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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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Monica da TORINO

Post n°124 pubblicato il 28 Marzo 2008 da librodade

Ecco  come inizia la  storia che mi ha portata a te.....

Trovai l'articolo  sulla Stampa di Torino il 29 novembre,   per la prima volta leggevo di un incontro e soprattutto della presentazione di un libro guarda un po' su cosa... proprio su di lei, la più crudele delle streghe, quella che ti porta via la tua vita normale, che ti obbliga a vivere 28 giorni su 30 col dolore... l'endometriosi....

E guarda caso proprio ad accompagnare te  ed il tuo libro in quell 'incontro lui...l'uomo che un mese prima era entrato nei " suoi appartamenti" proprio per conoscerla...per provare a tirarla via per poi ricucire e lasciarla lì dov'era spiegandomi che sarebbe stato troppo difficile toglierla... IL MIO GINECOLOGO!

ma purtroppo quel giorno io e te non ci siamo viste e del tuo incontro non ho saputo nulla, di com'era andato se c'erano state testimonianze, storie simili alla mia, niente, di quell' occasione solo un pezzo di carta ritagliato dal giornale e appiccicato sulla  mia lavagnetta con una puntina rossa, lì ben visibile, cosi' da essere nella mia mente ogni mattina mentre facevo colazione come un modo per iniziare la giornata ricordandomi che io l'endometriosi ce l'ho!

finchè oggi ( e oggi forse non è stato un caso) quel foglietto ha preso il volo è uscito con me e sono corsa sotto un acquazzone tremendo ad acquistare il tuo libro in libreria.

Ultima copia, benissimo penso dentro dime, sarà andato a ruba! alla faccia dell'endometriosi!

cosso nel mio negozio intorno alle 7 e inizio a leggerlo... alle 830 l'avevo finito e dopo aver pensato e ripensato durante la cena alla tua esperienza  ecco  che salgo accendo il pc e decido di raccontarti una storia, un'altra storia, un'altra testimonianza che l'endometriosi c'è, e fa male non solo al fisico ma soprattutto alla mente...

leggendo la tua storia non ci credevo, mai parole sono state così vere così reali così sentite così vive, parole che raccontano una condizione, stati d'animo, delusione incazzatura...

il libro è speciale forse troppo corto perchè di endometriosi si potrebbe parlare una vita intera.

Scopro di esserne malata dal novembre 2006.

Mi chiamo Monica e ho  ventinove anni, ho iniziato  a prendere la pillola per le cisti ovariche all’età di 17, poi per comodità, abitudine e necessità decido di prenderla fino a maggio 2005.

Dopodiché  di mia spontanea volontà la sospendo  e sai perché? Perché ero uno di quei pochi casi che aveva dolori mestruali allucinanti nonostante l’assunzione della pillola, allora andai da un ginecologo e chiesi siccome ne avevo sentito parlare se potevo soffrire di endometriosi visti i dolori intensi….

Pazza o forse donna isterica che non sopporta, rea colpevole di averla nominata …Impossibile l’endometriosi ha ben altri effetti.

Bene allora col cuore in pace sospendo la pillola la riprendo per un mese ad ottobre per affrontare il matrimonio ed il viaggio di nozze serena , poi di nuovo senza  pillola, decido, per paura di restare incinta ( mi viene da ridere scusa!), di usare altre precauzioni prestando ben attenzione che anche a noi non capitasse come un nostro amico che una sera  causa imprevisto si era trovato a dormire fuori con  la ragazza e dopo 1 mese lei era rimasta  incinta oppure come altre 4 mie  amiche che sono rimaste incinta il mese dopo aver sospeso la pillola.( già ti fai un’idea della beffa quotidiana dei miei amici)

Allora arriviamo ad agosto 06 e finalmente via libera……si parte decisi d’ora in poi è il momento giusto, vacanze, mare …e la mia testa già fantasticava a  quando al mio rientro avrei magari dovuto modificare le mie abitudine sul lavoro in caso nello sport, pensavo a che bello doveva essere fare il test scoprire di essere incinta perché questo figlio lo volevi e non come le tue amiche  che erano rimaste shockkate perché speravano ci mettessero  + tempo  dopo la pillola, perché non erano pronte, invece tu… no ma scherzi tu lo volevi eri pronta …. Pronta a vedere le mestruazioni, un mese due tre finche è una sera ero a Milano per lavoro e da 4 giorni avevo un forte mal di schiena ma così forte che non passava con niente allora decido di prendere un taxi e andare al pronto soccorso ginecologico…attendo con 5 coppie che forse mi avrebbero partorito di fronte,se  il medico non mi avesse chiamata  e mentre mi faceva l’ecografia con disinvoltura guarda la collega e dice “ la vedi anche tu?” “ si la vedo ed è bella grossa”.

Oltre a non avere + fiato per la  visita dolorosissima che mi avevano  appena fatto  , non avevo + fiato per chiedere che cosa c’era di così grosso da vedere dentro la mia pancia.

