Creato da liberante il 05/03/2005
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Post N° 276

Post n°276 pubblicato il 02 Novembre 2006 da liberante

Gli ostacoli del cuore.
(Ligabue - Elisa)

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C'è un principio di magia fra gli ostacoli del cuore, mi si attacca volentieri fra una sera che non muore e una notte da scartare, come un pacco di Natale.
C'è un principio di ironia nel tenere coccolati i pensieri più segreti e trovarli già svelati e a parlare ero io, sono io che li ho prestati.
Quante cose che non sai di me, quante cose che non puoi sapere, quante cose da portare nel viaggio insieme.
C'è un principio di allegria fra gli ostacoli del cuore che mi voglio meritare, anche mentre guardo il mare, mentre lascio naufragare un ridicolo pensiero.
Quante cose che non sai di me, quante cose che non puoi sapere, quante cose da portare nel viaggio insieme.
Quante cose che non sai di me, quante cose devi meritare, quante cose da buttare nel viaggio insieme.
C'è un principio di energia che mi spinge a dondolare fra il mio dire ed il mio fare e sentire fa rumore, fa rumore camminare fra gli ostacoli del cuore.
Quante cose che non sai di me, quante cose che non puoi sapere, quante cose da portare nel viaggio insieme.
Quante cose che non sai di me, quante cose che non puoi sapere, quante cose da buttare nel viaggio insieme.

 
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DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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