Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

Messaggi di Gennaio 2014

Per la gioia dei miei lettori le ennesime, ma non ultime Pastiglie MBN!

Per darvi un’idea di come le pastiglie Mentolo, Novocaina e Borato di Soda fossero diffuse nella prima metà del Novecento, eccovi due scatole anni Dieci delle pastiglie per la tosse preferite dai nostri nonni.

Pastiglie MBN

Pastiglie MBN

Misurano entrambe 7,5 cm x 4,5 cm x 2,5 cm e sono di latta spessa, con gli angoli taglienti, piegati ma non saldati: scatole di fattura economica, che venivano acquistate in grandi lotti dalle farmacie che poi “personalizzavano” applicandoci sopra un’etichetta con il nome del prodotto contenuto.

La prima reca la dicitura Farmacia Chimica Chiesa di Castagnole Lanze, mentre la seconda era della Farmacia del Dottor G. Vigliani di Biella, entrambi ancora esistenti.
Le quantità di mentolo e borato di soda sono pressoché identiche nei due preparati, quello che varia è la novocaina, superiore nella formulazione della Farmacia Chiesa, mentre il Dottor Vigliani preferiva un prodotto molto più soft.

Dal punto di vista del design non saranno sicuramente le scatole più belle del Mondo, e anzi hanno sofferto parecchio il passare del tempo, ma trovo che abbiano la stessa dignità di un farmaco Carlo Erba o Bertelli, più ricercati dai collezionisti spesso a torto perché rispetto ad alle Pastiglie alla Codeina o quelle alla Catramina, le farmacie Chiesa e Vigliani avevano una portata locale, perciò il numero degli esemplari è di molto minore. Spesso i collezionisti non mi danno retta, ma tra un farmaco di una casa farmaceutica di portata nazionale e uno di farmacia locale, consiglio sempre di preferire quest’ultimo, in quanto sarà sicuramente più difficile da trovare rispetto ad un prodotto che è stato venduto in tutt’ Italia.

Chi mi segue da un po’ ormai si sarà reso conto del ruolo di queste efficacissime pastiglie per la tosse (sfido io con la novocaina!), e se pubblicherò ancora scatole di questo tipo credo che opterò per post multipli, in quanto ne ho una vagonata terrificante da smaltire.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Johnson & Johnson Adhesive Plaster

Post n°352 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da lafarmaciadepoca
 

 

Greetings to all, at the beginning of 2014 I promised a new and multi-language blog, and so here I am trying to build the base for my experiment.

Just a few time ago I spoke about one of the greatest producers of band aids, gauzes and chirurgical supplies in the USA: the Johnson & Johnson company.

This “giant” of bandages was created in 1885, by actually three Johnson, Edward Mead Johnson and the brothers Robert and James Johnson, but the production of band aids did not start until 1920, when Earle Dickson invented the first “modern” plaster for his distracted wife.

Since then this Johnson & Johnson product has entered all of our homes  and “Band Aid”, the name given to this new medication device by the company, is now a synonym for plaster.
Such fabulous and well selling bandage convinced the company to invest in the creation of new kinds of variations on the theme that quickly begin to appear on the market.

The “Zo” adhesive plaster was one of them: coming directly from a high lineage of bandages dated back to the beginning of XX siècle, was promptly transformed according to the new band aid and became the reel plaster that who was an “always on the floor” children surely remembers.

Here it is the photo of the reel:


Plaster

It measures 5,4 cm (2,15 inches) of diameter x 3,4 cm (1,26 inches) of high and contained 4,57 meters of plaster, which are 5 yards in the Anglo – Saxon metric system.  Approximately it could be dated around the Fifties.
This reel was an exclusive for the UK market and was made by Johnson & Johnson LTD based in Slough, near London.

Thanks for reading my post! English is not my mother language, so if you find grammatical errors, typos or other incorrect things please leave me a comment: I will change them as soon as I can.
Bye!

 

 
 
 

Gyraldose - Aggiornamento

Post n°351 pubblicato il 21 Gennaio 2014 da lafarmaciadepoca
 

Buongiorno a tutti, oggi vi vorrei proporre un veloce aggiornamento circa il Gyraldose, uno degli “antenati” del Tantum Rosa.

