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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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« Stefania di VeronaElisa da Genova »

Ambra di Padova II parte

Post n°240 pubblicato il 31 Luglio 2008 da librodade

Cara Veronica, purtroppo anche io devo mandarti un aggiornamento alla mia storia (mi sembra sia la nr. 178, spero controllerai tu, ora il tuo blog è fuori servizio)...vorrei tanto fosse un aggiornamento come gli ultimi che ho letto con i passaggi di tante cicogne, ma non è così. Ho bisogno però di sfogarmi con qualcuno, di raccontare tutto quello che è successo ultimamente, mi sembra di essere entrata in un tunnel del quale non vedo l'uscita.
Ti dicevo che il mio ginecologo per me era fantastico...è vero, lui era anche il mio migliore amico, gli raccontavo tutto, uscivamo anche assieme, era un'amicizia vera e profonda, non capita da molti, ma da me e mio marito sì, e qs. era l'importante. Purtroppo a causa di qs. amicizia lui  non ha più dato retta alla mia salute, mi visitava raccontandomi i cavoli suoi mentre io ero a gambe aperte...Io da un pezzo gli dicevo che non stavo bene (da un anno!), che avevo tanti sintomi intestinali, ma lui banalizzava. All'ultima visita di 3 mesi fa mi trovò in gran forma, in piena salute, tranne per una piaghetta all'utero secondo lui causa dei miei dolori e perdite dopo i rapporti. Tutto qui, una piaghetta. Non mi fidai più e mi decisi, su consiglio di tante ragazze conosciute qui nel blog, di andare da uno specialista della malattia, anche se sentivo che il mio corpo mi stava dando dei segnali molto chiari che per tempo non aveo ascoltato. Mi trovò maluccio...la malattia infitrata nei nervi, forse nell'intestino. Mi fece dare dei voti ai miei sintomi...finalmente qualcuno mi dava retta, sapeva già cosa sentivo prima che io glielo raccontassi. Ho fatto 2 mesi di accertamenti dolorosi e ora sono in lista per una nuova laparoscopia. Ho detto addio al mio ex medico e ora anche ex amico. La sofferenza e il dolore nel farlo sono stati enormi, so di avergli dato un enorme dispiacere, ma era ora di pensare un po' a me. Lui ha capito, e ha sofferto con me. Non lo perdonerò mai di non avermi dato retta e di non avere avuto l'umiltà magari di mandarmi da qualcun altro se lui non se la sentiva più di visitarmi visto il ns. rapporto o se non capiva i miei sintomi. Prima batosta è stata questa, seconda quella dell'intervento da affrontare a breve.
Terza batosta: ti avevo detto che abbiamo già una bimba ns. e poi 2 fratellini che vivono in istituto in affido (non è un vero affido cmq) al week end, e che poi stavamo facendo lo studio di coppia per l'adozione. Andava tutto a meraviglia. Ieri abbiamo avuto l'ottavo colloquio. Ti premetto che i primi 7 sono andati benissimo, non sospettavamo niente. Ieri ci hanno chiesto di rinunciare all'adozione e magari ripresentarci più avanti. Secondo loro in qs. momento abbiamo troppa carne al fuoco. Primo, la mia malattia, per loro è un enorme problema, sì perchè io non ho ancora una diagnosi certa e una cura. Ho spiegato in tutti i modi e con tutta la forza che avevo che è una malattia cronica, che probabilmente non avrò mai una diagnosi certa e sicuramente mai una cura...niente da fare, non ci sentivano. Non posso in qs. condizioni affrontare lo studio di coppia, ti rendi conto??? Mi hanno detto che poi sono giovane e devo prima elaborare il mio lutto di non avere figli (nessuno mi ha ancora diagnosticato la sterilità). Io ho detto in tutti i modi che non voglio avere una gravidanza, ora voglio pensare all'adozione, niente, se prima andava bene tutto qs. (prima dei miei accertamenti) ora non più. Mi hanno detto delle cose orribili, fatto sentire una merda (scusa, ma ci sta tutta). Mi hanno detto che io di fronte al dolore scappo e non lo so affrontare, prima devo imparare a faro. Sai perchè? Perchè l'anno scorso ho avuto una forte emorragia e il mio medico mi ha detto che poteva essere un microaborto, che avrei dovuto fare il test per saperlo e io non ho voluto fare il test...perchè dentro di me già lo sapevo e una riga rosa cosa avrebbe cambiato se tanto il mio bambino non c'era più? Per me era una cosa macabra farlo quando era già morto. Secondo loro avrei dovuto farlo, sapere e affrontare il mio lutto. Invece io per reagire mi sono messa a fare volontariato in istituto...sbagliatissimo!