Eccola lì finalmente, dopo essermi rivestit,a me la servono calda su un piatto d’argento “ ENDOMETRIOSI DEL SETTO RETTO VAGINALE” e io a quel punto costernata e un po’ ignorante di che cosa tutto quel parolone significasse, chiedo” posso avere figli?”

“ teoricamente si e sarebbe un’ottima cura, ma praticamente l’endometriosi rende sterili!”.

Bene che notizia esilarante, non ricordo che cosa avrei voluto fare so quello che ho fatto, infatti sono uscita al buio, al freddo e nella nebbia e col telefonino anche scarico chiamo mio marito urlando dalla disperazione.

Quella sera è stato il punto di partenza di visite, di ecografie, dolore,  pareri, viaggi per cercare il medico migliore, test di gravidanza, illusione, notizie on line e tutto quello che nella scatola ENDOMETRIOSI ci si può mettere.

L’iter è poi personale, ma girala come vuoi l’endometriosi è sempre la stessa, chi ce l’ha + dolorosa chi meno chi davanti chi dietro, lei  è sempre lei , semplicemente con un abito diverso.

Dalla disperazione del mio male, delle coliche che avevo, dai dolori che mi portavano  talvolta anche in ospedale, a ottobre sono stata operata per vedere se un po’ potevo migliorare visto che la cura “ prova a restare incinta” non ha funzionato e mi ha solo fatto spendere inutili soldi in test e tanto mi ha umiliato quando seduta sul mio wc sola in casa rileggevo quello stick  leggendo anche le istruzioni per vedere se per caso non avevo capito e come dicevi tu nascondevo quello stick nell’immondizia + profonda del non recuperabile!

Dopo l’intervento un attimo di pace, perché il medico ha preferito mettermi in menopausa, il che mi ha tolto da un lato il dolore ed il ciclo ma dall’altro mi ha resa uno straccio, ho avuto caldane fortissime, insonnia e agitazione perenne, sono arrivata anche ad avere un inizio di depressione perché l’assenza di ormoni sommato anche al danno psicologico che l’endometriosi ti fa, hanno reso il terreno fertile per l’ instaurarsi della depressione.

Mi sono curata con l’omeopatia e dopo 2 mesi e mezzo inizio a rivivere e a ritrovare il sorriso, ma adesso si deve ripartire, infatti appena tornerà il ciclo ( se tornerà ..perchè forse potrei restare incinta lo stesso così mi ha scritto oggi il ginecologo nella mail)dovrò cercare il figlio perché questo dicono, è il momento migliore.

Già mi vedo con la scorta dei test nascosti in bagno, il silenzio della delusione e nessuno con cui sfogarsi, ma oggi qualcosa è cambiato…ho letto il tuo libro e ti ringrazio per  averlo scritto perché è stupendo.

Ti auguro fortuna  perché lo meriti, dalle tue parole, una storia di vita  vera come molte purtroppo, dove oltre al dolore fisico c’è il dolore della privazione  di questa meraviglia della vita , avere un figlio!

Io mi chiamo Monica e sono di Torino, se capiterai in altri incontri verrò a sentirli di sicuro, spero che il prossimo libro lo potrai intitolare così:

“ FINALMENTE TI HO TROVATO”..Storia di un bimbo tanto amato….

 

Ti chiedo scusa per la forma, nei temi non avevo grandi voti e si vede! Grazie per aver espresso quello che  abbiamo nella testa!!!!!

 

Un bacio

Con affetto

Monica

Ciao Monica cara. Scrivi molto bene, è stato come leggere un mini-libro molto piacevole nonostante l'argomento.
Mi scrivono tante ragazze di Torino che avendo perso la presentazione di novembre mi chiedono quando tornerò in quella città. Fu la mia prima presentazione quella, e fu la prima volta che vidi il libro sugli scaffali di una libreria.
Un'emozione unica. Ti prometto che torneremo a Torino.
Hai ragione la tua storia è la nostra storia. Con qualche sfumatura, che personalizziamo, ma alla fine il percorso di noi tutte è sempre quello.
Visto che scrivi così bene, vorrei lasciare a te la stesura del libro "Finalmente ti ho trovato".
Io adesso come adesso (mai dire mai nella vita) sono serena. Non vedo più davanti a me quel maledetto bivio da percorrere, la mia strada è dritta e questo mi dà tanta serenità. Ci sono altre cose ora ... altri sogni ... sicuramente più facilmente realizzabili. Sarà codardia, sarà scarso senso materno, ma dopo quel NEGATIVO sono stata rioperata, e ho deciso in quel momento che avrei pensato alla mia salute. Basta cure ormonali, basta tentativi di fecondazione assistita e quindi accettazione immediata della mia condizione.
Il libro, questo blog, conoscere voi mi ha aiutata molto ad accettare.
Grazie per avermi scritto ... quando vuoi siamo qui.
Vero


 
 
 
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