La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
-Opere a CARATTERE NON COMMERCIALE: basta citare la provenienza e l'autore dell'articolo o della foto nel rispetto dei diritti di copyright!
-Opere a CARATTERE COMMERCIALE: dal 1/04/2018 le consulenze per musei, scuole, scrittori, articoli, testi, enti, università, siti con pubblicità ed altre opere commerciali sono a pagamento con rilascio di regolare fattura. Contattatemi per chiedere un preventivo.
Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Oggi vi voglio proporre un oggetto che data la sua diffusione sul territorio nazionale, ipoteticamente potreste averne in casa uno anche voi: sto parlando del Pacchetto da Medicazione Individuale del Regio Esercito Italiano.
Come dice il nome, in molti casi uno di questi oggettini poteva salvare la vita dello sventurato.
Utilizzarlo non era difficile: si lacerava l’involucro esterno tirando il filo, poi si apriva l’involucro interno di tela gommata tirando la linguetta nel senso della freccia ed infine si rompeva il terzo involucro di carta pergamena.
Compiute queste tre semplici operazioni ci si trovava davanti ad una serie di faldine di cotone che dovevano essere poste sulle ferite sul lato in cui era impressa una croce rossa. A questo punto si poteva fasciare il tutto ed iniziare ad invocare aiuto.
Ecco la foto del Pacchetto da Medicazione Individuale e dei suoi fratelli:
Misura 9 cm x 5 cm x 1,4 cm. Ce ne sono talmente tanti che io li uso in sostituzione del Lego.
Ho deciso di parlarvi di questo oggetto soprattutto per mettervi in guardia da eventuali speculatori, volontari o involontari.
Come già sapete molte volte vi ho parlato della superficialità di chi vende questi oggetti, che spesso spacciano per rari dei pezzi comunissimi.
Ho infatti notato, con una punta di dispiacere, che le prede preferite sono i collezionisti di oggetti militari. Nonostante conoscano tutto di giubbe, mostrine , fucili e bottoni, nel momento in cui devono acquistare un pezzo che ha a che fare con la farmacia militare alcuni "rimbambiscono" completamente.
Ecco che allora le scatole di Bioplastina Serono, solo perché dietro c’è disegnata una bandiera diventano dei farmaci dell’esercito, le Pasticche dell’Usignolo, dal momento che c’è un minuscolo fascio littorio, automaticamente si tramutano nelle caramelle preferite di Mussolini, oppure l’Acqua di Salò, la quale poveraccia è lì da prima del periodo fascista, viene eletta a emblema della farmacia da campo militare dell’omonima Repubblica.
Prima di acquistare un pezzo del genere, informatevi bene, ho visto troppe ricostruzioni approssimative di Cassette Militari da Campo. Ricordo inoltre che la penicillina è un medicinale della Seconda guerra mondiale a disposizione quasi esclusiva degli Alleati, non della Prima!
Dal momento che sia abbastanza difficile trovare persone ferrate in storia della farmacia militare, ecco che anche il venditore, oltre ad alzare in maniera spropositata i prezzi, si sbizzarrisce creando dei falsi.
La ricostruzione di vecchi orpelli militari non è un reato, ma dovrebbe essere dichiarato nell’annuncio che non si tratta di oggetti originali.
Per questa notizia ringrazio un mio futuro collega che pratica Softair ed è appassionato di militaria. Io non ero a conoscenza che alcuni, per rendere più verosimilmente equipaggiate le loro divise, ricreano da zero questi pacchetti di medicazione, quindi doppia attenzione quando si acquistano questi oggetti.
La necessità di avere dei falsi nasce dal fatto che gli originali, avendo l’involucro di carta pergamena, sono molto sensibili allo sfregamento e si rompono per nulla, perciò è necessario disporre di una versione più resistente che non si sfasci alla prima manovra di guerra.
Quelle originali hanno tre strati: carta pergamena – tela cerata – carta pergamena e al tatto sono abbastanza rigide, perciò fate attenzione se il pacchetto è soffice e il primo involucro ricorda la carta da pacchi.
Grazie per aver letto il post!
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