ENDOMETRIOSI
In questo blog ho raccolto quasi 500 testimonianze di donne affette da endometriosi.
L'endometriosi è una malattia femminile che colpisce una donna su otto in età fertile, minando la sua fertilità e la sua salute.
In Italia soffrono di endometriosi 3 milioni di donne.
Nel mondo, 150 milioni, eppure, nonostante questi grandi numeri, è ancora una malattia poco conosciuta e non riconosciuta dallo Stato come malattia cronica invalidante.
Spero con questo blog, di dare voce ad una parte di queste donne che quotidianamente si ritrovano a dover vivere le proprie giornate in salita.
Per chi volesse inviarmi la propria storia contattatemi sul mio sito ufficiale www.donneaffettedaendometriosi.it o cercatemi su Facebook
Veronica Prampolini
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Post n°476 pubblicato il 19 Gennaio 2010 da librodade
Sono Deborah, dalla provincia di Gorizia, qualche mese fa ti ordinai tramite sms il libro che lessi in un giorno soltanto, dopo la batosta di aver saputo che mi si era riformata una ciste endometriosica all'ovaio destro e dopo essermi sentita dire che forse l'endometriosi aveva intaccato intestino e vescica. Sono ancora scossa da un periodo che mi ha colpito nel più profondo del mio io e voglio portarti la mia storia. La mia prima mestruazione l'ho avuta a 14 anni ed a 16 ho iniziato a prendere la pillola perchè sono stata un po' troppo precoce nei confronti del sesso.....col senno di poi!! Dai 20 anni in poi ho sempre sofferto di cistiti dolorosissime con sangue nelle urine e coliche addominali e sangue nelle feci che mi facevano correre avanti e indietro nei pronti soccorsi. Le diagnosi erano sempre quelle: per le cistiti purtroppo ero soggetta e quindi mi curavano con antibiotici (ma periodicamente tornava) e per le coliti....beh, ero solo stressata e la diagnosi era colon irritabile quindi dieta, ecc. ecc. Nel 2005 mi sono sposata e da subito abbiamo iniziato a cercare una gravidanza....che chiaramente non arrivava. Un giorno mi assalì il dubbio dell'endometriosi, ne avevo già sentito parlare da una conoscente con gravi problemi, e ne parlai con il mio ginecologo di allora che dopo avermi visitata e fatta un'eco transvaginale mi disse che tutto era a posto e che non dovevo fissarmi e la gravidanza sarebbe arrivata da sè. Ed era passato un anno. Cambiai ginecologo. Quello nuovo mi propose per sicurezza degli esami per verificare che io e mio marito fossimo "a posto". Spermiogramma, isterosalpingografia e infine isteroscopia. Venne fuori che mio marito era ok ma che io avevo un setto uterino e le tube un po' schiacciate. Mi proposero un interveno di metroplastica ma io volevo sentire anche qualche altra campana. Mi rivolsi ad un centro pubblico contro la sterilità molto conosciuto in regione. Qui trovai il mio attuale ginecologo, persona splendida che mi fece ripetere l'isteroscopia per scoprire che non c'era nessun setto. Quindi via coi tentativi mirati per 5 mesi e poi IUI. Chiaramente tutto inutile. Mi propose una stimolazione ovarica con ormoni tramite iniezioni. Io e mio marito accettammo anche perchè il pensiero diun'altra IUI non lo digerivamo. Ad aprile 2007 iniziammo con il monitoraggio dell'ovulazione e, sorpresa, in men che non si dica mi trovarono due belle cisti da 3,0 e da 2,5 cm. che mi coprivano l'ovaia dx. Bloccarono tutto e mi fissarono una laparoscopia per giugno. Il mondo mi crollò addosso ma quantomeno sapevo perchè la gravidanza non arrivava. Per fortuna mio marito è una persona splendida e mi accompagnava in questo duro cammino. Sicchè inizio ad avere delle perdite strane dal ciclo del mese di maggio accompagnato da dolori fortissimi che mi fanno credere che si sia rotta una ciste. Corro al Centro e dopo vari controlli ed esami vengo ricoverata d'urgenza per una gravidanza extrauterina, tuba di destra (colpa delle cisti). Passo una notte terribile in ospedale. I dolori si fanno sempre più forti ma "per fortuna" la gravidanza si interrompe naturalmente: aborto tubarico spontaneo alla sett. 5+3. Io e mio marito eravamo devastati. Ma almeno riuscivamo a procreare.....dalle brutte cose bisognava sempre trovarne una buona!! Cosi laparo spostata ai primi di luglio del 2007. Ma è qui che accade il miracolo: pochi giorni prima della laparo scopro di essere nuovamente incinta e questa volta la gravidanza è in utero. Non ti dico la paura, il terrore che mi accompagnato per tutta la gravidanza e, seppure con tanti problemi (contrazioni dal 4° mese, lieve polidramnios, coliche renali, ecc.) il mio miracolo nasce. Nasce un mese prima ma ora è con noi. Il bambino cresce e io e mio marito decidiamo che è ora di aumentare ancora la famiglia. Maledetto il momento. A giugno di quest'anno scopro che una delle due cisti (che in gravidanza si erano completamente riassorbite) si è riformata per 2,5cm, sempre ovaia destra. Sicchè mi dico "ce l'ho fatta una volta e ce la posso fare di nuovo". Ma i dolori da giugno, appena smessa la pillola, ad ottobre aumentano in maniera esponenziale e il ginecologo mi da tempo fino ad aprile 2010 per rimanere incinta altrimenti laparoscopia per sospetta endo a intestito e vescica. Fisso intanto i vari esami tra cui anche una cistoscopia per il 20 gennaio 2010. Due settimane prima di Natale.....un ritardo di tre, quattro, cinque giorni. Non ci posso credere, devo fare un test: lievemente positivo. Ci riprovo due giorni dopo e questa volta la linea rosa si vede di più. Io e mio marito non ci crediamo: è stato così facile?? Corro a fare il dosaggio delle beta: basso; lo rifaccio, le beta crescono male ma crescono. Il ginecologo mi fissa un'eco al 28 dicembre per controllare che tutto sia ok e mi tranquillizza sulle beta. Il 26 dicembre vengo svegliata al mattino presto da una brutta telefonata: la mia cara nonna è morta nel sonno. Lo so, era molto malata, ma era la mia vita, il mio punto di riferimento. Sapeva tutto di me e il giorno di Natale mi aveva detto che dovevo "tenermi da conto" (così diceva lei) e che sperava che tutto andasse bene e che non avessi i problemi che avevo avuto con l'altra gravidanza. Il 28 prima eco: gravidanza in utero ma essendo di circa 5/6 settimane non si vede ancora il battito. Il venerdì 7 gennaio, giorno della seconda eco, è anche il giorno del funerale di mia nonna e io mi sento male: una forte stretta al bacino mi fa quasi svenire, ma tengo duro pensando che si tratti di stanchezza e stress. Al pomeriggio mi reco a fare l'ecografia con la tristezza nel cuore: il feto è cresciuto, il suo cuoricino batte forte ma..... c'è un piccolo distacco di placenta. Devo stare a riposo. Consegno il bambino ai nonni, chiamo qualcuno che mi venga a fare le pulizie e io passo una settimana spostandomi dal divano, alla cucina, al bagno, al letto. Nulla più. Il venerdì dopo, il 15 gennaio, altra eco. Non so perchè ma temo l'irreparabile: infatti, distacco quasi totale e battito sparito. Il mio piccolo non ce l'ha fatta. Aborto interno alla sett. 8+3. Ieri ho subito un raschiamento. E oggi.....il vuoto. La rabbia. Il tormento. Per fortuna c'è il sorriso del mio bambino ma il dolore è grande, la perdita di un figlio, anche se non completamente formato, è sempre un grande dolore. Ed è il secondo. Risultato: tre gravidanza.....un figlio solo! Lo so che sono fortunata rispetto a tante tante tante altre donne. Lo so, ma permettimi di sottolineare il dolore. E il non sapere se questo dolore è causato a questo punto dall'endometriosi, da questo schifo di cosa che ti attorciglia gli organi interni, che ti crea aderenze che ti lasciano il segno. Ora cercherò di passare questo momento....ma voglio capire e sapere se il mio bambino è stato una gran botta di c...o o se posso sperare di averne un altro. Per ora c'è solo dolore e rabbia. Ti mando un grande abbraccio e ti ringrazio per tutto quello che fai su questo sito e con i tuoi libri. Grazie e un bacione. Ciao Deborah cara, lasciati abbracciare.
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