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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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Storia di Federica

Post n°515 pubblicato il 04 Maggio 2010 da librodade

Per la prima volta dopo anni e anni provo a mettere per iscritto la mia storia...

I miei malesseri legati al ciclo li ricordo addirittura fra i banchi di scuola....dolori che nel corso degi anni sono sempre andati peggiorando fino a rendermi la vita impossibile...

Dai 18 anni in poi avere il ciclo per me era un incubo....dolori atroci....

fitte che mi facevano "piegare"

nel senso letterale del termine...

un dolore così intenso, così lacerante da rendere impossibile qualunque attività quotidiana.

Così sono iniziate le mie indagini,visite,ecografie,esami....ma nulla...per i medici non avevo alcun problema...

solo qualche ciste...( dall'età di 13 anni mi hanno messo sotto diane per ovaio policistico)secondo loro ero io che avevo una bassa sopportazione del dolore...in fondo tutte le donne hanno mal di pancia ma non si lamentano....ecco cosa mi sono sentita dire!

Gli anni passano...nel frattempo cambio mille ginecologi con la speranza e l'illusione di trovare prima o poi quantomeno qualcuno disposto a credere al mio dolore...

ma nulla....oltre al mio dolore fisico mi portavo dietro anche una lunga lista di umiliazioni , addirittura ad una delle tate visite la risposta è stata:

"prenda un po' di Lexotan e vedrà che andrà meglio".

Sono arrivata al punto di prendere un appuntamento da una psicologa per cercare di capire se ero davvero un'ipocondriaca...se era possibile che io sentissi un male immotivato..

Una notte mi sveglia un dolore ancora più forte...esteso...difficile da descrivere...non riuscivo nemmeno a parlare dal male...

Ricovero immediato ma anche stavolta nulla.....tutto a posto........ma forse c'è una cistina...bah proviamo a toglierla....

Esco dalla sala operatoria senza un'ovaio e senza una tuba....il ginecologo dice che è scoppiata un'ovaia e ne ha trovato tracce persino nell'intestino...

Quello che ha visto nel mio intestino era l'endo che si era infiltrata ...ma nemmeno aprendomi hanno capito cosa avessi..

Intanto tentativi per rimanere incinta...dolore sempre uguale...stimolazioni ovariche...e tutto questo che noi sappiamo bene...

Finlmente nel 2006 ho trovato un ginecologo che ha capito il mio problema...

Intervento di 10 ore endometriosi ovunque...esco dalla sala operatoria con ileostomia, ossia "il sacchetto".

Mi dicono però che sarà solo per un periodo...ma l'endo ha attaccato anche un punto di intestino non suturabile....quindi se andasse avanti e dovessi tagliare l'intestino in quel punto...il sacchetto sarà per sempre....

Ho sempre pensato, sin da piccola, che la cosa più brutta per me sarebbe stata quella di non poter diventare madre.. e il destino ha colpito proprio lì...

 

Oggi..trascorsi 4 anni dall'ultimo intervento...sono una donna serena e

consapevole di quanto mi sia accaduto..

Ho deciso di non sottopormi ad accanimenti per avere un figlio...di non

mettere ancora una volta il mio fisico in difficoltà.

Il ciclo non ce l'ho più...figli non ne avrò.....nonostante questo mi sento

donna al 100%...e per nulla diversa da altre donne.

Non mi sento una donna menomata, pur avendo il 67% di invalidità.

Ho lavorato molto su di me per giungere a questo, ho elaborato molto,sofferto,

non è stato per nulla un percorso semplice ma ho

capito la felicità dipende solo da noi, bisogna trovare dentro di noi la

forza di essere felici

anche quando la vita prende strade diverse da quelle che avevamo programmato.

Quando riusciamo ad accettare questo non ci sentiamo più addosso quell'essere

diversa..quell'essere sfortunata o vittima di qualcosa.

...e così la vita inizierà a regalarci qualche sorriso...

Un abbraccio Veronica e grazie

Fede

Cara Federica, ne vorrei ricevere tante di mail come la tua, con un grado di consapevolezza così alta e con un ottimismo così nitido.
Esperienze come la tua fanno riflettere e fanno ridimensionare la nostra condizione.
Grazie per averla condivisa con noi, credimi, ci ha fatto bene leggerla.
In bocca al lupo cara ... e che la vita ti riservi tante belle sorprese!
Vero

 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/05/10 alle 17:32 via WEB
Fede, mentre mi addentravo nella tua lettera mi sono dovuta fermare. Era una di quelle che mi spaventano per l'esito drammatico ed inaspettato che una "cosa da nulla" finisce con l'avere e faccio sempre fatica a leggerle perché penso che potrebbe accadere tranquillamente anche a me. Per fortuna non ho interrotto la lettura: la parte finale, così positiva, è un grande insegnamento. Hai la vita in pugno! Nel mio piccolo, ti ammiro.. Grazie per esserti raccontata! Cinzia
 
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