E poi perchè dopo il parto di Gioia sono stata operata d'urgenza per emorragia...potevo morirci lì, lo so. Nessun medico poi è venuto a parlarci, a dirci cosa fosse successo, e noi non abbiamo chiesto. Sbagliato anche qs. Scappati di nuovo di fronte al dolore, evitato di sapere...ma sapere che? Io volevo solo andare su dalla mia bambina appena nata. Veronica avevo 22 anni ero piccola, sperduta, mi hanno operato e io alla sera ero in piedi perchè volevo la mia bambina, non mi interessava niente, nemmeno di quel drenaggio appeso alla mia vagina che buttava fuori sangue. E mio marito certo, ha avuto paura che non uscissi più dalla sala operatoria, ma quando sono uscita siamo voluti tornare di corsa alla ns. favola, al ns. momento felice, dopo 9 mesi passati in pericolo era nata la ns. Gioia, volevamo solo stare con lei e godercela....tutto qui. Nessuno è scappato dal dolore.
Seconda cosa: i bimbi in affido. Per loro dovremmo dire addio a loro. Non lo farò mai, ho detto, se non quando andranno in adozione. Non esiste...la vita li ha già privati di tutto, perchè dovrei privarli anche del ns. affetto??? Perchè? Secondo loro non riusciamo ad affrontare l'adozione in qs. condizioni. Il bimbo magari arriva tra 3 anni, mi spieghi cosa c'entrano ora ste cose? Io spero che tra 3 anni i "miei" piccoli abbiano trovato una famiglia...spero che saranno felici. Certo, soffriremo come dei dannati a salutarli, a non viverli più, ma è giusto così, siamo pronti, da tempo ci stiamo preparando, e lo stiamo facendo anche con Gioia. Uno fa del bene e per qs. motivo non può adottare, uno ha una malattia...altro motivo per non adottare.
Sono nera, Vero, nera e sconfitta, una sconfitta dietro l'altra, un periodo orribile che sembra non avere più fine. E ora per come sono fatta io mi verrebbe da dire "vado avanti lo stesso", sì perchè abbiamo una settimana di tempo per pensare se rinunciare o se proseguire, in qs. caso loro faranno una relazione con parecchi punti negativi e quando ci presenteremo al giudice deciderà lui. Mi viene da farlo a me, davvero...proprio perchè per carattere cerco di reagire subito alle cose, di trovare il lato positivo, di andare avanti sempre. Mi viene da fargliela vedere a quelle stronze, magari troveremo un giudice umano, racconteremo la ns. storia e lui ci capirà e ci darà l'idoneità, e torneremo dalle psicologhe un giorno a presentare il ns. bambino...non sarebbe bellissimo?
Veronica, conosco coppie che hanno avuto l'idoneità e ora hanno il loro bambino perchè hanno raccontato tante cazzate, hanno tralasciato i problemi, hanno finto, e ora hanno divorziato, oppure non si parlano...il ns. errore è stato di dire la verità. Tante amiche mi avevano detto "non parlare dell'endometriosi, ti creerai problemi", ma come facevo...dall'endometriosi dipende la mia vita, dall'endometriosi sono arrivati i miei bambini, come potevo tralasciare tutto??? Cosa devo fare Veronica? Sono in crisi...e sono incazzata, più che triste, incazzata nera...e gliel'ho detto alle psicologhe...almeno qs. sodddisfazione, cavoli. Ho detto che ero nera, che secondo me loro stavano sbagliando tutto, facendo un errore enorme a bloccarci qui...ma non è servito.
Grazie Vero. L'ho scritta tutta d'un fiato, perdona gli errori...
Ambra - Padova
Carissima … che amarezza. Hai ragione.
Tralascio l’episodio del tuo ginecologo-amico. Al di là della professione, tanti rapporti di amicizia si rovinano … Certo nel tuo caso è quasi un tradimento … perché se non si preoccupa della nostra salute un vero amico … fa male ancora di più.
Per quanto riguarda l’adozione, mi hai fatto venire in mente una mia amica … anche lei con qualche acciacco fisico e una depressione alle spalle … e per questi motivi non l’hanno ritenuta idonea all’adozione.
E’ brutto … perché oltre a non sentirti una donna “normale” a causa di un destino crudele, non ti viene tesa la mano da nessuno.
Io non so cosa farei … se non fossi “quella che ha scritto il libro” mi crogiolerei dietro l’anonimato e cercherei di non fare accenno alla mia malattia. A volte la sincerità non paga.
Tra l’altro … l’endometriosi … una malattia così difficile da comprendere … avrei troppa paura che chi mi giudica non sappia farlo nel giusto modo.
A questo punto … non so cosa dirti … se davvero i giochi sono chiusi … e non hai niente da perdere puoi provare a chiedere al giudice di darti ascolto.
E’ davvero triste questa storia. Si sta cercando di “pilotare” l’affetto. Un affetto spontaneo e naturale. Spero davvero che tu possa mandarmi la terza parte della tua storia, con un finale inaspettato. Tifiamo tutte per te.
Vero
Ps: sono contenta di sapere che le ragazze che hai conosciuto qui sul Blog ti sono state vicine.

