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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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CLELIA MI SCRIVE ....

Post n°75 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da librodade

Ciao Veronica,

ieri ho comprato il tuo libro. Finalmente è arrivato anche qui, a Rovereto.

E' inutile dire che l'ho letto in un fiato...così come è inutile dire che ho pianto e ho rivisto me stessa in ogni tua parola, in ogni tuo pensiero, in ogni tua emozione.

Non sono affetta da endometriosi...o forse sì, ma non lo so ancora. La mia ginecologa è come la tua prima ginecologa...niente esami approfonditi...non ci devi pensare, torna tra 6 mesi o prima se resti incinta. Sono passati 3 anni. E ora mi dicono che l'età avanza. Quanta rabbia!. A fine febbraio avrò il primo colloquio in Austria. Soldi non ne ho molti. Io e mio marito stentiamo ad arrivare a fine mese tra il mutuo a tasso variabille da pagare, le bollette, il cibo....ho dei soldi che mi darà mia mamma. Lei aspetta in silenzio. Un nipotino lo vorrebbe tanto. Ero felice e ottimista quando ho fissato l'appuntamento. Ora, non lo sono più. E se fosse negativo anche per me?

Avrei dovuto non dire niente a nessuno. Se andrà male dovrò fornire spiegazioni e dovrò vedermi lo sguardo penoso addosso. Avremmo dovuto tenerci questa cosa per noi. Se solo ti avessi letto prima avrei saputo cosa fare! Ho sfogliato le ultime pagine del tuo libro nella speranza di trovare uno spiraglio. Niente. Ora sono triste e arrabbiata con te perchè dovresti riprovarci almeno una seconda volta. Solo un'ultima volta! Vorremmo leggere: Positivo. Vai di nuovo in Austria. Fallo per Luca che aspetta di vivere una vita con mamma e papà! Ti prego! Se andrà male non ti distruggerà perchè saprai come reagire. Ora hai molto di più di un anno fa. Hai l'affetto di tutte noi che ti abbiamo letto.

Nessuno saprà nulla. Andrai lì con tuo marito una seconda volta. Al capo dirai che devi andare a promuovere il libro. E poi, forse, scriverai un ultimo capitolo. Potrai dare speranza a tutte noi, perchè è di questo che abbiamo tanto bisogno. Di avere pensieri positivi e di sperare ancora. Anche se è solo un'illusione. Ti prego, pensaci, fallo per tutte noi!

Clelia

Ho riletto questa mail tante volte oggi. E ho tanto pensato. A tante cose, a tutte voi. Alcune che conosco solo tramite mail, altre che ho avuto la fortuna di conoscere di persona anche se per pochi istanti ad una delle mie presentazioni-itineranti.
Penso al "miracolo" che ha fatto questo libro, a quello che ha trasmesso a voi, e quello che voi trasmettete a me. A volte rileggo le vostre storie sul blog e cerco di immedesimarmi in chi ci capita per caso per la prima volta ... e legge le vostre storie ... e legge le mie risposte. E penso con timore :"ma apparirò sdolcinata? ma sembrerà una risposta standard e banale la mia?".

Mi preoccupo di questo perchè ad ogni vostra mail che mi arriva, vi assicuro che "soffro" nel vostro dolore e spero con voi. E anche se molte di voi "passano" nella mia vita per una sola volta, magari con una sola mail, sento che la "lingua" che abbiamo usato per raccontarci a vicenda, è incredibilmente "comune e universale" e per questo sentiamo di parlarci direttamente al cuore. E questi passaggi, restano dentro. Magari non ricordo i vostri nomi, non ricordo in modo preciso quanti interventi avete fatto, il vostro percorso clinico, ma ricordo cosa mi avete fatto provare e vi tengo nel cuore.

Mi ricorderò di te Clelia, per quello che mi hai scritto. Per il fatto che andrai in Austria, e ti ritroverai dentro ad un libro, e spero con tutta me stessa che l'ultimo capitolo per te sia diverso.
Quando erano in Austria Elisabetta e Monica, ricordate le due ragazze amiche che sono andate insieme, mi mandavano sms ... mi tenevano aggiornata sul numero di ovuli ... speranze ... paure ... e io ero con loro, ancora una volta in quel posto.
Ora le mie giornate sono "pesanti".

Pesanti perchè mi sento costretta per almeno 10 ore fuori casa per via del lavoro, mentre vorrei essere a casa, dedicarmi ai miei progetti, all'informazione da diffondere su questa malattia, rispondere alle vostre mail, contattare persone che contano, che possano aiutarci a darci voce.
Marisa che, lavorando meno ore di me, oltre agli impegni dell'associazione deve organizzare tutte le presentazioni in giro per l'Italia, i contatti, le telefonate.
Vorrei tanto aiutarla di più.

Pesanti perchè ogni week end sono in giro togliendo tempo a mio marito e a me stessa, ma questo più che un peso, è un impegno, che so che avrà una scadenza prima o poi. Si tratta solo di investire un anno della propria vita. E se ci penso ... forse sarà quello meglio investito di tutti quelli che avrò da vivere.

A volte penso che sì, ho l'endometriosi, ma porco cane ... ho TUTTE VOI.

Proprio come mi hai detto tu Antonella. Ed è vero, vi sento vicine.
Pamela, Deborah, Serena, Silvia, Rita, Floriana, le mie ragazze Svizzere che stanno costituendo un gruppo APE, le mie ragazze dalla Sicilia, chiamate all'appello e prontamente disponibili per le loro compaesane.

E cosa potrei desiderare di più?
Clilia tornando alla tua mail ... che mi ha fatto piangere per le tue parole così "sentite", rispondo, rispondendo di conseguenza anche a tutte le ragazze che mi hanno "spronata" a non mollare.

Dopo l'ultimo capitolo del libro, era un sabato ricordo ... ebbene il mercoledi successivo durante una visita ginecologica sono uscita dallo studio del medico con una richiesta di ricovero per un altro intervento.
Il 4°, quello che ho inserito all'interno del libro quando parlo dei miei interventi.
Ho giocato sui tempi per lasciare all'ultimo capitolo il finale della mia storia, ma la mia storia oltre quel libro è andata avanti ... e la cura ormonale appena affrontata mi ha regalato un altro intervento.

Anche per questo motivo quindi, oltre agli aspetti psicologici che non mi sento di riaffrontare, ho deciso di chiudere il capitolo maternità e di non combattere contro un destino che evidentemente non era quello che sognavo da ragazzina.

Ho 35 anni, è vero, mai dire mai ... Isabella mi vieni sempre in mente tu ... ma per ora sono serena così. Ho voi, ho tanti progetti, ho sempre i miei pennelli e i miei sassi che mi aspettano, ho il desiderio di ottenere quanto prima un lavoro part-time proprio per potermi dedicare con più calma alla VITA.

Queste cose ... sentivo di dirvele ... e ringrazio Clelia per avermi dato "il LA" per iniziare ...

Domani sera "gioco in casa" e vorrei avervi tutte vicino. Non lo sarete fisicamente, ma lo sarete dentro di me ... siete voi a darmi la forza per andare avanti percorrendo questa strada.

Veronica

PS: dimenticavo ... ieri due di voi mi hanno annunciato due bei POSITIVO.
Coraggio ragazze, le mie dita sono tutte incrociate!

 
 
 
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