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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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Barbara di La Spezia

Post n°136 pubblicato il 07 Aprile 2008 da librodade

Ciao Veronica mi chiamo Barbara e vorrei rispondere , anche se un po’ in ritardo, all’invito che hai lanciato l’8 marzo a Massa di farti partecipe anche di storie con un lato positivo, quindi eccomi qui a raccontarmi.

E’ dal 1999 che ho problemi di cistiti ricorrenti, forti coliti soprattutto prima e durante il ciclo e naturalmente che non riuscivo ad avere una gravidanza sognata una vita.

Il mio peregrinare da medici super quotati e primari è durato oltre 5 anni, in cui mi è stato detto che le cistiti erano di natura nervosa, che la colite era dovuta allo stress e che ero infertile perché ormai era diventato il mio chiodo fisso, finché un giorno incontro un amico biologo che non vedevo da anni e che, notando il mio imbarazzo, (io nn sono mai riuscita a parlarne liberamente con  gli altri) e ed il mio nodo alla gola nel rispondere alla sua domanda hai bambini? mi indirizza da un suo amico ginecologo, per fortuna giovane ed aggiornato, che alla prima eco (la prima da lui, a destra e manca  ne avevo già fatte una ventina) mi dice cara mia tu hai una ciste endometriosica di 5cm. sull’ovaio sx e la tuba corrispondente piena di liquido quindi non funzionante, pertanto è opportuno fare una laparoscopia x vedere meglio la situzaione generale.Così il 02/11/04 faccio la laparoscopia e ti assicuro che é stata una doccia gelida, endo IV stadio con ovaio-tuba dx ormai incollate, situazione a sx confermata, nodulo endom. sul tratto medio del sigma ed intestino retto deviato da un ammasso di aderenze, per fortuna i medici trovandosi davanti una situazione più grande di loro hanno soltanto tolto la ciste a sx e scollato l’ovaio dalla tuba di dx, ma x il resto non hanno toccato nulla. Solita iniezione di enantone invito a rivolgersi ad un centro specializzato x un futuro intervento, ed ad un centro PMA per una Fivet.

Puoi immaginare il mio sconforto ed il mio malessere provocato dall’analogo che devo interrompere dopo la 4^ iniezione, perché mi crea seri problemi alla vista, non mi fido neppure più a guidare, mi sento veramente una fallita!

Ricontatto il medico che mi ha operata e che mi ha messa in lista x la fivet dicendogli cosa mi stava succedendo e lui mi consiglia di iniziare subito una terapia ormonale x nn far ritornare il ciclo prima della fivet, sinceramente non mi convinco così non inizio la terapia e nel frattempo la Provvidenza mi fa incontrare una persona speciale di nome Elena, che con gran fatica coordina il gruppo Ape di Carrara, che invita ad una riunione dell’Ape appunto, un medico specialissimo, nella mia vita malaticcia nn ho mai incontrato un Dottore così sensibile e disponibile, che mi consiglia di provare per qualche mese ad avere una gravidanza spontanea, magari con l’ausilio di alcuni monitoraggi dell’ovulazione,  piuttosti che iniziare una terapia ormonale. Mi sono fidata totalmente di lui ed al secondo mese dopo enantone il miracolo è avvenuto, il mio frugoletto è nato un po’ prima del previsto, quindi è stato un po’ in terapia intensiva al Gaslini di Genova, ma dopo 10 giorni era a casa fra le nostre braccia, piccolino (2230 gr. alle dimissioni), ma forte come un leone, ora ha due anni ed è un bambino meraviglioso.

Per me le cose dopo due anni sono tornate più o meno come prima, recidiva sull’ovaio di sx, coliti da piegarmi, cistiti ancora ricorrenti,  l’ansia di avere ancora un gran macello in pancia e l’impossibilità di fare una terapia estro progestinica a causa di problemi epatici e di una ‘simpatica’ connettivite indifferenziata, come sai le disgrazie nn vengono mai sole, ma non mi farò piegare dalla bestiaccia proprio ora che ho una forza in più, il mio piccoletto, che ha bisogno di una mamma il più possibile serena e sorridente.

Questa è la mia storia piena di frustrazioni, dolore e speranza che vorrei portasse un po’ di luce a chi, in questo momento vive una situzione simile a quella che ho vissuto io.

Ciao Veronica, grazie di cuore per aver dato una voce a tutte noi , alla nostra rabbia, alle nostre delusioni e paure e grazie per il progetto Informendo al quale sto aderendo per far capire a chi mi diceva che x per me avere un figlio era come fare un tredici o a chi mi diceva che dall’unione mia e di mio marito non si sarebbe cavato un ragno da un buco, che era tutto vero, anche se il loro modo di esprimerlo non era molto ortodosso, perché nessuno aveva capito che avevo una malattia cronica che mi aveva letteralmente incollato gli organi predisposti alla riproduzione, non vedo l’ora di prendermi almeno questa piccola soddisfazione!

Ciao e grazie ancora

Barbara

Grazie a te Barbara, storie come la tua danno tanta speranza a tutte.
Sono contenta che grazie all'APE tu abbia trovato il tuo dottore, quello sul quale contare per sempre. E da come l'hai descritto credo di aver capito di chi stai parlando.

Approfitto di questa tua mail, per rinnovare i miei ringraziamenti ad Elena dell'APE, una donna davvero eccezionale, con una forza contagiosa.
Vero

 
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