Commenti al Post:
bonaria71
bonaria71 il 31/07/08 alle 20:34 via WEB
Nessuno mi ha ancora detto quanto venga pagata a questi psicologi la dichirarazione di inidoneità all'adozione,perche' di soldi sicuramente si parla vista la facilità e la contraddittorietà con cui questa dichiarazione viene fatta.Spesso la sincerità non paga no...Non so che dirti se non che sei davvero una brava mamma ed una donna forte e che chi ti ha perso come amica ha perso tutto! Un abbraccio
 
 
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Anonimo il 31/07/08 alle 21:11 via WEB
Ciao Ambra, sono in attesa dell'idoneità per l'adozione... Il mio percorso è stato alla luce del sole, ho detto tutto di me, dell'endometriosi, e ho trovato persone competenti e professionali che hanno sapito ascoltarmi: vai avanti, sono sicura che ce la farai, che troverai le persone giuste che si comporteranno come devono...Combatti per il tuo sogno!!! Un abbraccio, Tania
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/08/08 alle 11:29 via WEB
Ciao tesoro, io conosco gia bene tutti gli ultimi risvolti della tua storia, ma mi soffermo ugualmente qua a mandarti questo messaggio perchè lo sento dal cuore,che ti voglio bene lo sai già, quindi vorrei dirti, ripeterti ancora una volta di non permettere a queste persone di portarsi via i tuoi sogni e le tue speranze, a quello ci sta gia pensando quella stronza di malattia che ci portiamo dentro. Devi lottare, anche se ora ti sembra difficile, anche se ti sembra di essere stanca di dover sempre affrontare tutte cose brutte, cerca di andare avanti, ma lotta a testa alta, non come dicono loro che dovresti abbandonare i tuoi bimbi. No, No, dai voce al tuo dolore, alla tua rabbia e fa si che una piccola parte di sto mondo di merda inizi a girare come tu desideri. Scusa se magari ho usato qualche parolina non carina, ma sono arrabbiata, non sopporto piu il fatto che ci puntino il dito contro come malate, e non sopporto che questi stupidi l'abbiano fatto proprio con la mia ambra. Ciao tesoro un bacione enorme. Patty.
 
