08-10-07 Paola
Ciao Veronica,
mi chiamo Paola, ho 34 anni e mai nella mia vita ho sofferto di cisti ovariche e via discorrendo....almeno fino a 7 mesi dopo il matrimonio. In seguito ad una banalissima cisti ovarica (scambiata per tumore), ho subito a Natale del 2005 un intervento d'urgenza e mi sono 'giocata' metà ovaio destro.
Dopo solo 8 mesi da quell'esperienza scioccante, e nonostante i ripetuti controlli, sono stata operata per endometriosi all'ovaio sinistro...
E' da questo gennaio che io e mio marito, che desideriamo un figlio più di ogni altra cosa al mondo, stiamo provando ad 'acciuffare il pennuto'. Ma, nonostante i bombardamenti ormonali, le continue ecografie per tenere sotto controllo l'ovulazione e i rapporti 'mirati' - oltre che snervanti e deleteri per la coppia -, non siamo riusciti nel nostro intento.
Prima di tentare un'inseminazione intratubarica, che sembrava essere la soluzione migliore (e anche l'unica), il mio ginecologo mi ha fatto fare un esame (per altro molto doloroso)per vedere se le due tube fossero aperte.
Ho fatto questo esame lunedì scorso (1° ottobre)e ho avuto la risposta due giorni dopo: entrambe le tube sono chiuse, non posso fare l'inserminazione intratubarica.
Ho pianto e gridato tra le braccia del mio amatissimo marito per ore...'qualcuno' - chiamatelo Dio, chiamatelo 'destino'- mi ha tolto la possibilità di avere un figlio.
In questo momento sono molto fragile e ho il terrore di diventare 'cattiva' e invidiosa....invidiosa di tutte le donne col 'pancione', che magari neanche l'avevano progettato un bimbo, o che al primo tentativo hanno 'fatto centro', o che addirittura lo vivono come un problema....tutto questo fa male, tanto male.
C'è sempre la possibilità estrema di una fecondazione in vitro...ma per ora non ho la forza di affrontarla....ho troppa paura di un'ennesima delusione...
Voglio solamente preservare il mio matrimonio, perchè esperienze di questo tipo (la malattia, le cure e tutte le tensioni e il nervosismo che generano) possono metterlo a dura prova.
Io e mio marito vogliamo riprenderci la nostra intimità e passare più tempo possibile insieme, non in un'asettica sala d'attesa di un ospedale o di un centro privato, ma magari a Parigi...come faremo il prossimo fine settimana!
Un abbraccio forte a tutte voi, e forza!
Paola
Brava Paola, non perdere di vista quella che è la tua forza: il tuo matrimonio e l'ottimo rapporto che hai con tuo marito.
Da qui potrai sempre partire per realizzare insieme il tuo e vostro desiderio di diventare genitori.
Quando sarà ora.
Veronica