Ricordo di avervi già mostrato le latte anni Dieci e Venti, ebbene sono riuscita a rinvenire anche la scatola di alluminio anni Cinquanta:

Gyraldose

Misura 8 cm x 5,5 cm x 2 cm e sostanzialmente il farmaco non varia rispetto alle altre né per composizione né per posologia, l’unica differenza sta nel distributore del medicinale: prima era prodotto e distribuito in Italia direttamente dalla francese Chatelain, mentre ora era competenza della Archifar di Milano, con sede in via Trivulzio 18.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Avete qualcosa da fare domenica 2 febbraio?

Post n°350 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da lafarmaciadepoca
 

Se la risposta è no e siete in quel di Vercelli, perchè non andare a teatro a vedere "Quegli eterni minuti", una commedia di Giulio Dogliotti ambientata in una farmacia d'epoca?

Solitamente non pubblicizzo le mie uscite in pubblico, ma questa volta posso dire che ci sarò anch'io: non sono nel cast, ho solo fornito aiuto e materiale fotografico per ricostruire una farmacia del 1938 nel periodo delle leggi razziali. La commedia doveva andare in scena il 27 gennaio per la giornata internazionale dedicata al ricordo e alla commemorazione delle vittime causate dalle stragi naziste, ovvero il Giorno della Memoria, ma è stata spostata a domenica 2 FEBBRAIO alle ore 17.30 sempre al teatro di Vercelli.

Perciò, se avete voglia di passare un pomeriggio a teatro e nel frattempo volete conoscermi e constatare di persona quanto sia bassa, ci si vede il 2 febbraio alle ore 17.30 al Teatro Civico di Vercelli.

Preciso che non terrò lezioni di storia della farmacia nè tediosi seminari sull'uso dei dolantinici negli anni Trenta perciò potrete gustarvi la commedia senza il timore di sorbirvi spiegoni chilometrici. Sì, per il momento siete al sicuro, ma non contateci troppo!

Per maggiori informazioni circa l'acquisto dei biglietti (costo 13 euro) potere rivolgervi a "Dogliotti Parrucchieri" V.le Garibaldi 56 e "Anteprima" Piazza Cavour 37 a Vercelli.

locandina

retro

 
 
 

Ceci n'est pas une potiche pharmaceutique. Sionon 3

Post n°349 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da lafarmaciadepoca
 

Sionon 3

Sì, il grazioso vasetto del Sionon 3 nella foto qui sopra non è un oggetto da farmacia, bensì una comunissima zuccheriera.

Normalmente non avrei dedicato un post ad un contenitore da cucina ma l’ ultimo mercatino in cui ho curiosato mi ha dato l’idea di quanto ormai sia radicata la credenza che i vasi di Sionon 3 fossero un prodotto destinato alle farmacie: mi spiace molto cari venditori, ma non lo sono mai stati.

Erano regalati negli anni Settanta a quelle signore che come mia nonna (infatti la zuccheriera è sua), si erano lasciate tentare dall’acquisto di quel dolcificante artificiale prodotto dalla Bayer che prendeva il nome di Sionon 3.

Questo prodotto comparve sul mercato tra la fine degli anni Sessanta come dolcificante dedicato a coloro che volevano perdere qualche chilo senza rinunciare a bere il caffè dolce, oppure per chi soffriva di diabete e ovviamente non poteva rischiare di “sballare” la glicemia, e poi c’erano le signore come mia nonna a cui piaceva semplicemente il gadget firmato Deruta ed erano curiose di sperimentare lo “zucchero sintetico”.

La mia cara nonna, come tutte le donne pratiche di una volta ha definito in modo particolarmente colorito il Sionon 3, e sebbene io non possa trascrivere la frase esatta per il decoro pubblico, non posso che darle ragione: il Sionon 3 aveva dei tremendi effetti lassativi, in quanto composto principalmente da sorbitolo.

Se volete operare una vendetta in stile Edmond Dantes aka il Conte di Montecristo, questa molecola è ciò che fa al caso vostro, infatti ne bastano 30 grammi per ottenere l’effetto desiderato, cioè due cucchiai rasi da minestra, occultati abilmente in una cioccolata calda della “pace”.
Il sorbitolo opera in maniera molto semplice: grazie alla sua spiccata capacità di richiamare acqua nel lume intestinale, stimola la peristalsi, cioè il movimento di spinta in avanti basato su contrazione e rilassamento dell’intestino, ed il gioco è fatto.

Oggi in Sionon 3 non è più in commercio grazie ai nuovi studi sulla saccarina, ma il sorbitolo viene ancora utilizzato in preparati dietetici, soprattutto caramelle e chewing – gum senza zucchero ed impiegato dalle piante del genere Prunus per dolcificare i loro frutti.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

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