroidismo e altre malattie legate alla circolazione del sangue.
- Agar –agar: comune gelatina, che utilizzo anch’io quando devo creare il gel per l’elettroforesi.
- Podofillina: questa sostanza è in grado di inibire la mitosi cellulare. Viene utilizzata all’estero come pomata per combattere le verruche. La podofillina, se ingerita, può arrivare a causare addirittura degli stati di depressione.
- Complesso glucosidico di Rhamnus frangula; la corteccia, se ben essiccata ha proprietà lassative, se invece non lo è può provocare vomito e coliche.
- Estratto e polvere di foglie di Belladonna; non è necessario che vi ricordi la tossicità di questa pianta, penso che ormai lo sappiate già di vostro!
-Fenoftaleina; cancerogena e mutagena
- Estratto di ghiandole intestinali; per la vostra stabilità mentale ritengo opportuno che non sappiate da dove provenissero le ghiandole intestinali, vi posso dire che l’uso di questi ingredienti era un retaggio dell’opoterapia. Questo “modus curandi” è basato sull’assunzione di preparati organici che dovevano aiutare il paziente a sopperire alla mancanza di secrezione di una determinata componente da parte del suo corpo.
- Estratto biliare; idem per sopra.
Ecco la foto del barattolo:
Misura 5,5 cm x 3 cm. E’ presente anche un bollo per il divieto di esportazione al di fuori della Francia e delle sue colonie.
Le dosi erano di due pastiglie al giorno per gli adulti, mentre i bambini dovevano assumerne una solo se prescritta dal medico.
Grazie per aver letto il post!
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