UN SINCERO BENVENUTO A TUTTI I LIBRAMANTI
Da sempre la lettura mi accompagna e da sempre annoto i libri che leggo su uno speciale quaderno riportando le mie impressioni a caldo e una votazione "senza pretese" con la spiegazione dei motivi che hanno portato a quell'opinione.
Questo blog non è altro che l'estensione del mio quaderno per cui quelle che esprimo sono opinioni personali, senza alcuna pretesa critico-letteraria e sarò felice di raccogliere le opinioni e i consigli di altri lettori che per volere del caso si troveranno a leggere le mie righe.
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Post n°1 pubblicato il 27 Settembre 2009 da shonagon
Sinossi Il dottor Carlo Lonati e il notaio Luciano Galimberti vivono a Bellano, e condividono, oltre all'amicizia che li lega, gli stessi disturbi. A sessantotto anni entrambi soffrono di angina, prendono le stesse medicine e seguono la stessa dieta. Accertarsi, in una notte d’autunno, che il notaio è stato stroncato da un infarto è un vero trauma per il dottor Lonati e per sua moglie Elsa, preoccupata che il marito, come per un segno del destino, possa fare presto la stessa fine del suo amico. In effetti il Lonati è perplesso, non tanto per lo stato del cadavere, che sicuramente indica una morte rapida e pressoché indolore, ma per uno strano avvenimento successivo alla morte: il manifesto funebre della famiglia annuncia che il notaio si è spento “Dopo lunga e penosa malattia”. ******************************************************************************************************************** Mia Recensione ***spoiler*** Leggo sempre con grande piacere i libri di Andrea Vitali, è una lettura scorrevole, arguta, che mostra pregi, difetti e personaggi del mondo che fu, ma devo dire che questo lavoro mi ha molto delusa. I rapporti tra i personaggi non sono chiari, la moglie del dottore è solo una macchietta ansiosa che non serve a nulla nella storia, e non si capisce bene neppure la dinamica dell'omicidio: perchè mail il farmacista dovrebbe avere interessi negli affari di famiglia del notaio e contribuire addirittura all'omicidio del dottore? E perchè mai la nuova amante avrebbe dovuto vendicarsi con un incomprensibile manifesto dettato per telefono e telefonate anonime a casa del dottore? Il finale poi è inconcludente, ma questo va molto di moda nella narrativa contemporanea purtroppo... Un ultimo appunto: ho preso in prestito il libro in biblioteca come faccio di solito e non ho speso nulla, ma certo oltre 14 euro per quello che in definitiva è solo un racconto malriuscito (anzi, un'operazione del tutto commerciale visto che poi ho saputo che il romanzo in questione non è altro che un racconto del 2001 riedito in veste elegante) mi sembrano troppi. Voto complessivo: 4/10
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