Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

 
 

Enterofagos

Post n°617 pubblicato il 29 Luglio 2022 da lafarmaciadepoca
 

 

Ci sono scatole che acquisto puramente per il design e l’Enterofagos è appunto una di queste.

Brevettato nel 1930, per essere più precisi il 24 di aprile, questo farmaco faceva parte delle preparazioni terapeutiche atte a combattere le infezioni batteriche in un Mondo che non conosceva ancora gli antibiotici.

Questo prodotto infatti, era inteso come un farmaco ad ampio spettro, contenente batteriofagi attivi verso gli Stafilococchi, E. coli, bacillo del tifo, paratifo (A e B), Shigella spp. (Shiga, Flexner e Hiss – Russel) ed enterococchi.

Fin qui nulla di strano, tutti noi abbiamo in casa un antibiotico ad ampio spettro, ma immaginate di ottenere lo stesso effetto curativo non con una molecola chimica, ma con un virus. Perchè i batteriofagi sono proprio questo!
In biologia si definisce “batteriofago” è un virus che infetta solo i batteri e sfrutta il loro apparato biosintetico per riprodursi, provocando la morte dei batteri stessi. Altro che quei lavativi dei fermenti lattici!

Ecco la foto della scatola:

Enterofagos

Misura 14,2 cm x 8 cm x 2 cm e sul retro è possibile leggere la data di produzione: 29 agosto 1945.

Una scatola fino al 1944 costava 18,75 Lire, poi alzata a 52,50 Lire l’anno successivo.

Ogni fiala conteneva 2 cmc di brodo sterile di batteriofagi. Brodo inteso come brodo di coltura, ovviamente, da versarsi in acqua o diluire in brodo di carne tiepido. Brodinception.

La posologia raccomandava anche nei casi acuti di assumere 2 -3 volte al giorno una fiala lontana dai pasti. Per i bambini metà dose.

L’Enterofagos era prodotto dal Laboratorio di Chimica Medica e dell’Antipiol S.A., sito a Torino in via Ludovica ai numeri civici 17 – 19. I laboratori nacquero nel 1925 ed esistono ancora oggi con il nome di LACMA, ma non occupano più i locali storici, in quanto si sono delocalizzati nell’hinterland del capoluogo piemontese. A titolo di curiosità l’iter per il brevetto dell’Enterofagos fu curato da Secondo Torta, dell’omonimo famosissimo studio torinese.

 

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
 
 
 
 

Aggiornamento Bronchiolina

Post n°614 pubblicato il 19 Agosto 2021 da lafarmaciadepoca
 

 

Ci ho messo un po’ a trovarla, ma finalmente ci sono riuscita. Sto parlando della confezione degli anni Sessanta dello sciroppo Bronchiolina contro la tosse e i catarri.

La Bronchiolina è uno di quei prodotti dell’Istituto Farmacoterapico Italiano di Roma che hanno fatto la storia. Se conoscete qualcuno che è stato bambino negli anni Sessanta, fategli vedere la foto del flacone e sicuramente la ricorderà, perché l’etichetta e la scatola con la sua carta argentata erano veramente inusuali. Infatti questa scelta non fu fatta a caso: occorreva svecchiare la confezione, e cosa meglio di un bel design futuristico e pulito. (per vedere il design del vecchio flacone cliccare qui).

La composizione rimase la stessa, con la sola aggiunta di estratto di Thymus nepeta, nome tassonomico della mentuccia, pianta dalle blande proprietà espettoranti, forse utilizzata di più come aroma per lo sciroppo.

Ecco la foto del flacone

Bronchiolina

La scatola misura 15 cm x 7 cm x 5 cm. Il flacone, invece è alto 12, 2 cm x 6 cm x 4,2 cm. Interessante notare che le misure sono le stesse del flacone anni Quaranta / Cinquanta. Questo non è dovuto a scelte particolari, ma è legato al fatto che il modello fosse parecchio standard.

La Bronchiolina costava 380 Lire e il flacone conteneva 175 g. Era uno sciroppo adatto per tutte le patologie dell’apparato respiratorio, e poteva essere assunto dagli adulti nella dose di 3 – 6 cucchiai die, lontano dai pasti. Per i bambini dai 3 ai 6 cucchiaini. La scatola fa anche curiosamente notare che la Bronchiolina era adatta per l’uso dei vecchi e nei lattanti perché non contiene oppiacei.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

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