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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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STORIA DI CRISTINA

Post n°63 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da librodade

Ciao Veronica,

ho letto il tuo libro, al termine del quale invitavi chi lo avesse fatto a scriverti. Sono qui.

Ci sono perchè sto per compiere lo stesso tuo percorso, anche se la mia storia è un po' diversa. La mia di endometriosi, infatti, è tutt'altro che asintomatica e 10 anni fa, a 22 anni, sono stata operata, a cielo aperto, per cisti che mi procuravano grossi fastidi. L'affetto del mio ginecologo/chirurgo ha fatto si che tornassi in stanza con entrambe le ovaie, anche se una decisamente acciaccata e rimaneggiata. La bastarda della malattia se ne è stata relativamente buona per una decina d'anni finchè non ho deciso che era ora di avere un figlio (ci provo da più di un anno) e lei si è rimessa a galoppare....Mi sento beffata...Due mesi fa una cisti endometriosica si è rotta, con conseguente emorragia interna ed esterna e dolori lancinanti (non ci crederai ma il ginecologo che ha fatto la consulenza in pronto soccorso mi ha mandata a casa senza guardarmi in faccia, dicendomi che con l'endometriosi qualche "doloretto" è normale!!!). Torno ora da una chiacchierata con il mio ginecologo che mi fa anche un po' tenerezza, perchè dice che con me non sa proprio che pesci prendere, che rioperare o no a questo punto è veramente lasciato alla discrezione del singolo e lui non vuole cedere ai suoi pruriti da chirurgo...che vorrebbe a tutti i costi fare la cosa migliore per me, per questo bambino che non arriva e per la mia pancia incasinata. Mi rassicura sulla fecondazione assistita, e io già so che è lì che arriveremo tra breve, dopo l'isterosalpingografia (ma si può chiamare un esame così e poi sperare che la gente vada a farlo serena?). Non ti rubo altro tempo, volevo solo dirti che io sono qui, donna con endometriosi, che ieri leggendo il tuo libro ho pianto dall'inizio alla fine perchè quelle erano le mie parole, e lo regalerò alle mie amiche con la stessa diagnosi e al mio caro ginecologo, che è tanto sensibile, ma è pur sempre un uomo e non gli farà male capire ancora meglio cosa proviamo.
Ciao e grazie

Cristina

Tanti dottori che l'hanno letto hanno ammesso che è un libro che dovrebbe essere letto soprattutto dai dottori, perchè va ad integrare la visione di questa malattia che spesso, per loro è unicamente "chirurgica".
Grazie per avermi scritto
Veronica

 
 
 
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