La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Buon inizio settimana a tutti. Siccome siamo sotto Natale, e le storie commoventi e tristi vanno molto, ho deciso di parlarvi di una tra le scatole più bistrattate al mondo: quella della Bioplastina Serono.
In tutti i mercatini che ho girato, l’ho sempre trovata in condizioni pietose: con la litografia mezza staccata, con attaccate sopra delle figurine dei calciatori, con un’etichetta da libro con su scritto “rigenerato”, e qualcuna immancabilmente devastata dalla ruggine … che peccato! Ditemi voi che cosa ha fatto questa scatola degli anni 20 per essere condannata a tale ingiusta pena.
Sì, mi avete capito bene, questa scatola risale proprio agli anni Venti del secolo scorso, e pochi se ne accorgono. Purtroppo, molte volte mi capita di avere a che fare con antiquari che “vendono latta, ma non vendono storia”, a cui è difficile far capire che quella scatola degli anni cinquanta, per cui vogliono belle cifre, vale molto meno , di una scatola degli anni venti, che magari non è più bella lucida e ha qualche difettuccio a livello litografico.
Inoltre, ancor meno antiquari, sanno “leggere” queste scatole, cioè, a partire dagli indizi, scritti su di essa, risalire all’epoca di produzione. (ho già fatto un esempio di lettura, basta cercare nel blog: miovit – fosforo)
Solitamente, i più si meravigliano che io abbia un blog che tratta solo scatole di latta di medicinali e che alla mia età io mi occupi di questo, piuttosto che stare in giro a cercar marito.
La ditta farmaceutica Serono, nacque nel 1897 a Torino, ad opera del brillantissimo Cesare Serono, che aveva scoperto le proprietà terapeutiche della lecitina d’uovo.
Cesare Serono era un uomo molto ambizioso, che non amava stare a guardare: resosi conto del successo della sua scoperta, e che molto probabilmente il piccolo laboratorio farmaceutico torinese non sarebbe stato in grado di sopportare una produzione a su scala nazionale, decise di trasferire l’azienda a Roma, nel 1906.
Nel 1911 i Laboratori Farmaceutici Serono producevano due milioni di fiale all’anno di bioplastina. Essa era un ricostituente eccezionale: la lecitina è una sostanza fondamentale per il funzionamento del corpo umano, e le uova ne sono ricchissime.
I laboratori Serono, alla morte del fondatore, passano alla famiglia Bertarelli, che nel 1977 sposterà la sede in Svizzera, ponendo le basi per lo sviluppo della ricerca sulle biotecnologie, soprattutto nel campo dell’infertilità. Basti pensare che nel 1948 la ditta Serono produce il primo farmaco regolatore delle gonadotropine e nel 1965 brevetta il Pergonal, il primo farmaco italiano contro l’infertilità registrato negli USA.
I laboratori farmaceutici Serono, al giorno d’oggi sono stati assorbiti dalla Merck, dopo il collasso finanziario che li ha colpiti nel 2001.
Ecco la celeberrima scatola:
E’ quanto di meglio potessi sperare di trovare ad un mercatino dell’antiquariato, visti i preamboli. Misura 9,5 x 7,2 x 1,5 e conteneva 10 fiale di bioplastina. Particolarmente evocativo è il marchio di fabbrica: un leone rampante con un alambicco, modesto il sig. Serono, vero?
Le fiale contenevano un’emulsione di lecitina e luteina estratte dal tuorlo d’uovo, in siero fisiologico.
Si consigliava l’uso soprattutto in caso di anemie.
Sul retro, è presente una frase che ci aiuta a datare la scatola: “Divieto d’esportazione: è proibita la vendita della presente scatola fuori dal Regno d’Italia e sue colonie. Il contravventore sarà punito a norma di legge”.
Considerato che la prima colonia italiana fu l’ Eritrea nel 1890 e la seconda fu la Somalia alla fine della prima guerra mondiale (sopra di parla di colonie al plurale giusto?) la scatola, con buona approssimazione risulta degli anni 20. Non c’è voluto molto, mi è bastato leggere sulla scatola e con poche nozioni storiche l’ho datata senza essere un antiquario. Provate a farlo anche voi, se avete in casa degli oggetti antichi, basta poco per ottenere molto, occorre solo saper osservare ed avere qualche nozione di storia generale.
Perciò, cari antiquari, quando stasera tornerete a casa, ricordatevi delle vostre scatole di bioplastina Serono, staccate gli adesivi facendo cura di non rovinare la litografia, e passate una mano di antiruggine all’interno, per restituire a tutti noi, una delle scatole di una tra le più importanti case farmaceutiche italiane.
Grazie per l’attenzione!
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