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Anonimo il 05/08/08 alle 17:58 via WEB
Ciao Ambra, mi chiamo Sara ed ho letto la tua storia. A 3 anni dalla scoperta dell'endometriosi non l'ho ancora accettata...sto vivendo il duro percorso della pma e qualche giorno fa mi sono imbattuta con una psicologa che mi ha sbattuto in faccia quello che è secondo lei il mio profilo...."ragazza molto forte che però, ad oggi, non ha ancora accettato la malattia".....non voglio aggiungere altro....non me la sento! Voglio però dirti di non arrenderti, vai avanti lo stesso, non far si che l'endometriosi sia di ostacolo ai tuoi sogni.....ci ha già portato via tanto non permettiamole di impadronirsi anche delle nostre speranze e dei nostri sogni. Sono sicura e me lo sento che troverai un giudice con la testa sulle spalle, che ti capirà e così potrai andare fiera di te stessa, di averci provato....non vorrai mica lasciar cadere la cosa????? Ti auguro con tutto il mio cuore di riuscire nell'adozione, e voglio e ripeto voglio leggere la terza parte della tua storia dove ci racconterai del tuo bambino!!!!!!!!!!!!!!!! Sara.
 
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Anonimo il 08/08/08 alle 07:14 via WEB
Care ragazze, putroppo sono stata ricoverata in ospedale da lunedì fino a ieri per forti dolori dovuti al ciclo, domenica avevo perso i sensi 2 volte. Così mi hanno fatto iniziare terapia del dolore in attesa dell'intervento di settembre. La terapia è a base di oppiacei e mi sento altamente rintronata, ma voglio fidarmi di qs. medico che ho trovato e che sembra sapere il fatto suo. Putroppo però mercoledì avevamo il famoso colloquio...e non siamo potuti andare. Mio marito ha telefonato dicendo che ero in ospedale, ma che cmq non eravamo d'accordo con tutto quello che ci avevano detto, e che se decidevamo di prenderci magari un po' di tempo era solo per permettermi di affrontare l'intervento senza le loro "pressioni", ma non perchè la pensiamo come loro. Mi sento proprio uno straccio, una sconfitta dietro l'altra... Ambra
 
 
verosassi
verosassi il 08/08/08 alle 07:25 via WEB
Coraggio Ambra ... non è una sconfintta è solo il bisogno sacrosanto di occuparsi di una cosa per volta. Settembre è vicino ... farai l'intervento e pian piano starai meglio e avrai le forze e le energie necessarie per affrontare l'altra parte della tua vita. Giorno dopo giorno ce la farai ... ora pensa a non fare troppi sforzi e a goderti i tuoi oppiacei! C'è gente che va in galera per farne uso ... tu sei privilegiata ... me la concedi la battuta? Volevo strapparti un sorriso. Vero
 
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Anonimo il 08/08/08 alle 07:33 via WEB
Grande Vero, autoironia sempre, prima di tutto. Pensa che quando il medico anestesista mi ha parlato di qs. oppiacei (dopo avermi detto tra l'altro che la gamba destra ha perso sensibilità a causa dell'endo) io gli ho chiesto se me li poteva preparare da fumare, così me li fumavo a casa in terrazza sotto le stelle! Bisogna sdramatizzare per forza! Forse ho sì bisogno di un po' di tempo...ma dare ragione a quelle vecchie megere no, qs. mai, mi hanno trattato troppo male, come una persona malata e basta. Lo sono, certo, ma sono anche molto altro...e posso essere di nuovo una brava mamma. Ieri Gioia quando sono tornata mi ha fatto trovare il cancello piedo di palloncini e ieri sera ha dormito abbracciata a me e mi ha detto "sei la mamma migliore del mondo"...qs. vale di più del giudizio di mille psicologhe. Ambra
 
 
librodade
librodade il 08/08/08 alle 09:07 via WEB
Assolutamente si! Queste coccole rigenerano e cancellano tutti i brutti momenti. Sono contenta che Gioia possa essere sempre lì con te ad abbracciarti. Vero
 
