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Tra Fiction e Realtà

Post n°31 pubblicato il 01 Marzo 2007 da lifeisnow.napoli
 
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Napoli è diventato un laboratorio per le produzioni televisive seriali, complice le location suggestive ma anche i fatti di cronaca.

Aprendo un quotidiano o seguendo un telegiornale purtroppo i fatti crimanali, piccoli o grandi sono di tutti i giorni.

La Squadra è arrivata all'ottava serie guadagnando stagione dopo stagione interessi sebbene molte volte sia stata sacrificata.

E' stata stravolta nel palinsesto, spostata di giorni e accorpando episodi.

Riparte dal 7 marzo 2007 alle 21:00 su Rai Tre dopo Un Posto al Sole

Un mercoledì targato Napoli che cerca di tener alta la testa alla concorrenza degli ascolti, il mercoledì bisogna fare i conti con le partite di coppa.

Superato il grande scoglio del settimo anno, "l'anno della crisi", La Squadra vara l'ottava serie di episodi, rinvigorita dalle esperienze professionali e personali che i protagonisti hanno vissuto durante l'ultima stagione. Equilibri rotti e ricostituiti su nuove basi, amicizie e legami rinsaldati, vincoli sciolti irrimediabilmente dopo percorsi di sofferenza vissuti con diverse modalità, spesso conflittuali: eventi ed emozioni hanno alimentato, oppure disseccato, i singoli tragitti e le relazioni reciproche.

L'abitudine alle difficoltà e la coesistenza con il dolore e il male o fanno crescere oppure creano corazze impermeabili. Eppure, nonostante un rapporto quotidiano con gli aspetti più odiosi e squallidi della prevaricazione, dell'arroganza e della violenza, il cinismo e la rassegnazione non sembrano proprio risiedere nel commissariato Sant'Andrea. Ci sono ancora, semmai sempre più forti, entusiasmo e ottimismo nell'affrontare le battaglie di tutti i giorni. Il male è là, abbraccia nel suo morso l'intera città, fagocitando istituzioni, persone e valori.

Il Sistema, ossia il nuovo termine con cui la Camorra si legittima semanticamente e psicologicamente, facendosi percepire come una parte funzionale e organica alle istituzioni, opera quasi alla luce del sole, ricatta e viola gli istituti fondamentali del vivere civile. Alleanze con centri di potere economico non necessariamente, ma soprattutto, illegale; investimenti in attività altamente redditizie operanti all'ombra dei paradisi fiscali; commercio di droga, armi e gestione della prostituzione; riciclaggio di denaro sporco; racket sul commercio minuto e all'ingrosso; convivenze, apparentemente pacifiche, con altre forme internazionali di criminalità organizzata; prestiti a tassi agevolati ad attività imprenditoriali locali; ingresso nella produzione di manufatti ad alta e bassa tecnologia (tessile e high-tech domestico) operati in out-sourcing: il Sistema riproduce quotidianamente la struttura della società di mercato infrangendone però, “sistematicamente”, le regole che ne garantiscono la funzionalità e la produttività. Questo è il quadro quotidiano in cui La Squadra si trova ad operare nella ottava stagione, con un nemico sempre più aggressivo perché dilaniato a sua volta da guerre di supremazia a successione interne che lo rendono ancora più feroce: il potere logora chi non ce l'ha.

Ma accanto al grande crimine che costituisce la cornice strategica di lotta in cui La Squadra si muove, esiste la illegalità quotidiana che lacera Napoli e che i nostri uomini e donne affrontano avendo una piena coscienza che è lì, proprio tra i ragazzi che mitizzano i boss della camorra pensando di volere diventare come loro, eroi pronti a morire in battaglia. È lì tra i piccoli negozianti che subiscono il pizzo terrorizzati all'idea di denunciarlo. È lì nelle scuole e nelle piazze dove l'arroganza regna indisturbata. È lì sul terreno quotidiano della vita che occorre agire con decisione e intelligenza: combattere i valori della violenza con i valori del rispetto e della convivenza, opporre al disvalore del sopruso i valori fondanti ogni vivere civile: stima reciproca, considerazione dell'altro, rigore etico.

Buona Visione

 
 
 
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