La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
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La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Messaggi del 24/08/2018
Post n°567 pubblicato il 24 Agosto 2018 da lafarmaciadepoca
La pomata Appio – Ischial dell’Officina Farmaceutica Helvetia è un farmaco piuttosto peculiare che voleva essere un’alternativa ai vari linimenti contro l’artrite o l’ischialgia, offrendo il meglio disponibile, grazie all’uso sapiente di rimedi passati e presenti. Presenti per l’epoca: infatti, se visti dalla nostra prospettiva, coniugherebbe farmaceutica passata con farmaceutica passata. Il mio è un lavoro durissimo da mettere per iscritto. Facendo finta che le cinque righe sopra non esistano, esaminiamo nel dettaglio la composizione dell’Appio – Ischial. Estratto concentrato di appio: con la parola “appio” si indicano una grande varietà di piante della famiglia delle Ombrellifere (oggi più correttamente denominate Apiaceae), come il sedano , la carota, l’aneto , il cumino o la cicuta. Con molta probabilità l’”appio” impiegato nel farmaco dovrebbe corrispondere all’Angelica archangelica, nota per le sue proprietà antiinfiammatorie ed antispasmodiche. ATTENZIONE: Angelica e Cicuta si assomigliano parecchio! Per raccogliere le erbe è bene avere esperienza o altrimenti la “tisana antinfiammatoria super drenante ultrabio” potrebbe diventare un “infuso alla Socrate”, con quanto ne consegue. Amamellide: le proprietà benefiche dell’Hamamelis virginiana sono note all’umanità già dai tempi delle prime tribù di nativi americani, i quali utilizzavano decotti di questa pianta per curare le ferite, in virtù delle sue proprietà antinfiammatorie ed emollienti. Piscidia: questa leguminosa ha un alto contenuto in alcaloidi da cui ne deriva una spiccata tossicità. Viene comunque impiegata in erboristeria in piccole dosi, o sotto forma di estratti standardizzati, poiché risulta un potente antidolorifico per via del suo effetto depressivo del sistema nervoso centrale. Cloruro di calcio: è un sale altamente igroscopico e viene principalmente utilizzato come additivo per regolare l’umidità dei prodotti, con la sigla E509. E’ altamente irritante se inalato. Protocloruro di mercurio: o calomelano, è il sale di mercurio dell’acido cloridrico. In passato era utilizzato come trattamento per la sifilide o come antibatterico, nonostante la pericolosità legata all’assunzione. Ecco la foto della scatola e del vasetto in bachelite contenuto al suo interno:
In sostanza è un cubo di 4 cm per lato risalente agli anni Quaranta – primissimi Cinquanta, da vendersi dietro prescrizione medica. L’Appio Ischial era indicato non solo nelle ischialgie e nelle artriti, ma anche nelle infiammazioni ghiandolari (e ciò spiegherebbe il protocloruro di mercurio). La pomata era applicabile una o due volte al giorno, continuando la cura per tre/quattro giorni. L’Officina Farmaceutica Helvetia non era svizzera, ma aveva i suoi stabilimenti produttivi a Camnago Volta (Como): sto cercando informazioni a riguardo, se ne sapete di più potete contattatemi. Grazie per aver letto il post! |
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