La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
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-Opere a CARATTERE COMMERCIALE: dal 1/04/2018 le consulenze per musei, scuole, scrittori, articoli, testi, enti, università, siti con pubblicità ed altre opere commerciali sono a pagamento con rilascio di regolare fattura. Contattatemi per chiedere un preventivo.
Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento la Maestretti di Milano aveva messo in commercio l’Urisanina, un prodotto molto particolare, ideato per coloro che soffrivano di infezioni alle vie urinarie, sia in stadi acuti che cronici.
La particolarità dell’Urisanina risiede nella sua composizione, ed in particolare dell’uso antibatterico del benzoato di esametilen-tetramina. Oggi siamo abituati a vedere l’esametilen -teramina come un conservante indicato con la sigla E 239, ma iniziò la sua carriera come farmaco comparendo in commercio con il nome di Urotropina agli inizi del Novecento.
Come ormai saprete, i primi antibiotici arrivarono sul mercato nel 1939, perciò non vi deve suonare strano l’impiego di un conservante nella lotta alle malattie infettive. Certamente non era efficace come il Prontosil Rosso (primo antibiotico della storia) ma sicuramente aiutava: l’esametilen - tetramina è sintetizzata a partire da formaldeide e ammoniaca, e con l’aggiunta del benzoato, che deriva a sua volta dall’acido benzoico (molecola antimicrobica alla base di un altro gruppo di antibatterici) poteva garantire un discreto effetto contro i batteri.
A coadiuvare il benzoato di esametilen – tetramina, erano presenti anche un estratto fluido di stigmi di mais e dell’idrolato di bucco. In erboristeria l’estratto di stigmi di mais è impiegato nelle preparazioni come diuretico, peccato che gli stigmi contengano anche alcuni alcaloidi, perciò il suo uso è limitato, così come il suo effetto, mentre l’idrolato di bucco vorrebbe tenere fede alla tradizione che lo vede la pianta d’elezione per combattere i disturbi alle vie urinarie, ma sotto forma di idrolato può ben poco. Con idrolato si definisce un distillato parecchio profumato ma con una bassa percentuale di principio attivo, perciò in questo caso di Agathosma betulina, o buchu, c’è più il buon sapore fruttato con una leggera nota di menta che altro.
Ecco la foto della confezione:
Misura 12,4 cm x 5 cm x 3,2 cm. La posologia raccomandava di assumere l’Urisanina in mezzo bicchiere d’acqua o di decotto: da 2 a 4 cucchiaini per gli adulti, mentre per i ragazzi mezzo cucchiaino.
Grazie per aver letto il post!
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