Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

Diagnosi & Terapia

Post n°472 pubblicato il 11 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Se per caso La Farmacia d'Epoca non vi bastasse più, e avete ancora voglia di  scatole e flaconi di vecchi farmaci, da oggi mi trovate anche a pagina 3 della rivista gratuita Diagnosi & Terapia, che potete trovare online qui: http://www.det.it/rivista-on-line-diagnosi-e-terapia/ , oppure in formato cartaceo nelle farmacie convenzionate.

E' anche possibile richiedere la convenzione con la propria farmacia di fiducia, compilando il form online!

Grazie!

 
 
 

Nasalina

Post n°471 pubblicato il 02 Marzo 2016 da lafarmaciadepoca
 

Era un po’ che non parlavamo di scatole “no brand”, ossia quei contenitori in latta acquistati dalle farmacie e riempiti con i prodotti preparati dalle stesse, retaggio di un’era in cui ogni farmacia, per piccola che fosse, aveva il suo laboratorio di preparazione.

Quelle che potete vedere in foto sono due scatole di Nasalina, che nulla hanno a che vedere con gli accessori da equitazione o i cavalli in generale: si trattava di un preparato galenico per il trattamento dell’influenza, della corizza (raffreddore) e dell’emicrania, un po’ come la Mentolina.

La scatola non riporta la composizione, perché con molta probabilità ogni farmacia aveva la sua, ma in linea di massima si trattava di un unguento balsamico per liberare le vie respiratorie.

 Nasalina

La prima di sinistra risale agli anni Trenta e misura 3,5 cm di diametro  x 1,1 cm di profondità, mentre la seconda a destra, risale agli anni Cinquanta / Sessanta e misura 4,2 cm x 3,3 cm x 1,3 cm. Non sono presenti né indicazioni sulla posologia né prezzo del prodotto.

Come al solito, quando le notizie su un determinato farmaco sono così scarse mi appello a voi: se ricordate qualcosa della Nasalina, fatevi avanti!

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Fitowan Granulare

Post n°470 pubblicato il 20 Febbraio 2016 da lafarmaciadepoca
 

Per la serie dei ricostituenti della prima metà del Novecento a base di inositesafosfato di qualcosa eccovi il Fitowan dell’Istituto Biologico Chemioterapico Torinese ABC.

Il Fitowan altro non era che il classico ricostituente derivante dai cereali e ricco in fosforo, che nel mondo in cui il “fosforo faceva diventare intelligenti i bambini” vendeva molto bene. Il prodotto, infatti era presentato come il ricostituente massimo indicato per riattivare in toto le funzioni dell’organismo, dimostrandosi valido nel trattamento di  neurastenia, astenia nervosa, fino ad arrivare a gravidanza ed allattamento.

Per non accodarsi alla massa, il Fitowan, oltre a contenere inositesafostato di magnesio, conteneva anche la versione del sale con il vanadio, giusto per dare al pubblico un qualcosa di diverso, al modico prezzo di 11,25 Lire, che per gli anni Trenta era un prezzo medio – alto.

Ecco la foto del flacone:

Fitowan



E’ alto 13,5 cm e misura 5,5 cm di larghezza x 4 cm di profondità. Risale agli anni Trenta, ma lo stesso design è rimasto inalterato anche per gli anni Quaranta.
La posologia raccomandava di assumerne da 3 a 5 cucchiaini al giorno, senza distinzioni di età.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Cocomalt

Post n°469 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da lafarmaciadepoca
 

Con lo sbarco degli Alleati, in Italia sono arrivate molte specialità medicinali estere, alcune delle quali molto curiose, come nel caso del Cocomalt.

I cibi ipercalorici sono ad oggi un qualcosa di semplicemente inconcepibile, ma all’epoca, in tutte le nazioni fiaccate dalla Seconda Guerra Mondiale la fame era qualcosa di quotidiano, e spesso a pagare il prezzo più alto della denutrizione erano i bambini, che essendo in via di sviluppo, necessitano una quantità maggiore di calorie.

La risposta americana alla denutrizione infantile era il Cocomalt, indicato dalla American Medical Association come il migliore preparato arricchito con vitamina D presente sul mercato. Altro non era che latte in polvere con cacao, estratto di malto, lievito ed altre vitamine, ma il successo commerciale negli Stati Uniti fu tale che riuscì a minare il dominio incontrastato dell’Ovomaltina.

Il Cocomalt era a tutti gli effetti un prodotto medico, infatti sulla scatola campeggia un “avviso ai medici” che dice:
Il Cocomalt, quando utilizzato come da prescrizione ( tre cucchiaini in un bicchiere di latte), raddoppia il valore calorico della bevanda ed aumenta enormemente i nutrienti minerali, specialmente il calcio o il fosforo.

E’ raccomandato per i bambini, gli adulti, donne in gravidanza, puerpere e convalescenti. Il Cocomalt, mescolato al latte è una bevanda rinfrescante e nutriente, sia calda che fredda. E’ adatta ad ogni membro della famiglia.
La bevanda calda promuove il rilassamento- assumere il Cocomalt caldo prima di coricarsi, è un aiuto per prendere sonno
”.

Era inoltre importante non saltare la dose di Cocomalt, almeno due volte al giorno, altrimenti non sarebbe stato efficace.
Infatti, esisteva una sorta di “prova Cocomalt” o “Cocomalt challenge” che consisteva nell’assumere la bevanda per due volte al giorno per 30 giorni per essere rinvigoriti e pesare qualche chilo in più, in modo che la vostra bambina, quando sarebbe cresciuta avrebbe avuto delle belle gambe in carne.

Per darvi idea della fama che il Cocomalt godeva negli USA anni Quaranta, sappiate che uno dei più famosi comici del tempo, Joe Penner, fu il testimonial del prodotto, poiché nelle sue scenette spesso interpretava un rappresentante molto molto insistente, e fu ritenuto adatto per gli spot. Joe Penner era conosciuto soprattutto come il venditore porta a porta di papere americano per eccellenza (da qui il suo noto tormentone “Wanna buy a duck?”).  

Ecco la foto del barattolo:

Cocomalt



Misura 8,3 cm di altezza x 8,5 cm di diametro e risale alla fine degli anni Trenta / inizio anni Quaranta. Il Cocomalt era prodotto dalla R.B. Davis Company con sede a Hoboken, in New Jersey.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Atomizzatore Fiorenza

Post n°468 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da lafarmaciadepoca
 

L’oggetto di oggi non è una scatola farmaceutica, bensì un atomizzatore, ossia un apparato nebulizzatore considerabile l’antenato del moderno aerosol:

Atomizzatore

Quello in foto era il modello “Fiorenza”, prodotto dalla Laboratori Gavazza di Montecatini Terme, sito in viale Martiri 7, non più presenti oggi allo stesso indirizzo (ora ci sono dei condomini).

L’atomizzatore funzionava esattamente come uno spruzzino per il profumo e funzionava con una pompetta in gomma.

Misura 11 cm x 13,6 cm x 6,1 cm e risale agli anni Quaranta.

Grazie per aver letto questo breve post!

 
 
 

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