La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
Per riutilizzare il mio lavoro di ricerca:
-Opere a CARATTERE NON COMMERCIALE: basta citare la provenienza e l'autore dell'articolo o della foto nel rispetto dei diritti di copyright!
-Opere a CARATTERE COMMERCIALE: dal 1/04/2018 le consulenze per musei, scuole, scrittori, articoli, testi, enti, università, siti con pubblicità ed altre opere commerciali sono a pagamento con rilascio di regolare fattura. Contattatemi per chiedere un preventivo.
Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
Ti piace il blog? Considera l'acquisto del libro "I Farmaci nella Letteratura", Edizioni N.O.S.M., per continuare a mantenere libere e gratuite le mie ricerche nel campo della storia del farmaco.
Puoi ordinare il libro direttamente sul sito dell'EDITORE (basta cliccare sul link), su IBS, o nella tua libreria di fiducia con il codice ISBN 978-88-99624-02-6.
Grazie mille per il vostro contributo, significa molto per me e per il mio lavoro!
Messaggi del 27/04/2016
C’è stato un tempo in cui con il Lysoform ci potevi fare di tutto, anche la lavanda vaginale o gli sciacqui tipo collutorio. Ovviamente, non si trattava dello stesso prodotto che possiamo trovare oggi nei supermercati, era qualcosa di molto, molto peggio. Il Lysoform d’antan conteneva olio di ricino, soda caustica, formalina, ed era aromatizzata alla citronella ed eucalipto. Il mix si è conservato talmente bene negli anni che ancora oggi agitandolo fa la schiuma, ma non c’è da meravigliarsi, il titolo di formalina è molto alto, e difficilmente il contenuto avrebbe potuto essere attaccato dai batteri. Il Lysoform “Primo”, perché ne esisteva anche una versione più pesante per lavare i pavimenti che prendeva il nome di Lysoform “Greggio”, era prodotto dalla Achille Brioschi di Milano, quella dell’Effervescente Brioschi, il conosciuto digestivo. Gli stabilimenti sorgevano in Riparto Gamboloita 89, e durante la Prima Guerra Mondiale furono adibiti ad ospedale militare in supporto di quello a Sant’Ambrogio. Oggi la parte dello stabilimento non esiste più a parte una piccolo fabbricato in via Pietro Gaggia, e il cuore vero e proprio dello stabilimento, sede dello Star Hotel Business Palace. Come dicevo prima, per la scienza ho aperto il flacone, e devo dire che nonostante la sua ottantina d’anni non ha fatto una piega, a parte perdere l’odore di citronella ed eucalipto in favore di quello di formalina. Ipotizzo che se correttamente conservato, tra cent’anni sarà ancora tale e quale. Il Lysoform Primo era presentato come un “antisettico non velenoso (testuali parole dell’etichetta), che per le sue proprietà di fissarsi sulla pelle e sulle mucose ostacola lo sviluppo e la moltiplicazione dei microrganismi, delle infezioni e dei processi suppurativi” perché non lasciava crescere niente, ma proprio niente. Ecco la foto del flacone:
Misura 13 cm in altezza x 4,5 cm di diametro e risale agli anni Trenta. Poteva essere usato in soluzione al 5% per il lavaggio delle mani, o in soluzione al 2% nella pratica ginecologica. E’ curioso come in fondo all’etichetta fosse riportato l’equivalente d’epoca delle nostre frasi di rassicurazione tipo “senza OGM” o “senza additivi”: per gli anni Trenta era “esente da olio di anilina”. Grazie per aver letto il post! |
AREA PERSONALE
TAG CLOUD
TAG
TO ALL NON ITALIAN SPEAKERS
Do you need help with your old chemist tins?
Do you want to know more about Italian pharmaceutical history?
Do you have informations about Italian medical history that you want to share with other people?
Feel free to email me! I speak English, French and Latin ( you don't know when an ancient Roman could show up), so not speaking Italian is no more a problem.
Welcome to La Farmacia d'Epoca!
CERCA IN QUESTO BLOG
COLLABORAZIONI
MENU
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: Vincenzo Braccini
il 11/06/2023 alle 11:42
Inviato da: lafarmaciadepoca
il 11/04/2023 alle 18:55
Inviato da: Mario De Rosas
il 09/04/2023 alle 20:37
Inviato da: ssinaima0
il 11/02/2023 alle 11:58
Inviato da: lafarmaciadepoca
il 29/10/2022 alle 18:30