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Anonimo il 14/08/08 alle 14:56 via WEB
Care ragazze, ieri ho chiamato la psicologa dell'equipe adozioni e gliene ho cantate quattro! Lei vorrebbe che noi "rinunciassimo" per ora all'adozione e per qs. dovremmo fare una dichiarazione scritta, in cui diciamo che rinunciamo perchè io sono malata. Io qs. le ho detto non lo farò MAI, è dichiarare il falso, io sono malata, certo, ma non sto morendo, guarirò, starò meglio, almeno lo spero! Io le ho detto che vorrei continuare, anche se so che loro faranno una relazione negativa, e lei mi ha detto che sicuramente parleranno dei ns. motivi di rischio per l'adozione, ossia i bambini dell'istituto e l'endometriosi. Ho detto che non sono d'accordo per niente, che loro sono di una cattiveria mai vista, che discriminano una persona solo perchè è malata. Oggi ci fa chiamare dalla responsabile, vediamo che succede! Io o vado avanti ora o non riporverò più...spero nella clemenza di un giudice umano, al quale poter raccontare la ns. storia. Ieri stavo anche parecchio male, nonostante la morfina. Tanti dolori all'intestino e a scaricare, che è diventata un'impresa impossibile ormai. Poi ieri sera siamo andati a trovare una ns. amica in ospedale che ha partorito...e lì mi sono resa conto che forse io non sarò più mamma....probabilmente dopo l'intervento non sarò più in grado di procreare e non sono stata ritenuta in grado di adottare... Ambra
 
 
verosassi
verosassi il 14/08/08 alle 17:59 via WEB
Quello che trovo assurdo è che tu abbia già un figlio/a, scusa non ricordo se è una femminuccia o un maschietto, e ti venga detto che non sei abile ad essere madre adottiva. Non so che dire, spero davvero che tu possa incontrare sulla tua strada un giudice sensibile che abbia voglia di credere in voi. Che amarezza ... facci sapere gli sviluppi se ti va. Fatti coraggio. Vero
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/08/08 alle 18:39 via WEB
Sì ho già una figlia e ho 2 bambini meravigliosi e sfortunati che ci adorano, e tanti altri ne abbiamo seguiti in un anno e mezzo che facciamo volontariato. Eppure secondo loro in qs. momento della ns. vita non siamo idonei...anche se il bambino arriverà magari tra 3 anni, ora non ci è possibile proseguire. E' tutto così ingiusto...ma la "fotografia" (come dicono quelle) della famiglia viene fatta ora e non tra 3 anni. Oggi ci ha chiamato la responsabile ed è stata talmente burbera e cattiva che ho deciso che non me la sento di proseguire, loro ci sono troppo contro. E non so se troverò mai il coraggio e la forza di ricominciare. Ambra
 
 
librodade
librodade il 14/08/08 alle 18:59 via WEB
Ma ... forse dirò delle bestialità ... perdonami in questo caso, non ho proprio esperienza in materia, potresti tu rivolgerti ad un altro ente adottivo? e di conseguenza ad altre psicologhe? O in altre città? O rimarrebbe "marchiato" su di voi il fatto che non siete ritenuti idonei, in qualsiasi parte del mondo? Vero
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/08/08 alle 19:13 via WEB
No, non si può, quello è il ns. ente di riferimento, dipende dalla zona di residenza! Ambra
 
 
librodade
librodade il 14/08/08 alle 19:19 via WEB
Che tristezza ... ora sei arrabbiata Ambra è comprensibile ... mi sto antipatica da sola a dirti di aspettare questi benedetti 3 anni e tornare alla carica sperando che il tempo abbia smorzato i toni ... e magari troverai anche altre persone a valutarvi. Se questa deve essere l'unica possibilità ... non buttarla. E nel frattempo prenditi cura di te stessa, affronta l'intervento senza altri pensieri ... prendila come un'occasione per affrontare una cosa per volta in tutta tranquillità. Se starai meglio dopo l'intervento non avranno più scuse. Vero
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/08/08 alle 20:09 via WEB
Bhè, posso tornare alla carica, come dici tu, anche prima dei 3 anni, cioè appena starò bene e quando avremo detto addio ai ns. bimbi...quindi finchè loro non andranno in adozione e saprò che sono felici io non dirò mai addio a loro...non posso proprio, ci vogliamo tutti troppo bene e non è giusto. Grazie Vero. Ambra
 
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