Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

Messaggi di Marzo 2016

Pabenol Gentili

Post n°475 pubblicato il 27 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Se psicofarmaco deve essere, allora psicofarmaco sia: eccovi il Pabenol Gentili!

Questo preparato galenico si discosta un poco dalla linea generale degli psicofarmaci anni Sessanta, in quanto al posto di essere il solito barbiturico, si tratta di p- Acetilaminobenzoato di dimetilaminoetanolo, un sale dalle proprietà peculiari.

La sua azione sull’encefalo umano permette  un aumento dell’attività cerebrale, infatti era indicato nel trattamento dell’ “affaticamento mentale”, di difficoltà di apprendimento e di concentrazione, ma aveva anche un lato più “oscuro”, in quanto era prescritto anche in caso di depressione nei bambini.

Il Pabenol era prodotto dall’Istituto Gentili, fondato nel 1917 a Pisa da Alfredo Gentili. Oggi l’azienda è stata acquisita da Merck & co ed opera con il nome di Abiogen Pharma.

La bella scatola che vedete nella foto sotto fa parte ed un grande lotto che apparteneva al nonno del Sig. A. Murolo, che ha avuto la cortesia di cedermi. Grazie di cuore!

 

Pabenol

Misura 7,1 cm x 1,9 cm x 1,9 cm e risale agli anni Sessanta del Novecento. La posologia raccomandava l’assunzione di 2 -3 compresse al giorno per gli adulti, mentre i bambini 1-2 compresse anche per lunghi periodi, a giudizio del medico.

Grazie per aver letto il post e buona Pasqua a tutti!

 
 
 

I Farmaci nella Letteratura

Post n°474 pubblicato il 18 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Vorrei scrivere un fiume di parole, ma preferisco limitarmi all’essenziale: formato cartaceo, 13 capitoli, 147 pagine, interamente a colori, con scatole ed altri oggetti mai pubblicati sul blog (comprese quelle coppette da salasso di fine Ottocento che continuate a chiedermi),  presto in vendita online e nelle vostre librerie,  e dietro c’è anche una mia foto. Cosa si può volere di più?

 

I farmaci nella letteratura

 

"I Farmaci nella letteratura" - Edizioni N.O.S.M.

 
 
 

Il Depurativo dei Monaci di San Simone

Post n°473 pubblicato il 11 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Anche se oggi è conosciuto come amaro digestivo, c’è stato un tempo in cui il Depurativo San Simone era un farmaco.

Era presentato ai consumatori come un purificatore del sangue e regolatore della circolazione, come voleva la migliore tradizione ottocentesca in materi a di lassativi, perché proprio di questo si trattava.

Chi mi segue da tempo sa che vi ho proposto qualunque cosa in relazione al metodo d’elezione per “purificare il sangue”, ma penso di aver finalmente trovato la formula definitiva della panacea per i lenti d’intestino. Fatti da parte dolce Euchessina.

Il Depurativo San Simone racchiudeva gli estratti di ben  11 piante con proprietà lassative, ossia Cascara sagrada, Leptandra virginica, Taraxacum officinale, Stillingia salicifolium, Podophyllum peltatum, Phytolacca americana, Juglans regia (ha effetto lassativo moderato), Vaccinium myrtillus, Menyanthes trifoliata, Gentiana lutea, Aloe barbadensis, con addizione di glicerina e acido borico (qualora l’effetto lassativo vegetale non fosse abbastanza), decozione di capsico come eupeptico, Cimicifuga racemosa come antinfiammatorio, ed infine acqua distillata, zucchero e decozione di sassafrasso per portare a  volume e aggiustare il sapore.

Come ho già ribadito, il liquore che troviamo in commercio oggi non è più il lassativo esplosivo di un tempo: da quanto emerge visionando vecchie pubblicità tratte da giornali, il Depurativo ha smesso di essere tale intorno agli anni Settanta / Ottanta del Novecento, ma non è da escludere che dal 1583, anno in cui fu fondata l’Antica Officina Farmaceutica San Simone di Torino, la ricetta non sia stata rimaneggiata più volte.

Ecco la foto della bottiglia:

 Depurativo San Simone

E’ parecchio grande: misura 23 cm in altezza x 5,5 cm di diametro e risale alla fine degli anni Trenta / inizio anni Quaranta.

La posologia raccomandava un cucchiaio da zuppa prima dei pasti due volte al giorno, sia per gli adulti che per i bambini.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Diagnosi & Terapia

Post n°472 pubblicato il 11 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Se per caso La Farmacia d'Epoca non vi bastasse più, e avete ancora voglia di  scatole e flaconi di vecchi farmaci, da oggi mi trovate anche a pagina 3 della rivista gratuita Diagnosi & Terapia, che potete trovare online qui: http://www.det.it/rivista-on-line-diagnosi-e-terapia/ , oppure in formato cartaceo nelle farmacie convenzionate.

E' anche possibile richiedere la convenzione con la propria farmacia di fiducia, compilando il form online!

Grazie!

 
 
 

Nasalina

Post n°471 pubblicato il 02 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Era un po’ che non parlavamo di scatole “no brand”, ossia quei contenitori in latta acquistati dalle farmacie e riempiti con i prodotti preparati dalle stesse, retaggio di un’era in cui ogni farmacia, per piccola che fosse, aveva il suo laboratorio di preparazione.

Quelle che potete vedere in foto sono due scatole di Nasalina, che nulla hanno a che vedere con gli accessori da equitazione o i cavalli in generale: si trattava di un preparato galenico per il trattamento dell’influenza, della corizza (raffreddore) e dell’emicrania, un po’ come la Mentolina.

La scatola non riporta la composizione, perché con molta probabilità ogni farmacia aveva la sua, ma in linea di massima si trattava di un unguento balsamico per liberare le vie respiratorie.

 Nasalina

La prima di sinistra risale agli anni Trenta e misura 3,5 cm di diametro  x 1,1 cm di profondità, mentre la seconda a destra, risale agli anni Cinquanta / Sessanta e misura 4,2 cm x 3,3 cm x 1,3 cm. Non sono presenti né indicazioni sulla posologia né prezzo del prodotto.

Come al solito, quando le notizie su un determinato farmaco sono così scarse mi appello a voi: se ricordate qualcosa della Nasalina, fatevi avanti!

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

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