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Da Allians a Omnipol tutti i «falsi» della finanza

Prendiamo Carlos Vez de Bufala. Uno così farebbe affari sicuri nel campo delle mozzarelle. Ma se invece proponesse investimenti ai risparmiatori? Che problema c' è, a parte un cognome poco rassicurante. Il problema è che mai come stavolta vale il detto nomen omen: in mezza Europa le autorità di vigilanza dei mercati finanziari hanno segnalato che le società cui è collegato il signor de Bufala propongono investimenti senza avere l' autorizzazione. Cioè quella che spesso è l' anticamera della truffa. Il campionario di società fantasma o pirata che propongono prodotti e prestazioni agli investitori è tanto vasto quanto folkloristico. Anche nel mondo delle polizze Rc auto, con diverse modalità ma con lo stesso meccanismo di scimmiottare i grandi marchi. L' effetto è comico, quanto meno per chi non è oggetto del raggiro. Sul mercato dei prodotti taroccati, insomma, oltre ai celebri profumi «Chenel numero 5» e «Versacci», alle tute Addas o ai cappellini Naik hanno avuto un discreto successo anche i contrassegni falsi (ma effettivamente esposti) dell' inesistente Allians Assicurazioni. Parente degenere dell' Alleanza (gruppo Generali) o della tedesca Allianz. Anche l' Omnipol Assicurazioni spa, una truffaldina imitazione dell' Unipol, possiamo annoverarla tra i piccoli capolavori di cui è maestra una certa «industria» napoletana. E non è uno scherzo: la lista nera delle compagnie inesistenti è tenuta dall' Isvap che, tra l' altro, raccoglie le segnalazioni delle forze dell' ordine e di varie procure o tribunali. Negli anni si sono viste, tra le tante, la Lodygiana Assicurazioni, con una «y» che fa tanto Lloyd, la Royal Adriatico e la Royale Belgique che facevano il verso a grandi gruppi internazionali e la rasserenante ma falsa Armoniosa spa. In 5 anni sono state scoperte 32 compagnie inventate. Sul fronte dei servizi di investimento ai risparmiatori, in tutta Europa si gioca la carta ad effetto del nome ridondante. Magari accoppiato all' assonanza con grandi operatori. Così, poco tempo fa, la Finansinspektionen, l' autorità svedese, ha emesso una circolare che mette in guardia contro i servizi di investimento di CitiFund Asset Management Inc di New York e City Capital. Ovviamente nulla a che fare con Citigroup, sede a New York, il più grande gruppo mondiale di servizi finanziari. Il Transatlantic Group Mergers and Acquisitions di Chicago fa la sua figura che finisce però con il nome: non comprate i suoi prodotti dicono in Francia, in Svezia e la nostra Consob con un recente avviso pubblico. Tutto fumo e poco arrosto, tra l' altro molto sospetto, per la svizzera Strategic Capital Partners Portfolio Management, messa all' indice dalla Slovenia.Dall' Olanda segnalano la Lohman Brokers. Assomiglia a Lehman Brothers? Casuale, forse.