La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Sempre per continuare il discorso integratori vitaminici, oggi vi vorrei presentare la Vitamina C della torinese Vita Farmaceutici.
Di questa industria farmaceutica si sono perse quasi tutte le tracce: di per certo si sa che è stata ubicata in via Cernaia 20 a Torino fino agli anni Settanta, per poi spostarsi in via Boucheron 14 all’inizio degli anni Novanta. Alla fine del decennio non è più presente alcuna traccia se non le scatole dei suoi prodotti.
I flaconcini di Vitamina C non sono molto diversi dalle pastiglie orosolubili che possiamo trovare noi in commercio, solo ed esclusivamente vitamina C, o per essere oltremodo fini, acido ascorbico.
La storia dell’acido ascorbico va a braccetto con quella di una particolare patologia, lo scorbuto, una forma di avitaminosi che in passato colpiva duramente i marinai.
La vitamina C è alla base di molti processi biochimici, come la produzione di collagene (una molecola responsabile dell’integrità dei tessuti connettivi), della dentina, facilita l’assorbimento del ferro ed è indispensabile per la guarigione di ferite ed ustioni.
La bassa disponibilità di collagene si traduce in vasi sanguigni deboli, facilmente danneggiabili con conseguente emorragia ed anemia sideropenica. Nel passato lo scorbuto era una delle cause di morte più frequenti nei marinai, fino a che tentativo dopo tentativo, si arrivò alla conclusione che per prevenire la patologia era necessario assumere particolari cibi, come limoni, ed arance.
Nella marina del Settecento e dell’Ottocento, ovviamente non si sapeva nulla dell’acido ascorbico: occorrerà arrivare fino al 1912, quando Casimir Funk ipotizzò, che molte malattie (tra cui lo scorbuto) dipendessero da mancanza di specifiche vitamine.
La correlazione divenne poi lampante nel 1933, quando Joseph Svirbely e Albert Szent-Gyorgyi Von Nagyrapolt isolarono l’acido ascorbico, permettendo una serie di test con la molecola pura, che porteranno all’individuazione di particolari vitamine dette “essenziali” (o idrosolubili, non accumulate dal corpo umano) che non vengono prodotte da tutte le specie animali, la cui carenza poteva portare a stati patologici.
Ecco la foto della scatola:
Misura 13 cm x 8,3 cm x 2,2 cm e risale agli anni Cinquanta / Sessanta. La scatola contiene 6 flaconcini da 10 cc, segno che qualche bambino/a all’epoca non voleva assolutamente saperne di prendere le sue vitamine.
La scatola doveva essere venduta dietro ricetta medica, e la posologia raccomandava l’assunzione di due flaconcini al giorno, salvo diversa indicazione.
Grazie per aver letto il post!
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